DOLFIN, Giuseppe
Gino Benzoni
Quarto maschio di Nicolò di Piero e di Elisabetta di Angelo Priuli, nacque a Venezia il 22apr. 1622.
Sopracomito quanto meno dal 1644, una delibera senatoria del 14 marzo [...] dopo la sua "demolitione", il trasferimento al grosso della flotta, con la quale partecipa, il 4 luglio, nelle acque di Paro al vittorioso scontro guidato dal capitano generale da Mar Alvise Mocenigo. E in questa battaglia che egli, con la sua nave ...
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GHISI, Andrea
Giorgio Ravegnani
Figlio di Marco, appartenne al ramo di S. Geremia della famiglia patrizia veneziana. Le prime notizie su di lui risalgono al 1207 allorché, con altri veneziani, partecipò [...] e Geremia Ghisi.
Marco Sanuto e i suoi, stando a quanto scrisse nel Trecento il doge cronista Andrea Dandolo, conquistarono Nasso, Paro, Milo e Santorino; Marino Dandolo prese Andro; al G. e al fratello Geremia andarono Tino, Micono, Sciro, Scopelo e ...
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FANUCCI, Giovan Battista
Carlo Fantappiè
Nacque a Pisa da Rainieri il 7 marzo 1756. Suo padre, insieme col fratello Alessandro, figli di Matteo di Vincenzo, era stato ascritto alla cittadinanza pisana. [...] i talenti umani si modifichino quasi sempre secondo le circostanze dei governi; e che i chiari e sommi ingegni vadano a paro il più delle volte con la potenza delle Nazioni", il F. ripercorreva i passaggi salienti della storia altomedievale con la ...
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BONO, Pietro (Piero; Petrus Bonus)
Raoul Meloncelli
Ignota è l'origine di questa artista, che, nato nel 1417 da "mastro Batista et Margareta del fu Biagio, tedesco" (van der Straeten), fu celebrato ai [...] anno volle raccomandarlo al duca di Modena come "distintissimo sonatore" che "crediamo che il mondo non l'habia il suo paro" (Bertolotti).
Tale era la notorietà e l'ammirazione suscitata nei contemporanei che nel 1455 A. Cornazano lo celebrò nel suo ...
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BALBI, Gasparo
Ugo Tucci
Figlio di Giovanni, nacque probabilmente a Venezia intorno alla metà del Cinquecento. Mercante e gioielliere, il 21 luglio 1576 si associò con Camillo Olivi e con Girolamo Brugnera [...] sobborgo di Rangoon), arrivò il 6 nov. 1583 a Meccao, porto dei Pegù. L'ultima parte della rotta fu percorsa in "parò" per l'intricato delta dell'Irrawaddy. Raggiunta poi su un caratteristico veicolo locale la città di Pegù, vi dimorò per molto tempo ...
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DONISI (Dionisi, Donise, Donisi, Donato, Donati), Zeno
Enrico Guzzo
Figlio di Giacomo e di Cecilia Orti, nacque verso il 1574 (Rognini, 1982). Pittore poco noto, attivo a Verona tra la fine del sec. [...] di parte della letteratura antica, in primo luogo del Maffei (1732, III, col. 164) che dice "meritar costui d'andare a paro Co' primi" pittori veronesi, il D. è un artista che non è stato ancora sufficientemente considerato, un po' per le incertezze ...
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BARATTI, Antonio
Alfredo Petrucci
Nacque da Domenico a Belluno (non già a Firenze, come suppongono il Nagler, il Meyer, il Le Blanc, e altri) il 7 genn. 1724. Entrato subito nello Stabilimento calcografico [...] conti del Nord (lo zarevic Paolo e sua moglie), due delle quali con effetti d'illuminazione notturna degni di stare a paro con le migliori "machine da fuoco" romane di Giuseppe Vasi, occorre tener conto della parte che ebbe, quasi giorno per giomo ...
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CAMPOSAMPIERO, Guglielmo
Nereo Vianello
Nacque a Padova il 16 ottobre 1691 da un ramo secondario della famiglia patrizia padovana, la Domus de Campo Sancti Petri, da Alvise Antonio e da Lucrezia Pappafava. [...] Io delle Muse il cucco mai non fui: / pur via via già composi alcuna volta: / oggi a stento di rime accozzo un paro" e aggiunge: "Odio, sfuggo, detesto, e maledico / le Raccolte; e però non voglio entrare in esse...", quasi dimenticandosi delle molte ...
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DONÀ (Donati, Donato), Giuseppe
Giuseppe Gullino
Ultimo dei sei figli maschi di Pietro di Tommaso, esponente di un ramo di esigue fortune, e di Chiara Morosini di Giovan Francesco di Marino, nacque [...] terza", il reo fosse tratto di prigione e condotto fra le due colonne sul molo prospiciente la piazza, "dove supra un paro di forche eminenti lo farete impicar per le canne della golla si che el muora, facendo lassar il suo cadavere così attaccato ...
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COSTANTINI, Toldo
Vera Lettere
Nacque a Serravalle (oggi Vittorio Veneto prov. di Treviso) nel 1576, come si deduce dal ritratto posto nell'edizione del 1648 del suo poema in cui si legge "anno aetatis [...] ciglio" e sarebbe stato "gran face" "a l'oscuro suo stile, "onde poi chiaro / splenda e chi sa se del dantesco al paro" (canto XIII). Certo la modestia non era il suo forte, ma le numerosissime lodi degli amici - inserite poi all'inizio del poema ...
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-paro
[dal lat. -părus, che è dal tema di parĕre «partorire, generare»]. – Secondo elemento, atono, di agg. composti derivati dal latino o formati modernamente sul modello latino, in cui significa «che genera, che partorisce o che ha partorito»,...
paro
s. m. (pl. ant. e raro le para). – Variante di paio, usata talvolta, solo nella forma tronca par, in alcune locuz. di tono fam. o dial.: in un par di giorni; tra un par di mesi; ho dormito un par d’orette; aprì un par d’occhi spiritati,...