Scrittore spagnolo di origine sarda (n. Alghero, sec. 16º), militare, autore di una novella pastorale in versi e prosa, Los diez libros de fortuna de amor (1573), elogiata da Cervantes, con tono di burla, [...] nel Don Quijote (parte I, cap. 6) e esplicitamente stroncata nel Viaje al Parnaso. L'opera ha qualche interesse storico per i numerosi riferimenti, naturalistici ed etnografici, alla Sardegna e contiene anche due poesie in lingua sarda. ...
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Letterato (Venezia 1738 - ivi 1817). Gesuita, insegnò nei collegi della Compagnia; dopo la sua soppressione (1773) si dedicò all'attività giornalistica e letteraria; fu in Arcadia col nome di Florideno [...] letterario, 1787; Il bello sepolcrale, 1796), curò fortunate iniziative editoriali, in particolare le collezioni Parnaso italiano (56 voll., 1784-91) e Parnaso de' poeti classici d'ogni nazione, trasportati in lingua italiana (41 voll., 1793-1803 ...
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Famiglia di tipografi spagnoli (secc. 18º-19º). Manuel (Saragozza 1709 - Cervera 1757) resse la tipografia dell'univ. di Cervera. Più famoso è il fratello Joaquín (Saragozza 1725 - Madrid 1785), stampatore [...] spagnola e della Camera del re; pregiate sono le edizioni bibliche, il Breviarium Gothicum secundum regulam Beatissimi Isidori (1775), El Parnaso Español di Lopez de Sedano (1768-78), il Don Quijote (1780-82) e una nuova ed. della Bibliotheca hispana ...
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Uno dei capi dei Focesi all'inizio della terza guerra sacra (356-46 a. C.). Occupò Delfi e il santuario invitando tutti i Greci alla ribellione contro l'egemonia beotica. Raccolse un ingente esercito di [...] mercenarî che stipendiò con i tesori del santuario delfico; fu però sconfitto e ucciso presso Neone, ai piedi del Parnaso (354), da Beoti e Tessali riuniti. ...
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Letterato (Messina 1592 - ivi 1670) vissuto a Roma e a Venezia; dopo i due idillî Endimione e Arianna (1611) scrisse poemi (più notevole di tutti Babilonia distrutta, 1624) e poemetti (La via lattea, 1614); [...] L'Occhiale appannato (1629). A difesa del Marino compose anche due commedie (Le rivolte di Parnaso, 1626, e Le liti di Pindo, 1634) e un romanzo (Le guerre di Parnaso, 1642). Contro Paolo Sarpi scrisse una Censura theologica (1654), che poi ritrattò. ...
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Commediografo spagnolo (n. Borox, Toledo, 1581 - m. forse Madrid dopo il 1640 circa); della propria vita e degli scritti egli stesso ci dà notizia nel libro Para algunos (1640). Pubblicò sei commedie (1629), [...] al tiempo lo que es suyo, El agrario agradecido (eccellente imitazione dell'Anfitrione plautino). È autore della satira El curial del Parnaso (1624) e del Menandro (1630), ambizioso tentativo di sintesi del romanzo bizantino, picaresco e italiano. ...
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Pittore e scrittore d'arte (Bujalance 1653 - Madrid 1726). Formatosi con C. Coello, fu influenzato anche da L. Giordano. Decorò le chiese di S. Giovanni a Valenza (1699) e di S. Stefano a Salamanca (1701). [...] -24) è fonte importantissima per l'arte spagnola: la terza parte con le vite dei pittori e degli scultori (El Parnaso español pintoresco) ebbe varie ristampe e traduzioni, così come il compendio di tutta l'opera intitolato Las ciudades, iglesias y ...
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Critico e storico della letteratura italiano (Premia, Novara, 1884 - S. Maria Maggiore, Novara, 1952), prof. all'Università cattolica di Milano (dal 1927) e all'univ. di Bologna (1936-52); diresse Convivium [...] campi della letteratura italiana: notevoli specialmente i suoi studî sul Sei-Settecento (Storia della poesia frugoniana, 1920; Il Parnaso in rivolta, 1940; Il barocco in Arcadia, 1950; Poesia e canto, 1951), sul pre-Risorgimento, sul Petrarca (Nella ...
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BRUNI, Antonio
Claudio Mutini
Nacque a Manduria il 15 dic. 1593 da Giulio Cesare, originario di Asti, e da Isabella Pasanisi. Dopo i primi studi in patria (sembra abbia avuto come maestro tal Matteo [...] e morali a quella di Eufrosine), in cui l'autore volle far rifluire alcune liriche già pubblicate nella Selva di Parnaso.
Èstato notato, soprattutto nelle Eroiche, un più genuino ritorno del B. al Petrarca delle poesie civili: ciò non toglie che ...
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CORRADINI (Corradino), Nicolò
Giancarlo Landini
Nacque a Cremona nell'ultimo scorcio del sec. XVI.
Il 1593, proposto dal Lucchini come data di nascita, non è accertabile ed è comunque troppo avanzata, [...] il quale "naquit à Bergame", è priva di fondamento ed è forse dovuta al presunto ritrovamento di alcune sue opere nel Parnaso Bergameno (Venezia 1615).
Compiuta la sua educazione musicale sotto la guida di G. B. Morsellino detto il Cremonese, che dal ...
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Parnaso
Parnaṡo (raro Parnasso) s. m. – Propriam., nome (lat. Parnasus o Parnassus, dal gr. Παρνασός o Παρνασσός) di un massiccio montuoso della Grecia centrale, a nord del golfo di Corinto (nelle vicinanze di Delfi e anche del monte Elicona),...
parnasico
parnàṡico (o parnàssico) agg. [der. di Parnaso] (pl. m. -ci), letter. – Forma rara per parnasio: Il parnassico allòr (L. Alamanni), in quanto l’alloro era sacro ad Apollo, e quindi alla poesia.