Scrittore irlandese (Dublino 1854 - Parigi 1900). Il suo nome intero era Oscar Fingal O'Flaherty Wills Wilde. Assimilatore di gran talento, esponente dell'estetismo e decadentismo inglesi, W. ha dato il [...] non accettò la teoria d'una base morale dell'arte) e di W. Pater, imitando a un tempo il preziosismo dei parnassiani francesi, in particolare Th. Gautier. Faceva frequenti visite a Parigi, dove studiò anche pittura. Il suo poema Ravenna (1878) vinse ...
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VALENCIA, Guillermo
Poeta e uomo politico colombiano, nato a Popayán il 20 ottobre 1873. La sua personalità s'è imposta nella vita culturale e politica della sua patria; e nel suo temperaperamento ricco [...] .
Di tendenze simboliste, ma con un forte senso della misura e del decoro formali, il V. è un erede dei migliori parnassiani. Educatosi nel primo fi0rire della scuola "modernista", egli ne è stato in certo senso un anticipatore, e, in seguito, un ...
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MIKHAËL, Ephraïm (pseudonimo di Georges-Ephraïm Michel)
Diego Valeri
Poeta francese, nato a Tolosa il 26 giugno 1866, morto a Parigi il 5 maggio 1890. La precoce maturità dell'ingegno e la severa cultura [...] del suggestivo, proprio dei simbolisti, si concilia con l'amore dell'espressione netta, sontuosa e sonora, caratteristico dei parnassiani. Aveva felici attitudini al teatro di poesia, come attestano la sua féerie in un atto Le cor fleuri (pubblicato ...
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Poeta francese, nato nell'isola della Réunion nel 1838, morto a Parigi nel 1912. Un po' dimenticato oggi, fu molto apprezzato in vita, e nel 1898, alla morte di Mallarmé, eletto "prince des poètes". Egli [...] di colori, stati d'animo riflessi nel paesaggio). E questo spiega perché D. piacque sia alle successive generazioni di parnassiani (egli partecipò al Parnasse contemporain fino dal 1866), sia ai simbolisti e, più tardi, al pubblico medio, quando il ...
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Scrittore francese (Honfleur 1864 - Parigi1936). Autore prolifico di poesie e romanzi caratterizzati da un'eleganza preziosa, inizialmente influenzato dalla cultura simbolista trovò nelle rievocazioni [...] convenzionali, ma già percorse da una sensibilità assai sorvegliata; si avvicinò poi allo stile neoclassico di poeti parnassiani come Moréas e Heredia (Aréthuse, 1895), abbandonando gradualmente il verso libero delle prime raccolte in favore dell ...
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LEMAÎTRE, Jules
Arrigo CAJUMI
Letterato francese, nato a Vennecy (Loiret), nel giugno 1853, morto a Parigi il 5 agosto 1914. Figlio di un maestro cattolico e conservatore, fu avviato al seminario d'Orléans, [...] , gli esordî dello scrittore, le qualità che determinarono la sua fama, furono di un dilettante, scolaro di Renan e dei parnassiani decadenti.
Les médaillons (1880) sono di un epigono di Hérédia, Sérénus (1886), Myrrha (1894) e gli En marge des vieux ...
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Nato il 14 marzo 1828 a Moulins (Allier) da nobile famiglia, venne inviato a Parigi per compiervi i primi studî, e nel 1838 vi fu raggiunto dai genitori: Nel 1839 s'inscrisse alla facoltà di legge. Il [...] è anzitutto un colorista, e giustamente lo si è inquadrato nella "école pittoresque" del post-romanticismo, che prepara i parnassiani. Egli tenta di fondere le reminiscenze mitologiche con la cronaca parigina, e, sebbene non manchi di umanità, troppo ...
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Poeta brasiliano, nato a Rio de Janeiro nel 1865, morto nel 1918. Fu, con Alberto de Oliveira, Raymundo Corrêa, Vicente de Carvalho uno dei capi riconosciuti del movimento parnassiano al Brasile: movimento, [...] , e nutrì alte aspirazioni spirituali. I suoi sforzi per evadere dal pessimismo naturalista che dominò quasi tutti i parnassiani, in Europa e in America, e dal superficiale scetticismo boulevardier, che coloriva le sue elegantissime cronache, firmate ...
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SNOILSKY, Carl Johan August
Giuseppe Gabetti
Poeta, nato a Stoccolma l'8 settembre 1841, morto ivi il 19 maggio 1903. Dal 1865 al 1878 fu segretario di legazione a Parigi, poi consigliere e segretario [...] (España, en Sonett-cykel, 1865-66; Intermezzo, 1864-78; Sonetter, 1865-73), composte sotto l'influenza dell'arte dei parnassiani. La tendenza politico-sociale incominciò ad affermarsi nei Nya Dikter (1879-80: la prima raccolta, Dikter, era uscita nel ...
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Scrittore francese (Parigi 1869 - ivi 1951). La sua prima formazione fu fortemente influenzata dall'ambiente familiare: il padre, il giurista Paul (1832-1880), apparteneva a famiglia di tradizioni calviniste; [...] salotto di S. Mallarmé (dove incontrava fra gli altri gli amici P. Louys e P. Valéry) e l'ultimo circolo di parnassiani, stretto intorno a Heredia. Ma dopo varie esperienze (viaggi nell'Africa del Nord e in Italia, emottisi, amicizie con il pittore ...
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parnassianismo
(o parnassianéṡimo) s. m. [der. di parnassiano]. – Nome con cui si designa l’esperienza poetica della scuola parnassiana e la corrente letteraria europea che ne deriva nella seconda metà del sec. 19°.
poeta
poèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i p. dell’Ottocento; certi poete in lingua...