Medico (Parma 1768 - ivi 1846); prof. di fisiologia e patologia a Parma e quindi di clinica medica a Bologna, fu anche medico della duchessa Maria Luigia di Parma. Seguace di G. Rasori. Le sue opere maggiori [...] sono: Storia ragionata di un diabete (1794); Della nuova dottrina medica italiana (1817) ...
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Pittore (Maubeuge 1601 circa - Parma 1675). Probabilmente allievo di A. Janssens ad Anversa, operò (dal 1636) a Parma, poi a Bologna (1655), a Venezia, a Milano (1664), e nuovamente a Parma. In queste [...] città si conservano di lui molte composizioni di soggetto religioso. Il suo stile, inizialmente influenzato da G. Reni, si sviluppò poi seguendo gli esempî del Guercino ...
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Pittore e incisore (Parma 1788 - ivi 1854). Studiò a Parigi (1809-19), specializzandosi nell'incisione a bulino; tornato a Parma, fondò, con il cognato A. Isac, la scuola di incisione. Dal 1820 vi diresse [...] l'Accademia di belle arti. La sua opera principale è la copia ad acquerello degli affreschi del Correggio a Parma, che riprodusse anche in incisione. ...
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Pittore (Cremona 1555 - Parma 1619). Allievo di B. Campi, risentì di F. Barocci, dei Carracci, di D. Calvaert. Nel 1604 a Parma divenne pittore di Ranuccio Farnese, per il quale inoltre allestì feste e [...] apparati e fornì disegni per incisioni e suppellettili. Opere a Cremona (Museo Civico) e in chiese della Lombardia, di Parma e di Piacenza. ...
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Letterato (Ferrara 1525 circa - Parma dopo il 1576). Prof. di leggi a Ferrara (1552), amico di G.B. Pigna, ebbe dai duchi varî incarichi di fiducia. Fu costretto a esulare per motivi non chiari (1576) [...] e si stabilì a Parma, dove furono pubblicate (1591) un'ediz. della Gerusalemme liberata, con annotazioni anonime a lui fondatamente attribuite, e l'opera sua maggiore, Historia della città di Parma, in 8 libri. ...
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Predicatore cappuccino (Parma 1724 - ivi 1803). Entrato tra i cappuccini a Carpi (1739), sacerdote, lettore di teologia a Modena: fu predicatore famoso alla corte di Parma (1768), precettore dei reali [...] infanti e confessore della famiglia reale (1778), e dal 1788 vescovo di Parma. Per i suoi legami con la corte, non andò esente da accuse di giurisdizionalismo. Scrisse Quaresimali, Orazioni, Omelie, Panegirici (post., 20 voll., 1832-34). ...
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Pittore e scultore (Parma 1736 - ivi 1809); nella pittura seguì la maniera di G. Cignaroli, e nella scultura un indirizzo classicheggiante. Lavorò (1774-76) nella sala delle Cariatidi nel Palazzo reale [...] di Milano (quasi distrutta durante la seconda guerra mondiale). Particolarmente notevoli, a Parma, le sculture in stucco di Isaia e di S. Giovanni Evangelista (chiesa dell'Annunziata) e le Beatitudini evangeliche (chiesa di S. Antonio). Maria C., sua ...
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Sacerdote, predicatore, scrittore (Parma 1443 - Montecchio Emilia 1511). Imprigionato, a Parma, per scandali, ramingo a Costantinopoli, di nuovo imprigionato dopo il ritorno a Parma (1469 circa), diplomatico [...] al servizio della famiglia parmense dei Rossi, fu infine vicario generale presso i vescovi di Rimini, di Ferrara, di Firenze e di Siena. Come scrittore è ricordato soprattutto per un indigesto romanzo ...
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Pittore (Boscoducale 1547 circa - Parma o Cremona 1611). Allievo di F. e G. Mostaert ad Anversa, fu a Roma (1574 circa), dove fu influenzato da G. Muziano, C. Cort, M. Brill, affermandosi come paesaggista [...] già dal 1575 fu pittore di corte a Parma; dipinse paesaggi e pale d'altare, che risentono di Correggio e N. dell'Abate (ante d'organo in S. Maria della Steccata, 1580; Resurrezione, 1590, Parma, Galleria Nazionale; serie di dipinti mitologici, Napoli ...
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Pittore (Parma 1460 circa - ivi 1505). Allievo del cremonese Filippo Tacconi, a Venezia dovette conoscere l'arte del Giambellino e di Antonello. Pittore accurato, ebbe un senso aspro del colore; riuscì [...] ritrattista. Tra le sue opere ricordiamo: la Madonna col Bambino (Padova, museo); la Madonna e santi (1491, Parma, pinacoteca); la Resurrezione (1497, galleria di Strasburgo); il polittico (1499) della collegiata di Cortemaggiore; la Conversione di ...
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parma1
parma1 s. f. [dal lat. parma]. – Scudo rotondo di diametro poco inferiore a 1 m, che nell’antico esercito romano era in dotazione alla fanteria leggera e alla cavalleria. Anche, nome (lat. parma Thraecidĭca) dello scudo, non rotondo,...
parma2
parma2 s. m. [dal nome della città di Parma], invar. – Nel linguaggio corrente e fam., lo stesso che prosciutto di Parma: vorrei tre etti di p.; un panino col parma.