Poeta ungherese (Arad 1886 - Budapest 1928). Collaborò con varî giornali e fu tra i principali rappresentanti del gruppo della rivista progressista Nyugat ("Occidente"). Già dalla prima raccolta Hajnali [...] szerenád ("Serenata all'alba", 1913) emergono i toni parnassiani e impressionisti che caratterizzeranno tutta la sua produzione poetica (Lomha gályán "Su galea pigra", 1917; Az öröm illan "La gioia fugge", 1922; Lélektől lélekig "Dall'anima all'anima ...
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Poeta serbo (Belgrado 1876 - Zagabria 1938). Studiò legge a Parigi e abbracciò la carriera diplomatica; fu tra l'altro ambasciatore a Roma (1927-33). La sua scarna produzione poetica (Pesme "Poesie", 1903; [...] Nove pesme "Nuove poesie", 1912), che ha nei parnassiani e nei simbolisti i suoi modelli, si distingue per la raffinatezza metrica e stilistica. Lo scetticismo e il pessimismo della sua ispirazione si attenuano nei versi di argomento patriottico (Sa ...
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Scrittrice brasiliana (Rio de Janeiro 1902 - ivi 1964). Maestra, creò nel 1934 la prima biblioteca per l'infanzia del Brasile. Sensibile alle correnti letterarie contemporanee, seppe far convivere nella [...] sua poesia forme ermetiche e metri tradizionali medievaleggianti. Autrice di versi parnassiani (Espectros, 1919) e simbolisti (Nunca mais ... e poemas dos poemas, 1923; Viagem, 1939; Vaga música, 1942; Mar absoluto, 1945; Doze noturnos da Holanda, ...
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Pseudonimo del poeta ceco Emil Frída (Louny, Boemia Occid., 1853 - Domažlice, Boemia Settentr., 1912); prof. di letterature comparate all'univ. ceca di Praga (1893). Autore di straordinaria fecondità, [...] coltivò l'ambizione di ritrarre poeticamente le vicende salienti dello spirito umano, inseguendo, su modello di Hugo e dei parnassiani, una sorta di "leggenda dei secoli" (Duch a svět "Spirito e mondo", 1878; Mythy "Miti", 1879-80; Zlomki epopeje " ...
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Erudito e poeta francese (Parigi 1822 - ivi 1901). Si occupò di poesia, di chimica, di pittura, di storia, di politica, lasciando la sua impronta nella scienza con la scoperta del collodio (1847), nelle [...] lettere con le Rêveries d'un païen mystique (1876), in politica con il Prologue d'une révolution (1848). Le sue idee esercitarono un influsso sui primi poeti parnassiani, tra i quali egli stesso figura con i suoi Poèmes (1855). ...
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Poeta e critico greco (Patrasso 1859 - Atene 1943). Movendo dalla cosiddetta Nuova scuola ateniese, sorta in opposizione alla poesia romantica, usò in prosa e in poesia la lingua popolare sull'esempio [...] Ionie (che egli mise in onore) e divenne il capo dei malliaristi. Ebbe grande predilezione per Sully-Prudhomme e per i parnassiani; e la sua poesia da descrittiva e sentimentale qual'era in origine diventa più individuale e più intima, una poesia di ...
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Poeta (Coimbra 1869 - ivi 1944); dopo le esperienze giovanili di Cristalizações da morte (1884), Canções de Abril (1884), Jesus de Nazaré (1885), Per umbram (1887), Horas tristes (1888), con le quali aveva [...] forme classiche dell'arte, con Oaristos (1890), Horas (1891), Interlúnio (1894) accolse e realizzò la poetica dei parnassiani francesi, con uno smagliante gioco di immagini nelle quali il suo linguaggio si risolve simbolisticamente attraverso una ...
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Pseudonimo dello scrittore nicaraguense Félix Rubén Garcia y Sarmiento (Metapa, od. Ciudad Darío, Matagalpa, 1867 - León 1916). Fu a lungo in Spagna, in America e in Francia. La sua attività letteraria, [...] di continua depurazione formale durante il soggiorno in Spagna e per l'ammirazione suscitata in lui dai parnassiani e simbolisti francesi, specialmente Verlaine. Costantemente impegnato in una ricerca di effetti sonori e immaginifici, convalidata da ...
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Scrittore irlandese (Dublino 1854 - Parigi 1900). Il suo nome intero era Oscar Fingal O'Flaherty Wills Wilde. Assimilatore di gran talento, esponente dell'estetismo e decadentismo inglesi, W. ha dato il [...] non accettò la teoria d'una base morale dell'arte) e di W. Pater, imitando a un tempo il preziosismo dei parnassiani francesi, in particolare Th. Gautier. Faceva frequenti visite a Parigi, dove studiò anche pittura. Il suo poema Ravenna (1878) vinse ...
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Scrittore francese (Honfleur 1864 - Parigi1936). Autore prolifico di poesie e romanzi caratterizzati da un'eleganza preziosa, inizialmente influenzato dalla cultura simbolista trovò nelle rievocazioni [...] convenzionali, ma già percorse da una sensibilità assai sorvegliata; si avvicinò poi allo stile neoclassico di poeti parnassiani come Moréas e Heredia (Aréthuse, 1895), abbandonando gradualmente il verso libero delle prime raccolte in favore dell ...
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parnassianismo
(o parnassianéṡimo) s. m. [der. di parnassiano]. – Nome con cui si designa l’esperienza poetica della scuola parnassiana e la corrente letteraria europea che ne deriva nella seconda metà del sec. 19°.
poeta
poèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i p. dell’Ottocento; certi poete in lingua...