GIORGIERI CONTRI, Cosimo
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 16 ag. 1870 da Tommaso e Maria Frediani, in una famiglia aristocratica originaria di Massa.
Rivelando precoci doti artistiche, appena diciassettenne, [...] prove poetiche, precisandosi, attraverso il confronto con autori italiani quali E. Panzacchi e, soprattutto, con la poesia dei parnassiani e con il tardo simbolismo francese e fiammingo (J. Laforgue, M. Maeterlinck, F. Jammes), in una poetica fragile ...
Leggi Tutto
(Estados Unidos do Brazil: A. T., 149-150, 151, 152, 153-154, 155-156, 157-158).
Sommario. - Geografia: Esplorazioni (p. 701); Geologia e morfologia (p. 702); Clima (p. 706); Idrografia (p. 709); Vegetazione [...] , ai quali si aggiunse più tardi Vicente de Carvalho. Ciascuno di loro, oltre alle qualità esteriori che contrassegnarono la scuola parnassiana, ha le proprie doti personali: Alberto de Oliveira è il più pensoso e il più cosmico; Raymundo Corrêa, il ...
Leggi Tutto
PARNASSIANA, POESIA
Leonardo VITETTI
. Dal Parnasse contemporain, recueil de vers nouveaux (1866) venne il nome alla scuola poetica che si affermava in quegli anni, poi alla poesia dominante in Francia [...] nei simbolisti che hanno voluto superare le strettoie della teoria, H. de Régnier, C. Guérin, A. Samain. E la linea schiettamente parnassiana s'è poi continuata fino a oggi, con Fr. Plessis, P. Louys, P. de Nolhac e S.-C. Leconte.
In Italia ...
Leggi Tutto
Critico e scrittore, nato a Casalincontrada (Chieti) il 14 settembre 1863. Nominato nel 1891 professore di lingue e letterature neolatine all'università di Genova, passò nel 1905 a quella di Roma, per [...] ottocentesco tra gli Spagnoli, ma specialmente al Cervantes minore; alla Pléiade, allo Chateaubriand, ai romantici e ai parnassiani tra i Francesi; e della letteratura italiana indagò con speciale predilezione e novità di risultati la poesia dell ...
Leggi Tutto
Nome di movimenti religiosi, artistici e letterari sviluppatisi tra la fine del 19° e gli inizi del 20° sec. in relazione alla tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi ecc., che si volevano [...] innovatore e caposcuola, consiste nel ripudio delle forme letterarie tradizionali e nell’adesione alla tecnica dei parnassiani e decadenti. Preziosità d’immagini ed effetti ritmici, cadenze musicali, esotismi verbali, libertà del linguaggio dalla ...
Leggi Tutto
PALAMAS, Kōstẽs (Κωστῆς Παλαμᾶς)
Silvio Giuseppe Mercati
Scrittore neogreco, nato a Patrasso nel 1859 da famiglia originaria di Missolungi. Passato ad Atene per studiare giurisprudenza, il P. si dedicò [...] Ionie (che egli mise in onore) e divenne il capo dei malliaristi. Ebbe grande predilezione per Sully-Prudhomme e per i parnassiani; e la sua poesia da descrittiva e sentimentale qual'era in origine diventa più individuale e più intima, una poesia di ...
Leggi Tutto
Poeta francese, nato a Marsiglia il 20 giugno 1813, morto il 6 marzo 1877. Ammiratore del Lamartine, se ne guadagnò la benevolenza con un'ode sulla sua partenza per l'Oriente (Le départ pour l'Orient, [...] , i modi della sua arte, anticipando "la poesia degli umili" di Coppée e avvicinandosi, per taluni aspetti, alla poesia dei Parnassiani.
Bibl.: L'ed. delle Øuvres, 8 voll., Parigi 1874-78, contiene, fra gli scritti postumi, anche alcuni frammenti ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Gamberini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La poetica che domina le forme liriche ottocentesche in Europa è senza dubbio quella [...] rappresentano per l’uomo uno strumento di redenzione.
Verso la metà del secolo, la poesia di Gautier e degli altri parnassiani (tra i quali Leconte de Lisle e Mendès) sceglie decisamente la linea oggettiva per rappresentare il rapporto del poeta con ...
Leggi Tutto
GUALDO, Luigi
Simone Giusti
Nacque a Milano il 9 febbr. 1844 da Alessandro, proprietario terriero bergamasco, e dalla nobile Bianca Taccioli. Nel 1848 la famiglia lasciò la Lombardia, trasferendosi [...] intellettuale e scrittore. Lì il G. ebbe probabilmente le sue prime relazioni letterarie con H. Cazalis e C. Mendès, capifila dei parnassiani e primo tramite coi letterati vicini a questo gruppo, come J.-M. de Heredia, A. Villiers de L'Isle-Adam, F ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Bolelli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le prime opere di Debussy segnano l’avvento della modernità nella musica europea ancor [...] che l’uomo) non immediatamente ma attraverso gli schermi e i filtri dei loro simboli e della bellezza in sé. Parnassiani, simbolisti, promotori dell’art nouveau sgombrano la scena dalle tinte fosche di un’espressività che è divenuta sempre più gonfia ...
Leggi Tutto
parnassianismo
(o parnassianéṡimo) s. m. [der. di parnassiano]. – Nome con cui si designa l’esperienza poetica della scuola parnassiana e la corrente letteraria europea che ne deriva nella seconda metà del sec. 19°.
poeta
poèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i p. dell’Ottocento; certi poete in lingua...