CIBORIO (ciborium, κιβώριον; in testi tardi anche tegurium, tiburium)
C. Cecchelli
G. Matthiae
Nelle chiese cristiane è una costruzione costituita da quattro sostegni, in genere colonne, raccordati [...] Costantino (Vita Silvestri, i, 172), dato che la parola fastigium debba intendersi "ciborio".
Vi sono iconografie dei secc devozione. Il De Rossi ne dedusse che la forma dei teguri fosse piana e non a cupola, o di altra forma culminante. Ma, come ...
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diastole
Gian Luigi Beccaria
I metricologi chiamano d. l'avanzamento dell'accento che si verifica nel verso per necessità ritmiche (‛ sistole ' il fenomeno contrario): spesso è difficile stabilire se [...] ) è l'accentazione piana di ‛ umìle ': cfr. Vn XXII 9 1 (e, per analogia, simìle ' al v. 4, piano anche in Petrarca), ritmica ' medievale, o tenébras (Norberg). Ma si tratta di parole di doppia prosodia già nella poesia classica latina da Ennio in ...
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accentuazione
Bruno Migliorini
. L'a. quale appare nell'uso dantesco coincide, salvo pochissimi casi, con quello che possiamo presumere fosse l'uso del suo tempo, e in grandissima parte ancora con l'uso [...] può darsi che il poeta pensando a inopos = sine ope ricomponesse la parola. Si noti che è in rima. Umìle non è latinismo, ma le varianti Ottacchiero e Ottacharo potrebbero alludere a una pronunzia piana; Opizzo (If XII 111) e Cunizza (Pd IX ...
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CASTELLI, Bartolomeo
Augusto De Ferrari
Nacque a Messina da Francesco verso la fine del sec. XVI. Era fratello di Giovanni Pietro sacerdote, autore di una Guida spirituale degli afflitti condannati [...] utilizzato come notiziario e prontuario per i medici. È una piana esposizione dei precetti di Ippocrate, Galeno, Avicenna e di altri era facile per i medici accordarsi sul significato di una parola. Muovendo da quest’esigenza, il C. traccia una storia ...
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modesto
Andrea Mariani
Tutti i commenti antichi mettono in evidenza lo stretto rapporto fra l'uso medievale, e quindi dantesco, dell'aggettivo e la base latina modestus, da modus. In realtà questa relazione [...] come la voce di Beatrice in If II 56 è soave e piana; un insieme di affabilità, di gentilezza e di rispetto per l' contesto stesso dà bene l'idea del valore che D. attribuisce alla parola in quest'ultimo caso: si conviene a l'uomo, a dimostrare ...
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classe
classe collezione di oggetti astratti, definiti da una specifica proprietà. Ogni insieme, in quanto collezione degli elementi che contiene, è in particolare una classe. Ma non vale il viceversa: [...] non erano ancora distinte. Esempi di questo uso della parola sono le locuzioni → classe di equivalenza, → classe laterale .
In geometria si considera la classe di una → curva piana come il numero di tangenti che a essa si possono condurre ...
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MALEFICI O MALEFICI?
Si tratta di una coppia di ➔omografi.
• Malèfici, con accentazione ➔sdrucciola, è il maschile plurale dell’aggettivo malèfico (dal latino malèficus), cioè ‘che fa male’, ma anche [...] malefici, germi malefici
• Malefìci, con accentazione ➔piana, è il maschile plurale del sostantivo malefìcio , pubblicata nel 1911, in cui però la collocazione della parola in rima rende inequivocabile la posizione dell’accento
i naviganti e ...
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IMPARI O IMPARI?
Si tratta di due ➔omografi.
• L’aggettivo ìmpari ‘diseguale’ conserva l’accentazione ➔sdrucciola della parola latina da cui deriva (ìmpar)
una sfida ìmpari, come quella tra Davide [...] ).
Storia
Nell’italiano letterario dei secoli scorsi sono attestate anche le forme degli aggettivi impàri e dispàri con accentazione piana
Di pugna impàri, e di spietato assalto (A. Manzoni, Adelchi)
Vidi due vecchi in abito dispàri (D. Alighieri ...
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TRONCA, ACCENTAZIONE
Hanno accentazione tronca (detta anche ossitona) le parole accentate sull’ultima sillaba. Quando la parola ha più di una sillaba, l’accento è segnalato graficamente
caffè, virtù, [...] , giacché
– l’accento è grave con parole la cui vocale finale è e aperta, o, a, i, u
caffè, è, mangerò, dormì, sarà, virtù.
VEDI ANCHE
accento, acuto o grave
piana, accentazione
sdrucciola, accentazione
bisdrucciola, accentazione
trisdrucciola ...
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CUCULO O CUCULO?
La pronuncia corretta è cucùlo, con accentazione ➔piana, che prosegue quella dell’etimo latino (cucùlum, derivante a sua volta da una ➔onomatopea). Con quest’accentazione si trova anche [...] cùculo, con errata ➔ritrazione dell’accento, ha oggi una certa diffusione e si spiega forse con il modello di ➔latinismi come emulo, modulo, stridulo e simili (e con la volontà di evitare l’➔omofonia con una parola considerata imbarazzante). ...
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piano1
piano1 agg. e avv. [lat. planus «di superficie uguale; facile, chiaro, intelligibile»]. – 1. agg. a. Che presenta una superficie di andamento uniforme, senza avvallamenti o rilievi: via p., senza salite o discese; terreno p.; il lago...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...