La prima forma presenta il troncamento della sillaba finale; la seconda è la forma piena. Nel caso di grande le forme tronche possono convivere con quelle piene, a patto però che l’aggettivo non sia anteposto [...] a una parola che comincia con una vocale. ...
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Nell’uso contemporaneo, sia scritto che parlato, la d eufonica (quella di ad, in questo caso) si inserisce in genere solo quando le due vocali (quella della preposizione e quella con cui comincia la parola [...] seguente) sono identiche: vado ad aprire, u ...
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La parola portico è stata ripresa librescamente dal latino pŏrticu(m) dai nostri dotti antenati che scrivevano nei volgari due-trecenteschi. A sua volta, pŏrticu(m), che in latino era sostantivo di genere [...] femminile, era affine ai sostantivi pŏrta(m) ...
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Benché in molte zone d’Italia fuor di Toscana nella parola ricovero si pronunci aperta la o della sillaba tonica (forse per influsso di parole usatissime come povero), nella fonetica tosco-italiana (quella [...] che detta legge da secoli nella stragrande ...
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Come si spiega correttamente nella voce dedicata da Wikipedia alla parola petricore, siamo in presenza di un anglismo piuttosto recente: si trovano sparse attestazioni del termine in romanzi italiani o [...] tradotti dall’inglese soltanto a partire dal 20 ...
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Più che di analisi logica, qui ci si deve occupare di analisi della frase e della stratificazione dei componenti della frase medesima. Caratteristica degli avverbi è di potersi riferire a differenti livelli della struttura della frase: dipende dal t ...
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Ha ragione la maestra. Gioventù non deriva tramite un prefisso o un suffisso da un altro elemento, come, per esempio, giovane. Gioventù, invece, prosegue il latino iuventute(m). Si tratta di un nome primitivo. ...
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Mauro Di PesoIl vocabolo di partenza è l’inglese scanner nel significato di ‘lettore ottico capace di riconoscere immagini e testi dattiloscritti o stampati’. Il prestito lessicale è attestato nell’italiano scritto dal 1965, nel significato originar ...
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Questo tipo di antenna si riferisce a un oggetto (antenna) che, nelle sue caratteristiche standard, si replica sempre come tale: da qui la possibilità di usare il singolare di entrambi i sostantivi se si prende in considerazione un solo oggetto (ant ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...
Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase.
Linguistica
Il termine...
parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', e all'interno di modi idiomatici che alludono...