COSTANTINI, Toldo
Vera Lettere
Nacque a Serravalle (oggi Vittorio Veneto prov. di Treviso) nel 1576, come si deduce dal ritratto posto nell'edizione del 1648 del suo poema in cui si legge "anno aetatis [...] ciglio" e sarebbe stato "gran face" "a l'oscuro suo stile, "onde poi chiaro / splenda e chi sa se del dantesco al paro" (canto XIII). Certo la modestia non era il suo forte, ma le numerosissime lodi degli amici - inserite poi all'inizio del poema ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] un metro giambico catalettico o, forse, un baccheo.
Archilocheo (o archilochio) Così detto dal poeta Archiloco di Paro (7° sec. a.C.), è un v. asinarteto, composto di una tetrapodia dattilica e di un itifallico: ‒́◡̄◡̄◡̄◡̄‒́◡̄◡̄‒́◡̄◡̄‒́◡‒́◡‒́◡̠ con ...
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TOMMASO DI SASSO
SStefano Rapisarda
Nulla si conosce della vita di questo rimatore, se non la sua origine messinese, come riportano entrambi i testimoni manoscritti delle sue due canzoni, il Vaticano [...] per le metafore 'scientifiche' del cristallo e del sale ai vv. 39-45 della stessa canzone: "quanto più son dolglioso, alegro paro, / e nom posso eser varo: / da poi che cristallo avene la neve, / isqualgliare mai non deve per rasgione. / Così eo che ...
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VITTORIA (Νίχη; Victoria)
Goffredo BENDINELLI
Giulio GIANNELLI
Gastone M. BERSANETTI
Gabriella BATTAGLIA
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Grecia. - Nel campo della mitologia greca la figura di Nike è semplicemente la personificazione [...] è sostituito da un movimento verticale, dall'alto in basso, in direzione dello spettatore, dapprima timidamente espresso (Nike di Paro e Nike del Palazzo dei Conservatori, del principio del sec. V), ma ben presto culminante - nella seconda metà del ...
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CECCHETTI, Raimondo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Oderzo (Treviso) il 26 febbr. 1703 da Giuseppe e da Paolina Mondini, originaria di Venezia. Dopo aver compiuto i primi studi nella città natale, li proseguì [...] Epicureo di quel che mai mi sia stato, e in ispecie sull'articolo della gloria e del sapere incomparabilmente più, a paro dell'istesso Padre Epicuro..." (ibid., p. 31). Alcuni mesi dopo la relazione giunse anche in mano dell'ambasciatore francese a ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] dell'antico.
Eppure, se a livello tecnico l'Italia sembrava in grado di gareggiar con l'Europa o addirittura d'esserle a paro - donde nel '34 il tono di certe lettere parigine del Tommaseo al De Tipaldo e al Centofanti, il suo temerario confronto fra ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] con sicurezza se immagini come la testa Correale a Venezia, alla quale C. Karouzos ha collegato il nome di Euphron di Paro, o l'erma di Romavecchia, rappresentino Hermes o Dioniso o Zeus. H. Brunn, aveva tentato nei suoi Götterideale di fissare delle ...
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-paro
[dal lat. -părus, che è dal tema di parĕre «partorire, generare»]. – Secondo elemento, atono, di agg. composti derivati dal latino o formati modernamente sul modello latino, in cui significa «che genera, che partorisce o che ha partorito»,...
paro
s. m. (pl. ant. e raro le para). – Variante di paio, usata talvolta, solo nella forma tronca par, in alcune locuz. di tono fam. o dial.: in un par di giorni; tra un par di mesi; ho dormito un par d’orette; aprì un par d’occhi spiritati,...