CARAGLIO (Caralio, Caral, de Caraliis), Giovanni Iacopo
Fabia Borroni
Helena Kozakiewicz
Incisore, medaglista, intagliatore di gemme e orefice, nacque nella città di Verona verso l'anno 1505.
La città [...] Baccio Bandinelli, Rosso Fiorentino, Girolamo dei Libri (Madonna col Bimbo,s. Anna,s. Giacomo e s. Sebastiano; Bartsch, n. 7) e Parmigianino, per il cui Diogene (Bartsch, n. 61) il C., non immemore della silografia di Ugo da Carpi tratta dallo stesso ...
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GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] più longo o più breve, come el prefato duca me ne darà la comodità" (ibid., II, p. 846). Il 4 aprile il Parmigianino scrisse una risentita lettera a G., accusandolo di concorrenza sleale e di avergli così procurato una perdita di 300 scudi (ibid., p ...
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BIANCHI, Andrea, detto il Vespino e il Copista
Angela Ottino Della Chiesa
Attivo a Milano tra la fine del sec. XVI e il primo trentennio del XVII, quasi nulla sapremmo di questo esperto artigiano del [...] , una Sacra Famiglia, ilgruppo delle tre Marie della Crocifissione in S. Maria degli Angeli a Lugano, e dal Parmigianino un ritratto di giovane. Nella donazione del cardinale Federico all'Ambrosiana, eretta con rogito del 28 apr. 1618, queste ...
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Storico dell'arte (Plymouth 1889 - Londra 1970); conservatore del Gabinetto dei disegni e stampe al British Museum dal 1945 al 1954. Pubblicò tra l'altro: Catalogue of drawings by Dutch and Flemish artists [...] fourteenth and fifteenth centuries (2 voll., con Ph. Pouncey, 1950); Correggio's drawings (1957); Artists working in Parma in the 16th century (2 voll., 1967). La sua opera maggiore è il corpus in tre voll. dei disegni del Parmigianino (post., 1971). ...
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Erudito (Busseto 1741 - Parma 1797); minore osservante, prof. a Guastalla (1768), quindi vicebibliotecario (1778) e poi (1785) bibliotecario della Palatina di Parma. Le opere più importanti sono il Dizionario [...] è quella della Tragedia d'Orfeo, rielaborazione per il teatro della Fabula d'Orfeo del Poliziano, da lui erroneamente ritenuta la lezione genuina di questa); alla storia dell'arte soprattutto con i suoi studî sul Parmigianino e sul Correggio. ...
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Pittore (Pordenone 1484 circa - Ferrara 1539). Formatosi sull'esempio dei pittori della scuola di Tolmezzo e di Pellegrino di San Daniele (S. Michele, Giovanni Battista e Valeriano, 1506, Valeriano, chiesa [...] , fondendo ricordi romani e suggestioni nordiche. Spirito eclettico, attinse a soluzioni diverse ispirandosi ancora al Correggio e al Parmigianino per gli affreschi in S. Maria di Campagna presso Piacenza (1530-32) o a Tiziano per alcune pale ...
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CALLEGARI, Giovanni Battista
Paola Lavagetto Ceschi
Nato a Parma il 26 ott. 1785 da Carlo e Teresa Bettoli, studiò all'Accademia di Belle Arti allievo di Biagio Martini, e poi a Brera a Milano con Giuseppe [...] 'anatomia dal vero. Amico del Toschi, ne divenne collaboratore nella serie di incisioni riproducenti le opere del Correggio e del Parmigianino del duomo e di S. Giovanni, e in quest'occasione eseguì numerose copie anche ad acquarello, incise poi da ...
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Storico dell'arte inglese (n. 1895 - m. 1992). Dapprima come assistente nel dipartimento delle stampe e disegni del British Museum, poi come sovrintendente dell'Ashmolean Museum di Oxford (1945-62), si [...] in collab. con J. Mathey). Ha inoltre sovrainteso alla pubblicazione dei cataloghi dei disegni di H. Füessli, F. Guardi, G. B. Piranesi e del Parmigianino, e diretto fin dalla sua prima apparizione (1926) la rivista specializzata Old master drawings. ...
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MAINARDI, Lattanzio
Stefano Pierguidi
Nacque a Bologna probabilmente nel 1563, stando a Baglione (1642, I, pp. 38 s.), che ne colloca la morte alla fine del pontificato di Sisto V, intorno al 1590, [...] 1873) una "bellissima tavola di Lattanzio da Bologna, quale vi fece lo Sposalitio della Madonna pigliando l'inventione dal Parmigianino". Nel 1597 la Compagnia dei falegnami, che aveva la titolarità della cappella, si trasferì da S. Maria degl'Aratri ...
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BOCCACCI (Boccaccino), Camillo
Alfredo Puerari
Figlio di Boccaccino e di Adriana di Farfengo, nacque a Cremona nel 1504 (nell'inventario dei beni ereditati dal padre, steso nel 1526, è dichiarato di [...] prime nozioni di Giorgione e Raffaello, così egli fu il primo dei cremonesi a orientarsi verso la pittura parmense volgendosi al Parmigianino e dando l'avvio al manierismo cremonese con gli affreschi della chiesa di S. Sigismondo (1535-37). L'acceso ...
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parmigianina
s. f. [dim. femm. di parmigiano]. – In tipografia, il carattere tipografico di corpo 5, così chiamato dal celebre incisore G. Bodoni che a Parma aveva fondato la sua tipografia.