sfuggire [der. di fuggire, col pref. s- (nel sign. 3)] (coniug. come fuggire). - ■ v. tr. [cercare di non incontrare qualcuno o di sottrarsi a un danno, a una cosa sgradevole: s. un seccatore; s. le discussioni] [...] sfuggito il coltello di mano] ≈ cadere, scappare, scivolare, sgusciare. b. (estens.) [uscire inavvertitamente: m'è sfuggita qualche parola un po' forte] ≈ scappare. c. (fig.) [non venire sfruttato o colto: lasciarsi s. un'ottima occasione] ≈ scappare ...
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decente /de'tʃɛnte/ agg. [dal lat. decens -entis, part. pres. di decēre "esser conveniente"]. - 1. [conforme al senso morale e al decoro: tenere un contegno d.] ≈ decoroso, dignitoso, discreto, moderato, [...] associato al sesso o al turpiloquio: buoni soltanto a segnare su i muri una turpe figura o una parola sconcia (G. D’Annunzio).
Quanto non rientra nella «convenienza», oltre che indecente può essere detto inaccettabile, inammissibile, intollerabile ...
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dimenticare (ant. dismenticare) [lat. tardo dementicare, der. di mens mentis "mente"] (io diméntico, tu diméntichi, ecc.). - ■ v. tr. 1. [perdere la memoria di una cosa, anche nella forma dimenticarsi: [...] una cosa, ma tu la metterai nel dimenticatoio, e non mi rispondera’ mai (L. Magalotti). L’ital. non ha, curiosamente, nessuna parola di uso com. per indicare il processo del dimenticare. È disponibile oblio, che si usa soltanto al sing., ma è sentito ...
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buono¹ /'bwɔno/ [dal lat. bŏnus]. - ■ agg. 1. a. [nel senso morale, tendente al bene] ≈ benevolente, benevolo, benigno. ↑ angelico, caritatevole, misericordioso, pietoso, pio, santo, umano, virtuoso. ↔ [...] In questo caso cattivo non è adatto come contr., perché è sentito come troppo drastico; per questo gli si preferiscono altre parole: non è cattivo, è solo un po’ brusco. Chi è ben educato ha b. maniere; in alcune espressioni maniere viene sottinteso ...
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dipingere /di'pindʒere/ (ant. o region. dipignere) [lat. depingĕre] (io dipingo, tu dipingi [ant. dipigni], ecc.; pass. rem. dipinsi, dipingésti [ant. dipignésti], ecc.; part. pass. dipinto). - ■ v. tr. [...] ’incomincia a tratteggiare il mio temperamento [I. Nievo]), schizzare e abbozzare a un raccontare per pochissimi accenni (in due parole ha abbozzato la situazione). Abbozzare indica anche il dare la prima forma a un’opera: abbozzare un melodramma, un ...
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sicofante s. m. [dal lat. sycophanta, gr. sykophántēs (comp. di sŷkon "fico" e tema di pháinō "mostrare"), parola di sign. incerto, che tradizionalmente designava chi denunciava l'esportazione clandestina [...] di fichi dall'Attica], lett. - [chi denuncia qualcuno all'autorità] ≈ (gerg.) canarino, delatore, (gerg.) soffiatore, (gerg., non com.) soffione, spia, spione ...
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significato s. m. [dal lat. significatus -us "senso, indizio"]. - 1. (ling.) [concetto espresso da una parola o da una frase] ≈ accezione, contenuto (semantico), senso, valore. ↔ ‖ *significante. 2. (estens.) [...] a. [ciò che significa un atto, un fatto: non riesco a capire il s. del suo silenzio] ≈ senso. b. [condizione di ciò che è significativo, importante: una riforma di notevole s. sociale] ≈ importanza, interesse, ...
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Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase.
Linguistica
Il termine...
parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', e all'interno di modi idiomatici che alludono...