GROSSI, Tommaso
Giuseppe Zaccaria
Nacque a Bellano, sul lago di Como, il 23 genn. 1790 secondogenito di Francesco e di Elisabetta Tarelli. Di famiglia modesta, apprese le prime nozioni scolastiche a [...] rimaneva comunque il più tipico narratore del classicismo). Le intenzioni erano così destinate a subire un rovesciamento quasi parodico: "Non avendo religione" il G. "non ha ricevuto ispirazione alcuna dal suo soggetto ed è venuto tranquillamente ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] , è emblematico). Ma nella cultura di massa, l’iperbole trova facile alimento nei testi pubblicitari e in quelli parodico-comici. Essa si presenta anche nelle canzoni (➔ canzone popolare e lingua), confermando la tendenza ottocentesca a intensificare ...
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DOMENICO di Giovanni, detto il Burchiello
Giorgio Patrizi
Nacque a Firenze da un legnaiuolo, Giovanni, e da una tessitrice, Antonia, nel 1404.
Una vecchia ipotesi collocava la sua nascita a Bibbiena, [...] un uso straniato di immagini convenzionali e di frasi stereotipate, per cui più che di reale intento parodico appare giusto parlare "dell'acquisizione di disinvoltura e spregiudicatezza nell'accostarsi alla letteratura colta" (Fubini). Questo duttile ...
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GRITTI, Francesco
Piero Del Negro
Nacque a Venezia nella notte tra l'11 e il 12 nov. 1740, secondogenito dei patrizi Giannantonio di Domenico e Cornelia Barbaro di Bernardo.
I Gritti di questo ramo, [...] presso Bassaglia, le due prime parti nell'autunno del 1767 e la terza nel 1768. Se il titolo del romanzo era una parodia di quelli sfornati dall'abate P. Chiari, in quegli anni l'autore italiano di maggior successo sul fronte della "fiction", quanto ...
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Giosuè Carducci nacque a Valdicastello (Lucca) il 27 luglio 1835. Dopo gli studi presso gli Scolopi di Firenze e la Normale di Pisa, insegnò dapprima in alcune scuole toscane (S. Miniato a Monte, Pistoia) [...] ad espressive neoformazioni derivazionali (arcibuffoni, italianon, repubblicanone, ancora nei Juvenilia). Analoga ispirazione ha il rovesciamento parodico di una retorica nazionalistica cui lo stesso Carducci dà altrove un contributo decisivo. Così è ...
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Nel 1952 P.P. Pasolini, nell'introduzione all'antologia della Poesia dialettale del Novecento, a cura sua e di M. Dell'Arco, forniva il primo ragionato bilancio della produzione dialettale in Italia nella [...] nella narrativa contemporanea andrà piuttosto studiata in funzione degli effetti variamente catalogabili (mimetico, documentario, evocativo, parodico, espressionistico) che a essi sono affidati all'interno di singoli percorsi di scrittura e non come ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] non aio), il che potrebbe far pensare a un intento parodico del trovatore nei confronti di una tradizione preesistente.
Se i . Lo prova, sul piano letterario, la pratica della parodia dialettale e il genere della cantio in improperium, sulla ...
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Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] e tanti letteratoni del secolo». A questo proposito si potrebbe anche spezzare una lancia per il rifacimento popolaresco (e non solo parodico per partito preso) dell'episodio di Enea e Didone con larghi riferimenti storici al sacco di Roma di cui in ...
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Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] una particolare connessione di testi, di loro interpretazioni di ennesimo grado (interpretazione dell'interpretazione), di gioco parodico con essi, di distanziamento ironico nell'atto della loro interazione inventiva, ecc. Non è più semplicemente ...
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Costantino e la letteratura
Teatro, poesia, narrativa, saggistica (1890-2010)
Alberto Godioli
L’immagine di Costantino nella letteratura del Novecento è un argomento quasi del tutto inesplorato. I pochi [...] , vanno ancora segnalati due episodi. Nel pamphlet antifascista Eros e Priapo (1945), Carlo Emilio Gadda istituisce un confronto parodico tra il «pollo» Mussolini e l’imperatore: «il pollo aureolato funzionò da croce di Costantino al ponte Molle ...
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parodico
paròdico agg. [dal gr. παρῳδικός] (pl. m. -ci), non com. – Relativo alla parodia, che ha carattere di parodia: testi, poemetti p.; il genere parodico.
parodia
parodìa s. f. [dal gr. παρῳδία, comp. di παρα- per indicare somiglianza e ᾠδή «canto»; cfr. lat. tardo parodĭa]. – 1. a. Travestimento burlesco di un’opera d’arte, a scopo satirico, umoristico o anche critico, consistente, nel caso...