In linguistica, mezzo morfologico molto usato, che può consistere nella ripetizione della parola (it. piano piano), o in quella della radice più o meno mutilata (lat. mur-mur-are) o della prima consonante [...] doppie: per es., a me ‹a mmé›, come questo ‹kóme kku̯ésto›. L’ortografia moderna tiene conto del fenomeno solo quando le due parole si scrivono unite: per es., allato o a lato, affianco e a fianco. Le ragioni storiche del r. si possono ridurre a tre ...
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Il termine sandhi indica i processi fonetici che intervengono tra segmenti contigui al confine di morfema o di parola: nel primo caso, si tratta di sandhi interno (alla parola) o sandhi morfologico (per [...] ; ad es., il sale [il ˈʦaːle]; in salute [in ʦaˈluːte].
Per i processi di indebolimento consonantico al confine di parola, menzioniamo la ➔ gorgia toscana (ad es., fiorentino ora capisco [ˌora haˈpisko] come poco [ˈpɔːho]; cfr. Marotta 2008) e la ...
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In linguistica, aggiunta di qualche fonema alla fine di una parola; per es., in italiano antico -e nelle forme ossitone: fae, faroe, ameroe, piue, tue ecc., e talora -ne, come in sine, none, quine. È detta [...] anche paragoge ...
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In grammatica e in linguistica, la parte terminale di una parola o di una forma, costituita dalla desinenza, dagli elementi tematici e da eventuali infissi e suffissi (per es., -à, -ménto, -zióne dei sostantivi [...] astratti in italiano, -averunt del perfetto latino della 1ª coniugazione ecc.) ...
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In linguistica, variante formale sincronica (o doppione) di un’altra parola (malinconia, melanconia), o di un altro morfema (nell’italiano dell’Ottocento: io avevo, io aveva). A. etimologici Vocaboli [...] di significato diverso risalenti per vie differenti alla stessa forma originaria (per es., le coppie vizio, vezzo; nitido, netto, derivate per vie diverse da lat. vitium e nitidus) ...
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SALSICCIA O SALCICCIA?
La forma corretta è salsiccia, perché la parola deriva dal latino salsicia.
La forma salciccia, sconsigliabile, è molto diffusa nell’uso popolare ed è modellata sul sostantivo [...] ciccia
Il fumo della salciccia arrosto formò un tale nuvolone (S. Benni, Il bar sotto il mare) ...
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L’aplologia (dal gr. haplôus «semplice» e lógos «discorso, parola») è un fenomeno di semplificazione fonica e grafica (in quest’ultimo caso si parla, più precisamente, di aplografia) che consiste nella [...] e non»).
L’aplologia è un fenomeno che caratterizza la storia del lessico delle lingue. In latino, per es., la parola nūtrix deriva da un originario nūtritrix (radice nūtri + suffisso agentivo femminile -trix), in cui la faticosa sequenza tritri si è ...
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DESINENZA
La desinenza è l’elemento finale variabile di una parola, unito alla ➔radice, distingue il genere (femminile e maschile) e il numero (singolare e plurale) o, in caso di verbi, il ➔modo, il [...] ➔tempo e la persona.
• Negli articoli
una (= femminile singolare)
uno (= maschile singolare)
• Nei nomi
lupa (= femminile singolare)
lupo (= maschile singolare)
lupe (= femminile plurale)
lupi (= ...
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ANCORA O ANCORA?
Si tratta di una coppia di ➔omografi.
• La parola ➔sdrucciola àncora indica lo strumento con cui si ormeggia la nave al fondo marino
gettare l’àncora
• La parola ➔piana ancòra, invece, [...] è un avverbio di tempo
Ancòra tu / non mi sorprende lo sai (L. Battisti, Ancora tu) ...
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AMBITO O AMBITO?
Si tratta di una coppia di ➔omografi.
• La parola ➔sdrucciola àmbito è un sostantivo
dentro l’àmbito delle pareti domestiche
• La parola ➔piana ambìto, invece, è il participio passato [...] di ambire
ottenere l’ambìta ricompensa
In casi come questi, quando si scrive è consigliabile segnare l’accento in modo da evitare possibili ambiguità.
VEDI ANCHE accent ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...