Come scrive Claudio Iacobini nell’ Enciclopedia dell’italiano on line della Treccani, «I suffissi esprimono significati più astratti e generali rispetto ai significati che possono essere veicolati dai morfemi lessicali. A differenza di questi ultimi ...
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Non tutti gli aggettivi in -abile o -ibile, suffissi derivati a loro volta dai suffissi latini -abilis e -ibilis, sono censiti nei dizionari della lingua italiana. I suddetti suffissi italiani sono molto produttivi e di solito formano aggettivi a pa ...
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Quel dai! interiettivo, con valore di esortazione esclamativa, non ha bisogno di ricorrere all'accento grafico, poiché, anche se grammaticalmente la sua funzione varia, mostra, in modo trasparente, la sua origine di seconda persona singolare dell'im ...
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I termini impariglio e imparigliare non compaiono nei principali dizionari della lingua dell'uso e hanno scarsissime attestazioni nella lingua scritta in Rete. Là dove compaiono, sembrano effettivamente avere il significato di 'accoppiamento di due ...
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È molto simpatico che un bambino in carne e ossa chieda informazioni sulla natura del nome che gli si riferisce. Bambini non deriva da bambino. Ne è la forma flessa al plurale (così come andiamo o sono andati sono forme della flessione del verbo and ...
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La prima considerazione riguarda la creazione “a tavolino” di parole. Non è plausibile che il vocabolo civettotto sia stato sdegnato scientemente, a favore di civettino o civettina nel significato di 'esemplare [...] giovane di civetta'. Nessuno si mette ...
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Può semplicemente usare gruppo o squadra. Se si dovesse scrivere qualcosa sulle magliette, riferendosi a chi lavora in un locale, o nei servizi di allestimento di un evento, non si potrebbe però adoperare personale, che potrebbe essere confuso con l ...
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Non è così. Si tratta di due varianti grafiche entrambe accettabili, che valgono anche per l'aggettivo (che significa 'equo', 'imparziale', 'equanime': dare un giudizio obiettivo).Una forma, quella con una b sola, è più vicina alla base latina di ri ...
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In circostanze come questa, due nomi si uniscono per dare vita a un'entità superiore dotata di significato autonomo. Siamo in presenza, cioè, di un nome composto, in cui, dei due nomi affiancati, l'elemento che sta in seconda posizione determina il ...
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Choquer 'colpire, percuotere, urtare' (presente in francese dall'inizio del Duecento), dà origine alla forma choc ed è voce di origine piccarda e vallona, ma, risalendo più indietro nel tempo, è di radici ancor oggi discusse (germaniche o neerlandes ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...
Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase.
Linguistica
Il termine...
parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', e all'interno di modi idiomatici che alludono...