BUCCI, Antonio
Ugo Baldini
Nato a Faenza il 18 ag. 1727 da Filippo e da Lucrezia Gori, in una famiglia agiata, compì i primi studi nel seminario locale, ove discusse anche alcune tesi teologiche. Frequentò [...] e dei loro supporti materiali, delle parole con le cose, affrontando classici problemi di filosofia del linguaggio e di le discussioni sui rapporti tra linguaggio scientifico efatti rappresentati, esprimenti un orientamento convenzionalistico assai ...
Leggi Tutto
BENEDETTI, Giovan Giacomo
Alfredo Cioni
Non si sono rinvenute notizie di archivio che facciano meglio conoscere la parentela del B. con Francesco "Platone".
Dovette forse appartenere a un diverso ramo [...] Questa edizione risultò così scorretta (e con spazi bianchi in luogo di parole greche) da consigliare l' del Fontaneti e la qualifica di "Bononiensis". Circostanze efatti che potrebbero far sospettare che il Fontaneti e Giovan Giacomo Benedetti ...
Leggi Tutto
BOTTRIGARI, Enrico
Mirna Boncina
Nato il 9 luglio 1811 a Bologna da Luigi e da Maria Tadolini, e laureatosi in legge come il padre, nel febbraio del 1839 superò l'esame per l'esercizio del notariato, [...] il B. cominciò a scrivere nel 1845 e finì il 27 nov. 1871 dopo aver riportato le parole pronunciate dal re a Montecitorio alla prima di Bologna, Posizione n. 401, notaio dott. E. Bottrigari; Cronaca efatti diversi, in La Gazzetta dell'Emilia 16 ott. ...
Leggi Tutto
Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] 1200 a. C.). Non si può da questo fatto dedurre nulla di certo (né è sicuro che i distruttori della città siano stati i ., le ripetizioni: tutto ciò che è uguale, è ripetuto con le stesse parole, salvo piccole variazioni. Questa particolarità ...
Leggi Tutto
Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] l’uscita di scena di un testimone, addolorato e riflessivo: è interessante il fatto che nel 1773 William Blake lo prendesse a artista completo, padrone della materia come della parola.
E tuttavia, nella rigorosa coerenza del suo pensiero ispirato ...
Leggi Tutto
Scrittore russo (Jasnaja Poljana 1828 - Astapovo, od. Lev Tolstoj, Lipeck, 1910), conte. Perduti i genitori (la madre a due anni, il padre a nove), fu educato da parenti e da precettori francesi e tedeschi. [...] e francese, fatta salva e che ha ormai un valore soltanto simbolico: fugge, abbandonando famiglia e proprietà, in un supremo sforzo di coerenza. Muore ad Astapovo dieci giorni dopo la fuga. "Fais ce que dois" ("fa ciò che devi") sono le ultime parole ...
Leggi Tutto
Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] strettamente alla propria teoria della conoscenza. Le parole gli appaiono come segni convenzionali, non però riferiti e dell'ambito religioso, essendo quest'ultimo un fatto di ordine strettamente interiore. Il potere politico qui non interviene e ...
Leggi Tutto
L’atto e il modo di scoprire e spiegare quanto in uno scritto o discorso appare oscuro od oggetto di controversia, di attribuire un significato a ciò che si manifesta o è espresso in modo simbolico, attraverso [...] vieta all’interprete di attribuire alla legge altro senso che quello fatto palese dal significato proprio delle parole secondo la connessione di esse (cosiddetta i. letterale) e dalla intenzione del legislatore (cosiddetta i. funzionale o teleologica ...
Leggi Tutto
Scrittore francese (Nîmes 1884 - Boissise-la-Bertrand, Senna e Marna, 1968). Punto di riferimento obbligato per la storia letteraria del Novecento, scrittore di racconti nell'età giovanile, P. porta la [...] nell'analisi del linguaggio, dalla parola alla frase nella ricerca di leggi che colleghino le parole al senso e il linguaggio al pensiero, pur e con la tipologia dei fatti letterari. L'esperienza linguistica, l'esperienza delle forme letterarie e ...
Leggi Tutto
Linguista italiano (Bologna 1904 - ivi 1984); ha studiato i gerghi e le lingue furbesche (I gerghi bolognesi, 1942). Si è occupato anche dell'italiano contemporaneo seguendo originali filoni di ricerca: [...] di fatti di costume, alle parlate degli emigrati italiani (Ai margini della lingua, 1947; Profili di vita italiana nelle parole nuove, e della vita popolare della sua città, ha pubblicato numerosi volumi su tali soggetti, tra cui: Fra il Sàvena e il ...
Leggi Tutto
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
fatto2
fatto2 s. m. [lat. factum, propr. part. pass. sostantivato di facĕre «fare»]. – 1. a. Avvenimento, azione, fenomeno, ciò che si compie o si è compiuto: assistere, essere presente al f.; mi è capitato un f. strano, un f. curioso; il...