Critico e moralista (n. Mercatale di Vernio 1579 - m. 1642), noto come Udeno Nisiely (nome formato di una parola greca, una latina e una ebraica, "di nessuno fuorché diDio"), autore dei Proginnasmi poetici [...] (5 voll., 1620-39), ampia raccolta di note critiche su autori di tutti i tempi (dai greci agli scrittori italiani del Cinquecento) da cui emergono la straordinaria versatilità e la ricchezza di interessi del Fioretti. Come moralista, scrisse le ...
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VIGNY, Alfred de
Mario Fubini
Nato a Loches il 27 marzo 1797, morto a Maine-Guiraud il 17 settembre 1863. L'origine aristocratica lasciò un'impronta profonda nel suo carattere e, se diede alle sue maniere [...] sataniche e, avanti lettera, baudelairiane di Èloa, poema mancato del resto nel suo assunto di rappresentare la perdizione di uno spirito puro; Moïse, sopra tutti, che, nelle parole estreme del condottiero a Dio, canta l'infelicità e la solitudine ...
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VITTORINO da Feltre
Angiolo Gambaro
Educatore e umanista, nato intorno al 1378 a Feltre da Bruto dei Rambaldoni; morto a Mantova il 2 febbraio 1446. Andato a Padova verso il 1396 per studiarvi, subì [...] alla fede, era soprattutto sollecito di formare anime rette e integre, nutrite del timore diDio e dell'amore del prossimo, della Chiesa, la partecipazione al culto, la castigatezza della parola, la dignità del costume. Così V. armonizzò sapientemente ...
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Twardowski, Jan
Marcello Piacentini
Poeta polacco, nato a Varsavia il 1° giugno 1915. Ha iniziato a pubblicare singole poesie nel 1933, ma l'esordio in volume risale al 1937 con la raccolta Powrót Andersena [...] devozionale ridondante di metafore, la lingua poetica di T. guarda alla semplicità della parola evangelica quotidiana, insieme alla natura, permette di cogliere l'invisibile presenza e la saggezza creatrice diDio.
bibliografia
A. Sulikowski, Świat ...
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poesia
Margherita Zizi
La musica del linguaggio
Nata prima dell’invenzione della scrittura e presente in tutte le culture di tutte le latitudini, la poesia è una forma di espressione che si fonda sulle [...] Quando in alto, detto anche epopea di Marduk, che esalta le gesta del dio nazionale di Babilonia (Mesopotamia). La cultura indiana ha Italia.
L’idea della poesia come creazione di schemi, immagini e parole che con il loro disegno ritmico e sonoro ...
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Giganti
Emanuele Lelli
I figli rinnegati del Cielo e della Terra
Nati dalle divinità che rappresentano gli elementi fondamentali della natura (il Cielo e la Terra), i Giganti del mito greco sono esseri [...] lotta fra divinità olimpiche e Giganti (detta, con una paroladi origine greca, gigantomachia) fu uno dei motivi più frequenti vendetta divina sull'empietà di chi aveva osato paragonarsi a Dio. L'episodio della Torre di Babele narrato dalla Bibbia, ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] automatico degli eventi. Spirito è per lui l'intervento diDio in un mondo meccanizzato. È la divinizzazione dello un pianissimo, preceduto dalla maggior vistosità delle più sentimentali paroledi qualità e d'azione. Nella ripetizione asindetica si ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] luminosi sembran le stelle: fiori che piovano di sfera in isfera sotto i passi diDio vagante per il mistero infinito». In simili di problemi e di idee: occasione alla violenza espressiva, alla sottolineatura retorica. Valgono ancora le paroledi ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] è che ogni «forma sustanziale» deriva da Dio, prima causa, ma trae la propria particolare diversità dalle "cause seconde" e dalla materia nella quale discende. Citando le parole del Liber de causis (un testo di chiara derivazione procliana e, appunto ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] dalla forma, inciampa in ‟parole dure come sassi" e finisce per ‟rompersi una gamba" (Morgenröthe, 1881; tr. it., p. 40) e cioè per rattrappirsi nella ripetizione dell'identico. Se ci si vuole liberare diDio, dice colui che vuole trasvalutare ...
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dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...