De vulgari eloquentia
Pier Giorgio Ricci
Pier Vincenzo Mengaldo
Tradizione Manoscritta. - Comprende solo cinque testi (Berlino, Staatsbibliothek, lat. folio 437 [B], ora conservato a Tübingen; Grenoble, [...] , / ciò fu del mes d'ochiover; ma anche perché altrove appare una stretta concordanza tra exempla danteschi e analoghi frammenti parodici precedenti (si confronti il verso veneziano di I XIV 6 Per le piaghe de Dio tu no verras, col citato incipit ...
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Il discorso etnologico e le "tradizioni" africane
Gaetano Ciarcia
Tradizione e tradizionalismo
Attraverso l'esperienza della dominazione coloniale e in seguito ai processi detti "di decolonizzazione", [...] con pelli di vacca; un "re", un leader, un "dottore", una "infermiera" partecipavano alla pantomima, eseguendo sketches parodici e canzoni in Bemba, la lingua franca parlata a Luanshya. Rispetto alle danze tradizionali, gli esecutori erano vestiti ...
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GRECIA (A. T., 82-83)
Giotto DAINELLI
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Giacomo DELITALA
Arthur HABERLANDT
Giotto DAINELLI
Pino FORTINI
Giotto DAINELLI
Luigi CHATRIAN
Margherita GUARDUCCI
Doro LEVI
Luigi [...] la commedia era nata fin da principio per esercitare la libertà di parola e la contraddizione, per fare la caricatura, la parodia, la satira, e quindi doveva di necessità attaccare coloro che stavano al governo, le idee e le cose dominanti. Ma lo ...
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parodia
parodìa s. f. [dal gr. παρῳδία, comp. di παρα- per indicare somiglianza e ᾠδή «canto»; cfr. lat. tardo parodĭa]. – 1. a. Travestimento burlesco di un’opera d’arte, a scopo satirico, umoristico o anche critico, consistente, nel caso...
parodiare
v. tr. [der. di parodia] (rare le forme rizotoniche io paròdio, ecc.). – Fare la parodia, mettere in parodia; imitare in modo ridicolo: p. una tragedia, una canzone, un poeta, un attore, un uomo politico.