Giurista italiano (Avellino 1891 - Roma 1954), fratello di Lanfranco. Già magistrato, passò all'insegnamento universitario nel 1929; fu prof. di diritto civile nelle univ. di Parma, Torino e Roma. Collaborò [...] alla riforma del codice civile. Studioso di larga cultura, coltivò pure e insegnò per incarico la papirologia giuridica. Oltre a corsi e monografie di diritto civile e agrario, diritto romano, epigrafia ...
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MAGNI, Cesare
Giurista, nato a La Spezia il 27 ottobre 1901. Professore universitario dal 1931, ha insegnato il diritto ecclesiastico nelle università di Sassari e Parma. Attualmente tiene questa cattedra [...] nell'università statale di Milano.
Studioso di larghi interessi, particolarmente sensibile ai problemi metodologici della scienza giuridica, dopo avere esordito nel campo storico con la notevole opera ...
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Patriota e magistrato (Cortemaggiore 1828 - Roma 1918). Attivo militante nel moto liberale piacentino del 1848 (fondò il giornale Il tribuno); dal 1855 professore di diritto civile all'univ. di Parma, [...] nel 1859 a Torino. Divenuto lo stesso anno membro del governo provvisorio di Piacenza, poi governatore provvisorio di Parma e Piacenza, contribuì all'annessione al Piemonte. Deputato al parlamento subalpino per la VII legislatura, passò poi in ...
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FASSÒ, Guido
Franco Tamassia
Nacque a Bologna il 18 ott. 1915 da Emesto, generale dell'esercito, e da Cesarina Barbieri. Trascorse l'infanzia e l'adoloscenza a Mondovì, Parma e Mantova. Sostenne la [...] a Bologna (1951).
Nel 1947 fu assistente volontario di filosofia del diritto a Bologna e nel 1949 presso l'università di Parma conseguì la libera docenza nonché l'incarico di filosofia del diritto. Nel 1954 vinse la cattedra di filosofia del diritto ...
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Giurista (Camerino 1890 - Camorciano di Camerino 1968); la sua eccezionale cultura lo portò ad insegnare diritto romano, diritto processuale civile, diritto internazionale privato, diritto agrario, diritto [...] comparato e diritto civile in molte univ., sia italiane (Camerino, Macerata, Parma, Firenze, Milano e Roma) che estere (Marburg e Vienna). Concluse la sua carriera accademica nell’univ. di Roma, dove fondò l’Istituto di Teoria dell’interpretazione. ...
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BOLOGNA, Giovanni
Sergio Camerani
Nato a Pontremoli da Paolo e da Teresa Mastrelli il 30 luglio 1781, fu educato dal fratello maggiore, arciprete. Studiò prima a Parma, poi a Pisa, dove si laureò in [...] giurisprudenza nel 1805. Scrisse anche alcuni versi lodati dal Monti, ma abbandonò presto la letteratura e stabilitosi a Firenze fece pratica di avvocato nello studio di T. Poschi. Nell'ottobre 1811 fu ...
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MAROI, Fulvio
Giurista, nato ad Avellino il 30 marzo 1891, morto a Roma il 28 dicembre 1954, ha insegnato diritto privato e il diritto agrario nelle università di Parma, Torino e Roma.
Attenti non soltanto [...] al profitto strettamente giuridico dei fenomeni, i suoi scritti testimoniano di una non comune varietà d'interessi: e, in realtà, il suo ininterrotto passare dagli studî giuridici a quelli etnologici, ...
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Giurista ed economista (Milano 1738 - ivi 1794). Tra i massimi rappresentanti dell'illuminismo italiano, la sua fama è legata al trattato Dei delitti e delle pene (pubblicato anonimo a Livorno nel 1764), [...] e in contraddizione con il principio contrattualistico (giacché nessuno ha rinunciato al diritto alla vita).
Vita e opere
Educato a Parma dai gesuiti, si laureò in giurisprudenza nell'univ. di Pavia. A 22 anni, in seguito alla lettura delle Lettres ...
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Giurista, nato a Roma il 6 ottobre 1903, morto ivi il 20 novembre 1959. Insegnò il diritto commerciale nelle università di Ferrara, Cagliari, Catania, Parma, Bologna. Costretto ad abbandonare l'Italia [...] in seguito alle leggi razziali, insegnò nella università di San Paolo nel Brasile. Reintegrato nel 1945 nella sua cattedra bolognese, passò poi a insegnare il diritto industriale nell'università di Roma ...
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LAPACCINI, Alessio
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze l'11 sett. 1478 da Iacopo di Alessio e da Lisabetta di Francesco Della Stufa.
I Lapaccini erano originari di Parma, provenienza che doveva risalire [...] a epoche remote, perché già dalla metà del XIV secolo membri della famiglia iscritti all'arte dei linaioli erano inseriti nelle liste degli abili alle cariche pubbliche della città. Anche il padre del ...
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parma1
parma1 s. f. [dal lat. parma]. – Scudo rotondo di diametro poco inferiore a 1 m, che nell’antico esercito romano era in dotazione alla fanteria leggera e alla cavalleria. Anche, nome (lat. parma Thraecidĭca) dello scudo, non rotondo,...
parma2
parma2 s. m. [dal nome della città di Parma], invar. – Nel linguaggio corrente e fam., lo stesso che prosciutto di Parma: vorrei tre etti di p.; un panino col parma.