Biologia
In biologia molecolare, la produzione, mediata dai ribosomi, di un polipeptide la cui sequenza di amminoacidi è derivata dalla sequenza di codoni di una molecola di RNAm (➔ proteine).
Informatica
Conversione [...] , l’aspetto morfologico (isolando le radici o la base lessicale e fornendo una serie di istruzioni atte a ricostruire le parole nel contesto), l’aspetto grammaticale per la costruzione di frasi a partire da istruzioni di partenza ecc., i problemi che ...
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I suffissi sono ➔ affissi (tecnicamente, morfi legati), cioè elementi non liberi con funzione flessiva oppure derivazionale che nel formare una parola si aggiungono alla parte finale di una radice o di [...] significati: c’è quindi una forte tendenza a che l’informazione flessiva si concentri su di un unico suffisso in ciascuna parola.
Ciò vale sempre per i nomi e per gli aggettivi: per es., negli aggettivi un suffisso esprime sia ➔ genere sia ➔ numero ...
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ABROGO O ABROGO?
La pronuncia corretta è àbrogo: come in dèrogo e intèrrogo si è mantenuta l’accentazione ➔sdrucciola che la parola aveva in latino. La pronuncia abrògo (come derògo e interrògo) è dunque [...] sconsigliabile.
L’accento si sposta sulla penultima sillaba (la pronuncia è quindi ➔piana) solo nella 1a e 2a persona plurali, perché per queste persone cade sempre sulla desinenza e non sulla radice.
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Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia [...] , in passato si dava il nome di g. al corso di studi corrispondente alle prime tre classi ginnasiali; la parola ebbe peraltro anticamente significato più ampio, comprendendo anche l’insegnamento di precetti retorici e di nozioni letterarie. In antico ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] 1946) di C. Morris e in Ethics and language (1944) di C.L. Stevenson la presentazione più sistematica. Il s. di una parola o frase non è più visto come ciò che viene raffigurato o denotato, ma come l’insieme della situazione che spinge a produrre una ...
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ritrazione dell’accento Fenomeno fonologico sincronico o diacronico che consiste nello spostamento dell’accento di una o più sedi vocaliche verso l’inizio della parola.
In greco, la r. d’accento si manifesta [...] preceduta nel tempo dall’insorgere di un contraccento secondario su due o più sillabe indietro verso l’inizio della parola; l’eventuale successiva trasformazione del secondario in primario può quindi portare alla perdita dell’accento già primario. ...
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ACCHITO O ACCHITTO?
La forma corretta è acchito. Seppur frequente nel parlato, e anche nello scritto informale, la variante acchitto è decisamente sconsigliabile.
La parola deriva dal francese acquit, [...] è registrata nei vocabolari solo a partire dalla fine dell’Ottocento.
Acchitto è in realtà un regionalismo meridionale, diffusosi probabilmente per influenza di un’altra parola molto comune nei dialetti meridionali: acchitto ‘mucchio, cumulo’. ...
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Prima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Deriva dall’alfabeto fenicio, attraverso quello greco; il suo nome greco alfa è l’adattamento della parola fenicia ’lp «toro», dalla forma primitiva del [...] segno; dal fenicio anche il nome ebraico ’alep (‹-ph›, tradizionalmente pronunciato ‹àlef›), e quello arabo alif. Nel fenicio e in altre lingue semitiche indica una consonante esplosiva articolata nella ...
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LINGUISTICA
Elemento, di derivazione o determinazione morfologica, costituito da uno o più fonemi o sillabe, che è inserito nell’interno di una parola, per lo più nell’interno della radice stessa: per [...] es. -n- nel lat. relinquo (perfetto reliqui). Si contrappone a prefisso e suffisso.
Tecnica
Opera di finitura di un edificio destinata alla chiusura dei vani di porte e finestre. La denominazione di i. ...
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sdrucciolo In linguistica, che ha l’accento sulla terzultima sillaba (it. esile). Versi s.; endecasillabi, settenari, ottonari s. sono quelli che, terminando con parola s., hanno 12 sillabe invece che [...] 11, 8 invece che 7 e così via; ottave s., composte di versi sdruccioli ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...