Cardinale e uomo di stato (Ornans, Franca Contea, 1517 - Madrid 1586). Figlio di Nicolas, esercitò un ruolo politico preminente prima al servizio di Carlo V e successivamente presso Filippo II, di cui [...] Ma l'opposizione del popolo e dell'aristocrazia alla sua politica finì con l'alienargli il favore della governatrice Margherita di Parma e anche di Filippo II, che lo richiamò (1564). Per un biennio egli rimase appartato a Besançon, poi fu inviato a ...
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GIOVANNI XIV, papa
Wolfgang Huschner
Pietro fu vescovo di Pavia, terzo di questo nome, dal 971-972 al 983. Nulla sappiamo di certo sulle sue origini. Secondo una notizia contenuta nel Liber pontificalis, [...] di Treviso, in favore dei quali Pietro era intervenuto presso il sovrano. Dopo la morte (980) di Uberto, vescovo di Parma, che dal 966 era stato arcicancelliere per l'Italia, Pietro fu chiamato a ricoprire questa carica.
Poco sappiamo dell'attività ...
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ALESSANDRO II, papa
Cinzio Violante
Secondo il più attendibile catalogo dei pontefici di questo periodo, Anselmo, futuro A. II, era figlio di un Arderico. La sua famiglia, di Baggio, aveva il capitanato [...] vita comune. A. II riprendeva così l'attività riformatrice di Niccolò Il. Da parte sua l'antipapa, convocato un concilio a Parma, scomunicava A. II, accusandolo di non esser stato eletto dal clero e dal popolo di Roma, ma - in disprezzo delle leggi ...
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LIBERATORE, Matteo
Salvatore Discepolo
Nacque a Salerno il 14 ag. 1810. Il padre, Nicola, era un alto e stimato magistrato; la madre, Caterina De Rosa, proveniva da una nobile famiglia di Barile (presso [...] fu preceduto da un vasto movimento che si era sviluppato in Italia nella prima metà del secolo XIX, a Piacenza, Parma, Napoli, Bologna. Certamente, però, nella seconda metà del secolo il L. ne fu esponente efficace e contribuì alla sua diffusione ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] a Ducato - e da Paolo III, che fondò prima il Ducato di Castro (sulla via tra Roma e la Toscana), poi quello di Parma e Piacenza, in un'area particolarmente a rischio per la presenza ispano-imperiale in Lombardia, e li affidò al figlio Pier Luigi ...
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ERIBERTO
Olivier Guyotjeannin
Nacque probabilmente in Alta Italia nella prima metà del sec. XI, ma la sua origine e la sua formazione restano ignote: le prime notizie pervenuteci su di lui lo vedono [...] in quanto vi è presente come testimone Uberto conte di Parma, fedele mateldico.
Da tutti questi indizi si può senza Reggio del conte Uberto, in procinto di rientrare in forze a Parma.
Anche se in realtà la riforma prevalse a Reggio solo negli ultimi ...
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DIANI, Pietro (Petrus Dianus Placentinus)
Werner Maleczek
Il D. era originario di Piacenza, ma non è possibile stabilire a quale ceto sociale la sua famiglia appartenesse. Un suo parente di nome Giovanni [...] del 1188 e l'inizio del 1189 i due legati mediarono invece la pace tra Piacenza e una lega composta da Parma, Cremona e Pavia, alla quale avevano aderito anche i marchesi Malaspina. Le altre testimonianze relative all'azione svolta dai due cardinali ...
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Orizzonti missionari, coloniali, terzomondisti
Massimo De Giuseppe
Impulsi missionari nella stagione liberale: i dilemmi della nazione e il rilancio dell’universalismo cattolico
Un tema per lungo tempo [...] l’istituzione della Pia Società di S. Francesco Saverio per le Missioni estere e del Seminario per le missioni di Parma, fondato da Guido Maria Conforti nel 1895; ancora una volta si riaffermava il prototipo milanese del Seminario lombardo ma con ...
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GARATI, Martino (de Caratis, Carratus, Garratus, Garotus, Gazatus, Carcetus Laudensis, Martinus Laudensis)
Gigliola Soldi Rondinini
Figlio di Andreolo, nacque a Lodi probabilmente nel primo decennio [...] Benevento Astorgio Agnesi, e il trattato De primogenitura databile attorno al 1449-50.
La tappa successiva fu lo Studio di Parma, ma di questa sua presenza rimane solo, finora, un'attestazione relativa alla sua partecipazione a un esame di laurea; è ...
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Martino IV
Simonetta Cerrini
Simon de Brie (o di Brion o di Mainpincien), familiare dei conti di Champagne, dovette studiare a Parigi prima di diventare - sembra su interessamento della corte - tesoriere [...] a cui il futuro M. disse che i miracoli raccolti erano già settantaquattro; da parte sua, Salimbene aggiunse quelli che accaddero a Parma e a Reggio Emilia quando passò la salma del re morto a Tunisi. L'elezione di Simon de Brie a papa ovviamente ...
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parma1
parma1 s. f. [dal lat. parma]. – Scudo rotondo di diametro poco inferiore a 1 m, che nell’antico esercito romano era in dotazione alla fanteria leggera e alla cavalleria. Anche, nome (lat. parma Thraecidĭca) dello scudo, non rotondo,...
parma2
parma2 s. m. [dal nome della città di Parma], invar. – Nel linguaggio corrente e fam., lo stesso che prosciutto di Parma: vorrei tre etti di p.; un panino col parma.