SALUBRE O SALUBRE?
La pronuncia corretta è salùbre, con la stessa accentazione ➔piana della parola latina da cui deriva (salùbrem). La pronuncia sàlubre è dovuta a una errata ➔ritrazione dell’accento [...] sul modello degli aggettivi in -bre come celebre, funebre, lugubre ecc.
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ILARE O ILARE?
La pronuncia corretta è ìlare, con la stessa accentazione ➔sdrucciola della parola latina da cui deriva (hìlaris). La pronuncia ilàre è dovuta a un avanzamento dell’accento sul modello [...] degli aggettivi in -are come regolare, familiare, popolare ecc.
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OSSEQUENTE O OSSEQUIENTE?
La grafia corretta è ossequente, con il nesso -que- come nella parola latina da cui deriva: il participio obsequentem
si professava con tutto il cuore ossequente alle credenze [...] religiose del collega (C. Levi, L’orologio)
La forma ossequiente è sconsigliabile, anche se molto diffusa, ed è dovuta all’influenza del sostantivo ossequio
una cerimoniosità premurosa e ossequiente ...
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MENTORE O MENTORE?
La pronuncia corretta è mèntore, con la stessa accentazione ➔sdrucciola della parola greca (e poi latina) da cui deriva (Mèntorem, nome proprio di un personaggio dell’Odissea che aiuta [...] Telemaco nella ricerca del padre Odisseo).
La pronuncia mentòre è dovuta a un avanzamento dell’accento sul modello dei nomi in -ore come direttore, professore, mentitore ecc.
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PERSUADERE O PERSUADERE?
La pronuncia corretta dell’infinito è persuadére, con accentazione ➔piana. La parola deriva infatti dal latino persuadère, formato dal verbo suadère ‘convincere’ unito al prefisso [...] per, che esprime i concetti della continuità e dell’insistenza dell’azione.
È dunque da evitare la pronuncia persuàdere, con accentazione ➔sdrucciola dovuta all’influsso delle prime persone del presente ...
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Si deve a Bruno Migliorini (Migliorini 1975) l’introduzione nella terminologia linguistica italiana dell’espressione parola d’autore (sul fr. mot d’auteur), per indicare un «termine coniato da una persona [...] a lui avverso), o che new look sia stato lanciato da Christian Dior.
Se, quindi, nelle terminologie tecnico-scientifiche abbondano le parole d’autore, non sono pochi nemmeno i casi problematici. Ora un termine, specie se è in gioco un brevetto o una ...
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semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] studi di s. di Bréal (Essai de sémantique, 1897) furono rivolti in particolare a un esame del mutamento del significato delle parole. Con lo strutturalismo linguistico di F. de Saussure, accanto a una s. diacronica, mirata a individuare le leggi dell ...
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I nessi -cie e -gie in posizione finale di parola occorrono, nella maggior parte dei casi, nelle forme plurali dei nomi in -cia e -gia (in parole come superficie o effigie questi nessi sono però singolari). [...] alla resa grafica di un suono intenso (goccia → gocce, spiaggia → spiagge, fascia [ˈfaʃːa] → fasce [ˈfaʃːe]).
In altre parole, quando sono flessi al plurale, i nomi i cui nessi -cia e -gia sono preceduti da sillaba aperta mantengono inalterata la ...
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Scomparsa di una sillaba, per una specie di dissimilazione con una sillaba uguale o simile nella stessa parola o in un gruppo di parole strettamente unite, per es.: mineralogia per mineralologia.
L’ aplografia [...] è il fenomeno per il quale, nella trascrizione dei testi, quando una parola o un gruppo di lettere seguono immediatamente a una parola o ad altro gruppo uguali l’amanuense omette una delle due parole o gruppi. ...
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In linguistica, breve contesto significativo, costituito dai soli elementi che, precedendo e/o seguendo una parola, sono indispensabili a chiarirne il significato e la funzione. ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...