fine² s. f. (raro o ant. m.) [lat. fīnis "limite; cessazione"]. - [ultima parte di una cosa, momento in cui questa cessa: una cosa che non ha f.; condurre a f. un'impresa] ≈ conclusione, termine. ↔ inizio, [...] .
Finestra di approfondimento
Fabio Rossi
fine. Finestra di approfondimento
Problemi di genere - Il sign. principale di f., parola dall’area semantica molto estesa, è quello temporale di «stadio terminale di un evento o momento preciso in cui ...
Leggi Tutto
cesura /tʃe'zura/ s. f. [dal lat. caesura (propr. "taglio", e nel lat. tardo "cesura metrica"), der. di caedĕre "tagliare", calco del gr. tomḗ]. - 1. (metr.) [sospensione all'interno di un verso che coincide [...] sempre con la fine di parola] ≈ ⇑ pausa. 2. (fig.) [il venir meno di uno stato di continuità] ≈ frattura, iato, interruzione, rottura, separazione, soluzione di continuità. ...
Leggi Tutto
variante [part. pres. femm. di variare]. - ■ s. f. 1. [aspetto nuovo, diverso, rispetto a un esemplare o tipo che si considera fondamentale: i due acrobati hanno ripetuto l'esercizio con alcune v.] ≈ cambiamento, [...] , modificazione, mutamento, mutazione, trasformazione, (ant., lett.) varianza, variazione. 2. (filol.) [ciascuno dei modi di presentarsi di una parola o di una frase che si offrono alla scelta dell'editore per costituire il testo critico: v. d ...
Leggi Tutto
secondario /sekon'darjo/ [dal lat. secundarius, der. dell'agg. secundus "secondo"]. - ■ agg. 1. a. [che viene come secondo in ordine di tempo] ≈ posteriore, seguente, successivo, susseguente. ↔ antecedente, [...] gramm.) a. [di accento di intensità inferiore a quella di un altro accento presente in una parola polisillaba] ↔ primario, principale. b. [di proposizione retta da un'altra proposizione] ≈ dipendente, subordinato. ↔ indipendente, principale, reggente ...
Leggi Tutto
segno /'seɲo/ s. m. [lat. signum "segno di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro"; forse affine a secare "tagliare"]. - 1. (con la prep. di) a. [fatto, manifestazione, fenomeno [...] e sim.: quest'aria pesante è s. di pioggia imminente] ≈ annuncio, avvisaglia, indice, indizio, segnale, sintomo, spia. b. [gesto, atto, parola con cui si manifesta uno stato d'animo o un'intenzione: un s. di gratitudine] ≈ (lett.) arra, attestato ...
Leggi Tutto
chicchera /'kik:era/ s. f. [dallo sp. del sec. 16° xícara, mod. jícara, una parola azteca indicante il guscio del frutto di un albero tropicale]. - [piccolo recipiente di porcellana con manico, in cui [...] si prende il caffellatte o la cioccolata] ≈ tazza, tazzina. ● Espressioni: fig., non com., mettersi in chicchere e piattini ≈ addobbarsi, adornarsi, agghindarsi, farsi bello, mettersi in ghingheri ...
Leggi Tutto
accento /a'tʃ:ɛnto/ s. m. [dal lat. accentus -us, der. di cantus "canto¹", col pref. ad-]. - 1. (gramm., ling.) [rafforzamento o elevazione del tono di voce con cui si dà a una sillaba maggior rilievo [...] sottacere (ø), tacere (ø), trascurare (ø). ↓ minimizzare (ø), sminuire (ø). 2. (estens.) a. [modo di pronunciare le parole e sim.: parlare con a. nasale, con a. straniero] ≈ cadenza, (fam.) calata, inflessione, intonazione, pronuncia, timbro (di voce ...
Leggi Tutto
accentuato agg. [part. pass. di accentuare]. - 1. [di parola pronunciata facendo sentire l'accento] ≈ calcato, evidenziato, marcato, scandito, sillabato. 2. (estens.) [che viene espresso o si manifesta [...] con particolare rilievo e intensità: i contorni del disegno sono troppo a.; avere i tratti del viso molto a.] ≈ calcato, caricato, evidenziato, forte, marcato, rilevato, spiccato. ↔ accennato, attenuato, ...
Leggi Tutto
accentuazione /atʃ:entua'tsjone/ s. f. [der. di accentuare]. - 1. (non com.) [l'accentare una parola] ≈ accentatura, accentazione. 2. (estens.) [l'essere espresso o il manifestarsi con particolare rilievo: [...] a. dei colori di un dipinto, dei lineamenti del volto] ≈ rilievo, risalto, spicco. 3. (fig.) [l'aggravarsi di un fenomeno, di una situazione, ecc.: a. di una crisi, di un contrasto] ≈ acutizzazione, aggravamento, ...
Leggi Tutto
Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase.
Linguistica
Il termine...
parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', e all'interno di modi idiomatici che alludono...