VANNI, Giovan Battista
Donatella Pegazzano
Nacque a Firenze il 21 febbraio del 1600, da Orazio, importante e noto orefice con bottega sul ponte Vecchio, e da Benedetta di Iacopo Torrigiani. Filippo [...] altre copie da pittori di quella scuola che il biografo però non identifica, con l’eccezione di una generica Madonna da Parmigianino.
Tornato a Roma nel 1630, e sempre ospite di Corsi, Vanni, nel continuare a dipingere per il suo mecenate, ricevette ...
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LONGHI, Luca
Giordano Viroli
Nacque il 14 febbr. 1507 a Ravenna, da Francesco di Andrea e da Antonia di Vincenzo da Cunio, secondo di tre fratelli destinati tutti a divenire pittori (Bernicoli, pp. [...] longhiana. Evidentemente al L., che eseguì diverse copie da stampe (di opere di Correggio, Raffaello, Parmigianino, Girolamo Bedoli), appariva importante il recupero intenzionale di un'immagine della devozionalità primocinquecentesca.
Cappi cita ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Direttamente mutuata dalla critica d’arte, la nozione di manierismo indica una serie [...] allo “studietto” tassiano, adorno di cose peregrine al pari di qualche “schizzetto di Baccio Bandinelli o del Parmigianino”, ma immobilizzato nel gelido filtro della letteratura così come “un granchio pietrificato, un camaleonte secco, una mosca ...
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TORELLI, Stefano
Irene Graziani
Figlio di Felice Torelli, veronese ma naturalizzato bolognese, e di Lucia Casalini, nacque a Bologna il 24 ottobre 1704 (Graziani, 2005, p. 326). Nella scuola dei genitori, [...] dalla collezione del duca Francesco III d’Este (1745), volle tributare un omaggio alla pittura emiliana (Correggio, Parmigianino) nelle forme polpose e floride e nelle sofisticate grazie femminili, mentre nella brillantezza vivida e nella qualità ...
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MEDICI, Giovan Carlo
Stefano Villani
de’. – Nacque a Firenze il 3 giugno 1611, secondo figlio maschio e terzogenito del granduca di Toscana Cosimo II e di Maria Maddalena d’Austria.
Ebbe una buona formazione [...] collezione di quadri comprendeva opere di Raffaello, Antonio Allegri detto il Correggio, Francesco Mazzola detto il Parmigianino, Francesco Albani, Pieter Paul Rubens, Piero di Cosimo, Paolo Caliari detto il Veronese, Nicolas Poussin, Guido ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Trasferendo la capitale dell’Impero da Vienna a Praga, Rodolfo II fonda un centro [...] lombardi. A Parma apprende la tecnica dell’affresco, lavorando alla Steccata, ed è fortemente impressionato dal Correggio e dal Parmigianino. Stabilitosi a Roma, Spranger conosce Taddeo e Federico Zuccari, e lavora per i Farnese a Caprarola; nel 1570 ...
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CALVI, Iacopo Alessandro, detto il Sordino
Silla Zamboni
Nacque a Bologna il 22 febbr. 1740 da Giuseppe e Rosa Ceneri. Interrotti gli studi primari per una malattia che lo privò dell'udito, fu avviato [...] P. Ferrari, B. Rossi e fu aggregato all'Accademia: che lo scopo del viaggio fosse conoscere la pittura del Correggio e del Parmigianino è testimoniato da una lettera dell'Affò (in Gualandi) che l'erudito inviò all'Oretti per mezzo dello stesso C. (13 ...
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DEL SERA, Paolo
Wolfram Prinz
Figlio di Cosimo, discendente da nobile famiglia fiorentina, nacque a Firenze nel 1617. Certamente ricco - possedeva una villa a Fiesole (Lettere artist., VI, c. 4) - si [...] nella Galleria Palatina di palazzo Pitti, insieme a opere di Lorenzo Lotto, di Giambattista Morone, del Padovanino, del Parmigianino, di Palma il Vecchio, dei Pordenone, ecc.: in tutto circa una quarantina di quadri, dei quali quattro attribuiti ...
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MAGNANI, Girolamo
Lucia Casellato
Nacque a Borgo San Donnino, oggi Fidenza, il 22 apr. 1815 da Giovanni Battista e Luigia Botti (Baravelli - Raggio, p. 209).
La prematura scomparsa del padre (il M. [...] elementi decorativi che le inquadrano, desunti dalla tradizione emiliana cinquecentesca della pittura del Correggio e del Parmigianino (F. Mazzola), si mescolino con i caratteri tipici della decorazione rococò di matrice settecentesca "ottenendo qui ...
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FRULLI, Giovanni Battista
Donatella Biagi Maino
Nacque a Bologna nel 1765 da Giuseppe e da Elisabetta Toselli, figlia di Giovanni Battista, noto intagliatore. Fonte principale per la conoscenza della [...] commessagli nel 1817 per S. Lucia (Bianconi, 1826, p. 117).
Il F. fu anche incisore: sono note un'acquatinta dal Parmigianino, stampe da dipinti del Guercino della galleria di R. Hoare (Gaeta Bertelà - Ferrara 1974, nn. 294 s.); egli inoltre ricorda ...
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parmigianina
s. f. [dim. femm. di parmigiano]. – In tipografia, il carattere tipografico di corpo 5, così chiamato dal celebre incisore G. Bodoni che a Parma aveva fondato la sua tipografia.