Pittore. Nacque a Parma il 13 maggio 1567, vi morì attorno al 1630. Studiò a Bologna, ma fin dal 1593 figura dimorante in Parma, donde forse si allontanò alcun tempo per recarsi a Roma. La sua operosità [...] di Parma è un suo affresco proveniente dal conservatorio dei Mendicanti. Il B. imitò il Correggio e talora anche il Parmigianino, e, quantunque non si sia sempre liberato da una certa grossolanità e pesantezza, è da considerarsi come uno dei migliori ...
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Erudito (Busseto 1741 - Parma 1797); minore osservante, prof. a Guastalla (1768), quindi vicebibliotecario (1778) e poi (1785) bibliotecario della Palatina di Parma. Le opere più importanti sono il Dizionario [...] è quella della Tragedia d'Orfeo, rielaborazione per il teatro della Fabula d'Orfeo del Poliziano, da lui erroneamente ritenuta la lezione genuina di questa); alla storia dell'arte soprattutto con i suoi studî sul Parmigianino e sul Correggio. ...
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Pittore (Pordenone 1484 circa - Ferrara 1539). Formatosi sull'esempio dei pittori della scuola di Tolmezzo e di Pellegrino di San Daniele (S. Michele, Giovanni Battista e Valeriano, 1506, Valeriano, chiesa [...] , fondendo ricordi romani e suggestioni nordiche. Spirito eclettico, attinse a soluzioni diverse ispirandosi ancora al Correggio e al Parmigianino per gli affreschi in S. Maria di Campagna presso Piacenza (1530-32) o a Tiziano per alcune pale ...
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TOSCHI, Paolo
Giovanni Copertini
Pittore, incisore e architetto, nato a Parma il 6 giugno 1788, ivi morto il 31 luglio 1854. Allievo prima di B. Martini, a Parigi (1809-1819) apprese dal Bervic la tecnica [...] opera principale consiste nell'aver copiato mirabilmente all'acquerello tutti i dipinti eseguiti a fresco dal Correggio e dal Parmigianino in Parma e nell'averne ricavata poi una serie di belle stampe. Tale lavoro, che richiese l'aiuto di numerosi ...
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CALLEGARI, Giovanni Battista
Paola Lavagetto Ceschi
Nato a Parma il 26 ott. 1785 da Carlo e Teresa Bettoli, studiò all'Accademia di Belle Arti allievo di Biagio Martini, e poi a Brera a Milano con Giuseppe [...] 'anatomia dal vero. Amico del Toschi, ne divenne collaboratore nella serie di incisioni riproducenti le opere del Correggio e del Parmigianino del duomo e di S. Giovanni, e in quest'occasione eseguì numerose copie anche ad acquarello, incise poi da ...
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Storico dell'arte inglese (n. 1895 - m. 1992). Dapprima come assistente nel dipartimento delle stampe e disegni del British Museum, poi come sovrintendente dell'Ashmolean Museum di Oxford (1945-62), si [...] in collab. con J. Mathey). Ha inoltre sovrainteso alla pubblicazione dei cataloghi dei disegni di H. Füessli, F. Guardi, G. B. Piranesi e del Parmigianino, e diretto fin dalla sua prima apparizione (1926) la rivista specializzata Old master drawings. ...
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ROSASPINA, Francesco
Alfredo Petrucci
Incisore, nato presso Rimini il 2 gennaio 1762, morto presso Bologna ai primi di settembre del 1841. A Bologna, destinato agli studî classici, alternò questi con [...] liberi e segnatamente a quelli di tinta, nei quali produsse cose ancor oggi ammirabili, come le riproduzioni dei disegni del Parmigianino provenienti in gran parte dalla celebre collezione di lord Arundel, edite a cura di L. Inig, e certe piccole ...
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ROSSI, Pietro Maria (Piermaria)
Letizia Arcangeli
de’. – Primogenito ed erede di Troilo, marchese di San Secondo, e di Bianca Riario, nacque nel 1504.
Fu essenzialmente un militare: delle sue azioni [...] , ma ampliata a includere fastosi appartamenti con affreschi arieggianti quelli gonzagheschi mantovani, e i ritratti di Rossi (del Parmigianino) e della moglie con tre dei figli (di incerta attribuzione).
Paggio alla corte di Francia, a Milano nel ...
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MAINARDI, Lattanzio
Stefano Pierguidi
Nacque a Bologna probabilmente nel 1563, stando a Baglione (1642, I, pp. 38 s.), che ne colloca la morte alla fine del pontificato di Sisto V, intorno al 1590, [...] 1873) una "bellissima tavola di Lattanzio da Bologna, quale vi fece lo Sposalitio della Madonna pigliando l'inventione dal Parmigianino". Nel 1597 la Compagnia dei falegnami, che aveva la titolarità della cappella, si trasferì da S. Maria degl'Aratri ...
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BOCCACCI (Boccaccino), Camillo
Alfredo Puerari
Figlio di Boccaccino e di Adriana di Farfengo, nacque a Cremona nel 1504 (nell'inventario dei beni ereditati dal padre, steso nel 1526, è dichiarato di [...] prime nozioni di Giorgione e Raffaello, così egli fu il primo dei cremonesi a orientarsi verso la pittura parmense volgendosi al Parmigianino e dando l'avvio al manierismo cremonese con gli affreschi della chiesa di S. Sigismondo (1535-37). L'acceso ...
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parmigianina
s. f. [dim. femm. di parmigiano]. – In tipografia, il carattere tipografico di corpo 5, così chiamato dal celebre incisore G. Bodoni che a Parma aveva fondato la sua tipografia.