FANTAGUZZI, Giuseppe
Graziella Martinelli
Nacque a Modena il 12 giugno del 1771 da Domenico e da Maria Monti, nella parrocchia di S. Giorgio in S. Bartolomeo (Cecchi Gattolin, 1975, p. 139); il padre, [...] Giuseppe Campori) documenta un'adesione allo spirito neoclassico: accanto a repliche o varianti da saggi grafici del Parmigianino di soggetto mitologico si annoverano copie dalla statuaria, temi di architettura classica, come il colonnato di un ...
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CALLANI, Gaetano
Paola Lavagetto Ceschi
Figlio di Gaetano e di Maria Franzoni, nacque a Parma il 16 genn. 1736 quando il padre era già morto. Una trascrizione di documenti e di una biografia di questo [...] , freddo e costruito, attento al particolare ornamentale, con una predilezione per tinte schiarite e con frequenti citazioni dal Parmigianino e dal Correggio. Tornato a Parma, vi si stabilì, aprendo uno studio di pittura e scultura molto frequentato ...
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DEL MORO (Dal Moro, Moro), Marco
Enrico Maria Guzzo
Figlio primogenito di Battista D'Angolo detto del Moro, e di Margherita figlia del pittore Francesco India, detto il Torbido o il Moro, è conosciuto, [...] da El Greco, sembra rimandare, per restare in ambito veronese, più ad Angelo Falconetto che non alla fase di più acuto parmigianinismo di Battista: più significative sono le incisioni come Giove e una ninfa, firmata e datata 1565, e Augusto e la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La tendenza generale che sembra percorrere la ritrattistica del XVI secolo è quella [...] attenzione all’aspetto psicologico, a tutto vantaggio di un simbolismo talvolta ermetico, si trovano alcuni ritratti di Parmigianino (Ritratto di Galeazzo Sanvitale) e Correggio (Ritratto di Ginevra Rangone).
La predilezione per l’emblematica, molto ...
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MARTINI, Biagio
Anna Chiara Fontana
– Nacque a Parma il 3 febbr. 1761 da Carlo, caffettiere in Pescheria Vecchia, e da Ancilla Bozzani, «onesti genitori», come ebbe a definirli Bertoluzzi (Cirillo - [...] , ora nella stessa Galleria), che ingannavano l’occhio attento di esperti conoscitori tanto da essere scambiati spesso per quelli del Parmigianino (Francesco Mazzola) o dei suoi più bravi imitatori, e il cui destino era il più delle volte quello di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I maestri fiamminghi compiono viaggi in Italia per ammirare e studiare i grandi artisti [...] i suoi spostamenti in Italia: da Milano, dove conosce anche gli esiti della scuola di Fontainebleau, a Parma, dove studia Correggio e Parmigianino, e infine a Roma.
Il 1552 è l’anno in cui Pieter Bruegel intraprende il viaggio in Italia che lo porta ...
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Pittura, scultura o fotografia che ritrae, cioè rappresenta la figura o la fisionomia di una o più persone.
Il r. nell’antichità
L’arte egizia ebbe un particolare interesse per la riproduzione di tratti [...] Doria-Pamphili); avrà grande fortuna con il manierismo, che sviluppò nel r. la ricerca introspettiva (Pontormo, A. Bronzino, Parmigianino). In Germania e negli altri paesi riformati il r. si afferma, legato anche a ragioni devozionali o ideologiche ...
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Comune dell’Emilia-Romagna (260,60 km2 con 200.455 ab. nel 2020, detti Parmigiani e meno comunemente Parmensi) capoluogo di provincia. La città, tagliata da E a O dalla Via Emilia e da S a N dal torrente [...] 1510; facciata e campanile del 17° sec.; affreschi di Correggio); Madonna della Steccata, di G.F. Zaccagni (affreschi del Parmigianino e altri); Palazzo del Giardino (1561; interventi di E.-A. Petitot, 1760). Il Palazzo della Pilotta, enorme edificio ...
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. Famiglia di artisti bolognesi. Agostino, pittore, scultore e incisore, nacque a Bologna nel 1557, morì a Parma nel 1602. Fratello maggiore di Annibale, fu posto da giovinetto nella bottega di un orafo, [...] sotto il Passignano e studiò le opere di Andrea del Sarto; passò a Parma e vi ammirò i lavori del Correggio e del Parmigianino, a Mantova gli affreschi di Giulio Romano e del Primaticcio, a Venezia le opere dei grandi di quella scuola, e da tutti ...
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ZOCCHI, Giuseppe
Sara Ragni
– Nacque a Firenze, nella parrocchia di San Pier Maggiore, il 19 marzo 1716 da Leonardo di Clemente e da Lucia di Giovanni Piccioli (Ingendaay, 2013, p. 119 nota 25). Il [...] sodale veneziano dal quale aveva appena ricevuto in dono un volume contenente cinquanta stampe tratte da disegni del Parmigianino provenienti dalla collezione del conte di Arundel; nella coeva effigie in collezione privata che ritrae Gerini in tenuta ...
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parmigianina
s. f. [dim. femm. di parmigiano]. – In tipografia, il carattere tipografico di corpo 5, così chiamato dal celebre incisore G. Bodoni che a Parma aveva fondato la sua tipografia.