L’aggettivo onussiano (con la variante onusiano) significa ‘dell’Onu, che riguarda o è relativo all’Onu’, vale a dire all’Organizzazione delle nazioni unite. Il grande storico della lingua Bruno Migliorini [...] in Parole nuove citava a lemma come prima fo ...
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Solennizzare è corretto sia nell’accezione di ‘celebrare in modo solenne’ (solennizzare una festa), sia in quella affine di ‘rendere solenne con cerimonie e festeggiamenti’ (solennizzare una ricorrenza). Solennizzare la giornata del 4 novembre (o il ...
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Non si tratta della stessa pianta. Il fatto si evince dalla definizione che compare nei dizionari della lingua italiana, come, per esempio, il Treccani.it: eglòpside sostantivo femminile [latino scientifico Aeglopsis, composto del nome del genere Ae ...
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Il Grande dizionario italiano dell’uso, diretto da Tullio Mauro, riporta come lecite entrambe le varianti: maèstro (con la “e” aperta di caffè) e maéstro (con la “e” chiusa di cadere); allo stesso modo si comporta il Treccani.it. Depositario della t ...
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Il vocabolo balla, nell’accezione di ‘grande quantità, mucchio, abbondanza’ è attestato nell’italiano letterario sin dal XIV secolo. Si tratta di un uso figurato e antiquato del significato proprio di balla ‘quantità di merce legata o avvolta in un ...
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Sul più completo, serio e tutto sommato maneggevole dizionario etimologico della lingua italiana, il DELI, alla voce asservire si trova censita l’unica accezione di ‘rendere servo’; la prima attestazione nell’italiano scritto risale a Gabriele D’Ann ...
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Dubbio lecito. Prevale di gran lunga, nei dizionari della lingua dell’uso e nella tradizione lessicografica, la variante meno “logica” secondo l’etimologia (proprio quella preferita da chi ci ha posto il quesito); quella, cioè, in cui la pronuncia r ...
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La lunga e argomentata missiva dell’utente, che qui siamo costretti a sintetizzare, pone all’attenzione uno degli snodi particolari più interessanti della trasformazione linguistica e della creazione di unità lessicali nuove. Ci sentiamo di dover sm ...
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Nei composti con cento (e multipli di cento: duecento, trecento, ottocento, ecc.), laddove cento sia seguito da numerale che comincia con vocale, è preferibile la forma non elisa (ottocentootto, ottocentouno sono meglio di ottocentotto, ottocentuno) ...
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Numerose sono le proposte di ricostruzione della storia della parola abracadabra, attestata nell’italiano scritto a partire dalla metà del Settecento nell’accezione di ‘parola misteriosa dalla valenza [...] magica’ e ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...
Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase.
Linguistica
Il termine...
parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', e all'interno di modi idiomatici che alludono...