simmetria
Walter Maraschini
La regolarità matematica nella natura e nell’arte
Un fiocco di neve ha un aspetto molto irregolare, eppure, osservato al microscopio, mostra sorprendenti simmetrie. La natura [...] inscritto in due figure simmetriche, un cerchio (il cui centro coincide con l’ombelico della figura) e un quadrato.
La parola simmetria ha ora un significato matematico più preciso rispetto al passato, anche se essa conserva il suo legame con criteri ...
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In italiano l’➔accento grafico assolve a molteplici scopi e il suo impiego obbedisce a regole che sintetizzano esigenze tra loro distinte.
Mentre nella scrittura a mano l’accento ha spesso forma semicircolare, [...] stà. Le forme imperative corrette sono fa’, va’, da’, di’, sta’.
Da ultimo, va segnalato come l’accento possa essere impiegato a sproposito su parole che debbono esserne prive: qui/qua e non quì/quà (ma lì e là); su e non sù (ma giù e lassù); fa e ...
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Circonlocuzione o giro di parole con cui si significa una qualsiasi realtà cui ci si potrebbe riferire direttamente con un unico termine: Colui che tutto move (Dante), per definire Dio, motore dell’universo.
Forme [...] , contrapposte ad altre che, nello stesso ambito semantico o morfologico, sono formate da una parola sola (per es., avere inizio e avere termine, equivalenti di cominciare e terminare; il pass. pross. sono andato di fronte al pass. rem. andai). Più ...
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L’adattamento è un fenomeno per cui le parole di origine straniera che entrano a far parte del lessico di un’altra lingua possono subire cambiamenti della loro forma fonologica o di proprietà morfologiche, [...] stessa area semantica, come probabilmente nel caso di bistecca, affine a cotoletta, braciola, fettina. In alcuni casi è la forma della parola che può indurre la scelta del genere: la /a/ finale in coca-cola (che è invece maschile in francese e in ...
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L’assimilazione è il fenomeno per il quale un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) assume in tutto o in parte i tratti di un altro suono vicino (o di altri suoni vicini). Si tratta, quindi, della [...] ] > [mː] che si osserva sistematicamente in alcuni dialetti meridionali:
sicil. [ˈmːirja] mmìria ~ it. [iɱˈvi:dja] invidia, anche al confine di parola, [uˈmːiːu] um míu ~ it. non vedo
napol. [ˈmːidja] ’mmidia ~ it. [iɱˈviːdja] invidia, [noˈmːoʎːo ...
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SILLABE, DIVISIONE IN
La divisione in sillabe (detta anche sillabazione) segue diverse regole:
– una vocale iniziale seguita da consonante semplice forma una sillaba
U-di-ne, a-mi-do
– le vocali che [...] ti-co
– i gruppi formati da due altre consonanti qualsiasi si dividono, secondo la norma che un gruppo non usato all’inizio di una parola del linguaggio corrente va diviso
stan-co, er-ba, al-to
– nei gruppi di tre o più consonanti, di solito la prima ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] derivata si basa sull’identità del radicale (strugge : distrugge; attendi : intendi).
Se i suoni che costituiscono la r. sono suddivisi in più parole (per es.: chiome : oh me), si parla di r. composta o spezzata o rotta o franta. La r. è spezzata per ...
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Il palindromo è una sequenza di lettere o di sillabe che possa essere letta anche in senso retrogrado dando come esito o la sequenza di partenza o un’altra sequenza pure dotata di senso. Al principio della [...] e di denominare bifronte il caso (b): questa distinzione non sempre è accolta dai dizionari non specializzati.
La ricerca di parole palindromiche e bifrontali si è definitivamente esaurita con l’introduzione di dizionari su CD-Rom e motori di ricerca ...
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In grammatica, articolo d. (o anche determinato), quello che determina l’oggetto, lo indica cioè con più esattezza e lo individua (➔ articolo); aggettivi d. (o indicativi), gli aggettivi pronominali, [...] si dice d. l’ideogramma che precede un nome per indicare la classe tipologica in cui rientra l’oggetto nominato; è destinato a facilitare la lettura della parola seguente, ma non è letto. I d., per es., erano numerosi nel sistema cuneiforme. ...
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Il termine itangliano è stato coniato, sulla scia dell’antecedente franglais (lo spanglish era di là da venire), per indicare un italiano fortemente influenzato dall’inglese e, soprattutto, caratterizzato [...] (e pseudoanglicismi) non adattati o di elementi (per es. prefissi e suffissi) inglesi o più spesso angloamericani.
La parola risale a una monografia della fine degli anni Settanta del Novecento (Elliot 1977) dove si presentavano in forma di casistica ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...