. Antichità romana. - La parola fas - che per solito si fa. derivare dalla stessa radice di fari, parlare - significa in senso obiettivo norma di carattere religioso; nelle espressioni fas est, fas non [...] dalle norme religiose; d'altro canto l'etimologia preferibile di ius riconduce pure a un originario significato religioso della parola: qual fosse il senso della primitiva contrapposizione fra fas e ius non si può sapere. Comunque, può ritenersi ...
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profeti
Caterina Moro
Uomini che comunicavano la parola divina
Nell’antico Israele si riteneva che i profeti fossero ispirati da Dio, il quale, per loro mezzo, faceva conoscere la propria volontà e [...] a veggente o uomo di Dio. Il profeta biblico è per certi versi simile all’indovino del mondo classico: in genere egli ascolta la parola di Dio direttamente o può assistere a un dialogo tra Dio e la sua corte celeste (1 Re 22, 19-23), oppure – proprio ...
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VISIONE
Enrico Rosa
Storia delle religioni. - La parola, applicata alla storia delle religioni, si riferisce a un insieme di fenomeni assai differenti - dal semplice sogno sino alle forme complesse [...] secondo i casi può avere origine divina o diabolica ed effetto salutare o terribile. La visione nel senso ristretto della parola rientra nel campo dei fenomeni sensorî, se non sempre ed esclusivamente dell'ordine visuale: per es., il fatto di udire ...
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SINERGISMO (dal gr. συνεργέω "collaboro")
Con questa parola fu definito l'atteggiamento di Melantone di fronte al problema, della funzione che possono esercitare il libero arbitrio e le opere nell'economia [...] della salvezza individuale. Caposaldo della predicazione luterana era stata l'idea dell'assoluta gratuità della grazia operante "monoergeticamente" per la salvezza dell'uomo indipendentemente dalle opere. ...
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Shĕma‛ Preghiera ebraica che prende nome dalla prima parola («ascolta») del primo dei 3 passi biblici che la compongono (Deuteronomio 6, 4-9; 11, 13-21; Numeri 15, 37-41). Viene recitata quotidianamente [...] nella preghiera del mattino e della sera, preceduta e seguita da benedizioni, e al momento di coricarsi. L’inizio è la massima espressione della fede ebraica nell’unità divina ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] realtà che quella della mente che li produce, non può lavorare su altro che su sé stessa. Le due componenti della parola t. sono ravvicinate solo per una sorta di decisione violenta.
Scotisti e nominalisti non sono i soli a impegnarsi in distinzioni ...
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Invocazione rivolta a Dio, alla divinità, con la parola o col pensiero, per chiedere aiuto, protezione, salute, favori.
Tipologie
La p. è un fenomeno religioso di larghissima diffusione: benché finora [...] non di tutti i popoli esistenti si sia potuto dimostrare che conoscano la p., si può tuttavia dire che essa è praticata in tutti i tipi di religione, da quella dei popoli di cultura materiale più rudimentale ...
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ugonotti
Termine che designa i calvinisti francesi (➔ ), derivante dalla parola tedesca Eidgenossen («congiurati» o «confederati»). La loro persecuzione ebbe inizio nel 1534, in seguito all’affare dei [...] placards, ovvero la diffusione che essi promossero di loro manifesti che provocò la dura reazione del re Francesco I. Nelle guerre di religione che scossero nella seconda metà del 16° sec. la Francia gli ...
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trisagio Inno di lode a Dio, caratterizzato dalla triplice ripetizione della parola santo. Il t. biblico è quello che deriva da Is. 6,3, già in uso nella sinagoga, che passò nelle prime liturgie cristiane [...] con minimi adattamenti: è il Sanctus della liturgia latina, che compare anche nel Te Deum. Da esso si distingue il t. liturgico, acclamazione o inno in onore della Trinità che inizia con la formula «Santo ...
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ARCA
J. Garms
Nel lat. medievale e nel volgare italiano la parola a. significa 'cassa', anche per uso domestico e, in senso generale, 'sarcofago'. La più recente accezione della parola ha mantenuto, [...] tuttavia, l'accento su certo carattere monumentale (per es. le a. Scaligere a Verona), per divenire poi, prevalentemente, termine specifico per indicare le sepolture di santi e di beati. In questa sede ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...