CARONNI, Paolo
Clelia Alberici
Nato a Monza il 26 genn. 1779, visse a Milano; frequentò, all'Accademia di Brera, la scuola d'incisione diretta allora da Giuseppe Longhi, suo concittadino e cugino, e [...] l'insieme. Ancora allievo, dell'Accademia nel 1812, il C. vi espose al concorso annuale Venere allatta Amore, dal Parmigianino, che la commissione giudicò meritevole di premio "per l'evidente facilità dimostrata nell'uso del bulino, anche se non ...
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ALLEGRI, Pomponio
Armando O. Quintavalle
Pittore, figlio di Antonio, nato a Correggio il 3 sett. 1522. Per la sua illustre ascendenza non gli mancarono lodi e commissioni, tra cui la decorazione a fresco, [...] l'Abbondanza nell'Accademia di Belle Arti di Ravenna, nella quale prevale un eccezionale ritmo manieristico, ispirato più che al Parmigianino al Bertoja.
L'A. non intende l'originale valore dell'opera paterna. Le sue figure, quando non sono un ...
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Nome con cui è noto il pittore Giovanni Battista di Iacopo de' Rossi (Firenze 1495 - Parigi 1540). Tra i maggiori esponenti, con il Pontormo e D. Beccafumi, del primo manierismo fiorentino, rivelò il suo [...] di Ercole, incisi da G.I. Caraglio); il soggiorno romano fu fondamentale per la conoscenza di Perin del Vaga, di Parmigianino e delle opere romane di Michelangelo. Fuggito in seguito al Sacco del 1527, a Sansepolcro dipinse la Deposizione (1527-28 ...
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GRECO
Giuseppe Fiocco
. Col nome di El Greco è noto il pittore Domenico Theotokópoulos, nato a Candia intorno al 1545, morto a Toledo nel 1614. Creta era dominio fedele della repubblica di Venezia [...] teatrino e piccoli modelli - è complicato da influenze correggesche, tratte dallo studio della Notte e dall'intervento del manierismo del Parmigianino e dei Romanisti, attinto a Roma. Ivi l'artista fu, come attestano il Clovio e il Mancini, dal 1570 ...
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MACCHIETTI, Girolamo
Luca Bortolotti
Figlio di Francesco di Mariotto e di Antonia, nacque a Firenze il 22 febbr. 1535 (cfr. Privitera, 1996, p. 202, opera alla quale si rimanda dove non diversamente [...] esito, piuttosto inconsueto nel corpus di opere del M., di sostanziale ortodossia vasariana appena temperata dell'influsso del Parmigianino e di Francesco Salviati.
Infine, dall'inventario dei beni di Cellini redatto nel febbraio 1571 subito dopo la ...
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ORSI, Lelio (Lelio di Novellara)
Adolfo Venturi
Pittore, scultore e architetto, nato nel 1511 a Novellara, ivi morto nel 1587. Tra le numerose notizie che lo riguardano è da notare che dal 1535 dipinse [...] totalmente le notizie dei biografi sull'educazione di questo bizzarro e fantastico pittore, che dopo il Correggio e il Parmigianino è la maggiore e più spiccata personalità del mondo artistico emiliano.
Conviene supporre che le sue opere più antiche ...
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D'ANGOLO (Dall'Angolo, Dell'Angolo), Battista, detto del Moro (dal Moro, Moro)
Enrico Maria Guzzo
Figlio del pittore Altobello "ab Angulo" o "de l'Angulo" (forma che più tardi, in documenti riguardanti [...] implicato con gli artisti veronesi, in particolare secondo il Vasari con il D., possedeva una raccolta di disegni del Parmigianino poi venduta, nel 1558, ad Alessandro Vittoria (Dillon, 1981, p. 300).
Quando il Torbido parte nel 1546 per Venezia ...
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ANDREANI, Andrea
Alfredo Petrucci
Intagliatore in legno, era nato a Mantova intorno alla metà del sec. XVI. Nulla si sa della sua formazione, dei suoi studi e della attività da lui svolta da giovane. [...] . Lo stesso Bartsch, che non lo risparmiò, deve ammettere senza volerlo, scambiando la seconda edizione datata 1605 delle Ninfe al bagno dal Parmigianino con la prima anonima e senza data, ma certo di Ugo da Carpi, che essa è uscita dalle sue mani, e ...
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MOTTA, Raffaele
Stefano De Mieri
MOTTA, Raffaele (Raffaellino da Reggio). – Nacque nel 1550 a Codemondo (Reggio Emilia) da Pietro, muratore, come documenta il profilo biografico tracciatone sin dal [...] al suo linguaggio garbato, fatto di eleganti deformazioni, una stesura corsiva e brillante, in cui i flessuosi ritmi del Parmigianino e la morbidezza degli impasti emiliani appaiono congiunti alla plastica fisicità e ai modi compositivi degli Zuccari ...
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INDIA, Bernardino
Alessandro Serafini
Nacque nel 1528 a Verona, in contrada S. Silvestro, da Cristoforo di Mandello da Gazzo e Dorotea India. Nel 1545 la madre, rimasta vedova, si sposò di nuovo; l'I. [...] , e la lunetta con la Trasfigurazione, assai ridipinta.
La Conversione, ricca di citazioni da Gian Battista Zelotti e dal Parmigianino, è forse la sua pittura sacra più fredda, e comunque, nella genericità e nell'astrattezza dei volti, influì sulle ...
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parmigianina
s. f. [dim. femm. di parmigiano]. – In tipografia, il carattere tipografico di corpo 5, così chiamato dal celebre incisore G. Bodoni che a Parma aveva fondato la sua tipografia.