La dieresi è un fenomeno fonetico, di interesse soprattutto per la metrica (➔ metrica e lingua), per cui la vocale e la semiconsonante di un ➔ dittongo sono eterosillabiche (cioè si pronunciano in due [...] : infatti in poesia è ammessa solo la dieresi che ripristina la qualità vocalica originaria di una semiconsonante / semivocale in una parola di etimo latino, per es.: pazïenza [patːsiˈɛnʦa]. Uno degli esempi più famosi è il dantesco «Dolce color ...
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Il bisticcio è la figura formata dall’accostamento (immediato o a breve distanza, nello stesso verso o nello stesso periodo) di due o più parole fortemente rassomiglianti dal punto di vista fonico.
Bisticcio [...] Monte, che ’n alto sali, eo vegio mo’ n te / [...] / Ponte di gran valenza, il mi’ cor pon te / [...] Conte, le tue parole voria con te [...]» (Maestro Rinuccino, fine del XIII secolo) o, dello stesso autore: «Nave, di cui lo mar sospetto n’ave». Qui ...
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Il punto esclamativo (detto talvolta anche punto ammirativo), composto da un punto in basso e da un trattino verticale soprascritto ‹!›, è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) classificabile tra [...] all’ordine, dall’invito alla sorpresa, in una gamma di sfumature che ne fa degli indicatori non univoci di atti di parola (ibid.).
Il punto esclamativo ha una vicenda strettamente legata a quella del ➔ punto interrogativo, da cui pare nasca. I due ...
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CH O K?
La lettera k è estranea all’alfabeto italiano, ma ormai presente in un certo numero di ➔prestiti da diverse lingue (nel Grande Dizionario della Lingua italiana dell’uso diretto da Tullio De Mauro [...] (e-mail, SMS, chat, forum, blog, social network) in sostituzione del nesso ch, sia all’inizio, sia all’interno di parola
ke, kiedere
anke, riskiare
Ma l’intento, più che quello di risparmiare spazio o tempo, sembra quello di usare una grafia ...
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Il sistema e il modo di separare in un testo scritto i periodi e i vari elementi della proposizione con segni convenzionali (segni d’i.), per rendere più chiaro il senso, indicare le pause e le inflessioni [...] ed ellenistica le iscrizioni greche non avevano segni di interpunzione. Nelle iscrizioni latine è frequente l’uso del punto tra parola e parola; in quelle latine e greche di età più recente si trovano usate, senza regole precise, la foglia d’edera o ...
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In linguistica, modo di arricchimento delle capacità espressive della lingua mediante la creazione di elementi lessicali che vogliono suggerire acusticamente, con l’imitazione fonetica, l’oggetto o l’azione [...] più complesse unità ritmiche (costituendo in tal caso un accorgimento retorico detto armonia imitativa). La serie fonica, la parola o la locuzione formate in seguito a tale procedimento subiscono talvolta un completo adattamento grammaticale, con l ...
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Linguista e filologo (Bucarest 1895 - ivi 1990). Prof. all'univ. di Bucarest dal 1928, accademico di Romania dal 1948, fu tra i fondatori della Società di linguistica romanza di Parigi e diresse il Centro [...] ", 6 voll., 1938-46); Le mot. Esquisse d'une théorie générale (1943); Filosofia cuvântului ("La filosofia della parola", 1946); Mélanges de linguistique et de philologie (1947); Studii lingvistice (1955); Introducere in fonetică (1957); Lingvistica ...
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In linguistica, preverbio indoeuropeo tonico di forma e, che nell’indoiranico (dove diviene a), nell’armeno e nel greco si premette ai tempi storici per indicare il senso di passato: per es., in greco [...] e in alcuni dialetti iranici. Nella terminologia scolastica, l’a. del verbo greco si dice sillabico quando per esso la parola aumenta di una sillaba (gr. ἔ-λειπον), temporale quando e si fonde con la vocale iniziale della radice allungandola (ἦγον ...
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LIGNANA, Giacomo
Francesca Dovetto
, Nacque a Tronzano Vercellese il 19 dic. 1827 da Giuseppe e da Margherita Lebbole. La famiglia, nobile e agiata, gli consentì di completare gli studi a Torino, dove [...] d'argento di arte orientale, estr. da Annali dell'Instituto di corrispondenza archeologica, XLIX (1872), pp. 231-247; Sulla parola etrusca "Malavisch", in Boll. dell'Instituto di corrispondenza archeologica, 1873, n. 5, pp. 65-67; Letter on Rome and ...
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Caso grammaticale caratterizzato nelle lingue indoeuropee dalla massima uniformità desinenziale, dall’elevata frequenza, da notevole stabilità diacronica. La sintassi scolastica moderna distingue diversi [...] costrutti italiani «quanto a, relativamente a, per quanto riguarda» e simili; b) a. dell’oggetto interno, rappresentato da una parola della stessa radice del verbo, che è di solito intransitivo, o di significato affine a quello del verbo; c) doppio a ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...