FOLENGO, Teofilo
Angela Piscini
Al secolo Girolamo, nacque l'8 nov. 1491 a Mantova, in contrada Monticellì Bianchi, nella casa che la madre Paola Ghisi, di ricca stirpe mercantile, aveva portato in [...] Virgilio resta il modello per le 7 egloghe rusticane, è un modello trasformato da una potente iniezione di realtà. Parodia e realismo collaborano nel mondo del Folengo. Il comico grottesco serve al poeta per distruggere lo schema letterario obsoleto ...
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MATTOLI, Mario
Alessandra Cimmino
– Nacque a Tolentino, il 30 nov. 1898, da Aristide, medico chirurgo appartenente a una buona famiglia di Bevagna, e Pia Ajò. Laureatosi in giurisprudenza, cominciò [...] M. a utilizzare scene, costumi e, in qualche caso, anche gli attori del set appena concluso per una «maliziosa, onirica e scatenata parodia» (Il Morandini: dizionario dei film: 1999, s.v.) di un dramma francese di grande successo di A.P. d’Ennery e E ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I primi testi in volgare prendono forma – sul finire del XII secolo – come “contrasti” [...] testi spicca, intorno al 1231, il Contrasto di Cielo d’Alcamo, facendo in area messinese una sorta di controcanto parodico alla poesia provenzale in auge presso la corte palermitana di Federico II. La “madonna” – destinataria dell’aulico Rosa fresca ...
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VALARESSO, Zaccaria
Gilberto Pizzamiglio
– Membro di una famiglia veneta di antica nobiltà, nacque a Venezia l’8 giugno 1686, trascorrendo poi tutta la vita nella città natale. Letterato e protettore [...] e riforma teatrale nel Settecento: il contributo di Z. V., in Revue romane, XXI (1986), 2, pp. 229-243; F. Fido, Parodie settecentesche: Rutzvanscad il giovine, in L’immagine riflessa, n.s., I (1992), pp. 267-279; V.G. Tavazzi, Rutzvanscad il Giovane ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] il lessico e lo stile eleva il proprio grado di 'determinatezza', sostituendo il precedente classicismo quintessenziale e parodico col garfagnino che, mentre cifra - in chiave di alienazione linguistica - l'estremo grado di decomposizione cui è ...
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CIELO D'ALCAMO
MMargherita Spampinato Beretta
Il contrasto Rosa fresca aulentissima attribuito a C. apre il quarto fascicolo del ms. Vat. Lat. 3793 (V), dedicato al genere 'mediocre' (non necessariamente [...] fiorentina, veniva recepito dagli stessi lettori di Giacomo da Lentini e di Guido delle Colonne, "accettato per i suoi caratteri parodici ma forse anche per il suo grado di riuscita stilistica e qualitativa" (Varvaro, 1987, p. 97). C. si rivela poeta ...
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SERAFINI, Michelangelo
Giuseppe Crimi
– Ignota la data di nascita di Serafini, figlio di Simone, forse da collocare agli inizi del XVI secolo.
Purtroppo scarseggiano i dati propriamente biografici su [...] Commento di ser Agresto da Ficaruolo sopra la prima ficata del padre Siceo (1538), citato esplicitamente. Il commento parodico di Serafini, che circolò manoscritto, fu menzionato nella versione a stampa di una delle esposizioni burlesche di Grazzini ...
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Scaramouche
Bill Krohn
(USA 1952, colore, 118m); regia: George Sidney; produzione: Carey Wilson per MGM; soggetto: dal romanzo Scaramouche. A Romance of the French Revolution di Rafael Sabatini; sceneggiatura: [...] remake dell'omonimo classico diretto da Rex Ingram nel 1923, e voleva risultasse ben chiaro il tono scanzonato e parodico del nuovo Scaramouche. Una pubblicità televisiva a cartoni animati, con protagonista lo spericolato Leo the Lion, fece in modo ...
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TROCHEO
Giorgio Pasquali
. Si suol dire che nella metrica si chiami piede trocheo (τροχαῖος "di corsa") o coreo (χορετος "di danza") la successione di una sillaba lunga e di una breve - −; veramente [...] nelle Rane egli deride particolarmente l'uso che Euripide fa troppo frequentemente del dimetro catalettico, che da un verso parodico di questa commedia è da allora in poi chiamato lecitio (ληκύϑιον "ampollina").
Frequente, dopo trochei, ma anche come ...
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UBERTI, Lupo
Camilla Canonico
degli. – Ignoti sono gli estremi biografici di questo rimatore fiorentino attivo tra il XIII e il XIV secolo, discendente di una delle più nobili e potenti consorterie [...] di primaria importanza per la costituzione del canone stilnovista e coincidente, in parte, con quella del sonetto parodico Guido, quando dicesti: innanzitutto, il codice mediotrecentesco della Biblioteca apostolica Vaticana, Chigi, L.VIII.305, il più ...
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parodico
paròdico agg. [dal gr. παρῳδικός] (pl. m. -ci), non com. – Relativo alla parodia, che ha carattere di parodia: testi, poemetti p.; il genere parodico.
parodia
parodìa s. f. [dal gr. παρῳδία, comp. di παρα- per indicare somiglianza e ᾠδή «canto»; cfr. lat. tardo parodĭa]. – 1. a. Travestimento burlesco di un’opera d’arte, a scopo satirico, umoristico o anche critico, consistente, nel caso...