In italiano i ➔ nomi (e tutti gli elementi sostantivati: infiniti, aggettivi e participi) possono essere preceduti da articoli (➔ articolo), anche con l’interposizione di altre parole (aggettivi o avverbi): [...] come il pneumatico non ricevono più, nei fatti, censura);
(b) il dinanzi a parole che cominciano con le restanti consonanti o con cura.
L’articolo indeterminativo singolare è uno e un per il maschile e una per il femminile. Il corretto impiego ...
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In linguistica, la categoria di nome astratto non è universalmente accettata. I nomi astratti non sarebbero infatti di facile definizione dal punto di vista semantico: non a caso l’‘astrattezza’ non rientra [...] tra quelli astratti parole come sonno, malessere, corsa, salto, caduta, arrivo, che indicano fatti percepibili dai sensi, numerabile – i nomi astratti non possono occorrere, di fatto, con veri e propri quantificatori numerali:
(11) * cinque dolcezze
( ...
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I gerghi di mestiere o di categoria condividono, storicamente, con quelli della malavita un nucleo lessicale comune (➔ gergo) cui va aggiunto, come specificità, un lessico tecnico proprio delle diverse [...] le residue attività della ‘piazza’ e della vendita con imbonimento, i pastori.
Parole o espressioni di ambito gergale sono credulone» è entrato anche nel linguaggio giornalistico americano, per indicare uno stile che mischia fattie finzione: ...
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Il termine graffiti si riferisce tanto a immagini quanto a parole, dato che fa riferimento piuttosto alla tecnica che sta alla base della realizzazione del risultato (si ‘graffia’ la parete o la pietra [...] artistica la lingua, inglese o italiana che sia, è di fatto declassata a segno grafico: esso accoglie e ingloba, oltrepassando l’alfabeto, anche i caratteri speciali (asterischi, frecce, spirali, ecc.), è di per sé stesso ‘immagine’, si fa elemento ...
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Il classico metodo per individuare i fonemi di una lingua consiste nella prova delle coppie minime o prova di commutazione (➔ fonologia). Per realizzare questa prova, Trubeckoj formula la seguente regola: [...] e [k], trovandosi a inizio di parolae sostituiti l’uno con l’altro possono produrre due o più parole (es. pane [ˈpaːne] e odi+o, l+iodi+o), e cioè se si adotta una concezione molto concreta di fonologia, vicina ai fatti fonetici (Mioni 1993: 127).
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Secondo la definizione tradizionale, i nomi concreti sono quelli indicanti «oggetti di natura fisicamente percettibile» (Sabatini & Coletti 2007: ad vocem, «nome»), come cane, mela, albero, casa, acqua, [...] quelli astratti parole come sonno, malessere, corsa, salto, caduta, arrivo, che indicano fatti percepibili dai sensi Confessioni di un italiano, di Ippolito Nievo:
(1) Siccome io e Martino non entravamo in conto né fra la gente che desinava in ...
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L’➔imperativo è il modo verbale (➔ modi del verbo) che esprime:
(a) il comando (impĕrĭum, in latino): torna indietro;
(b) il monito: pensa bene prima di agire;
(c) la preghiera: dacci oggi il nostro pane [...] finite del verbo, obbligatoriamente seguire (diventando ➔ parole enclitiche) e non precedere la forma verbale: parlami, andatevene l’imperativo tout court: queste forme, nei fatti, costituiscono il lei e il voi, rispettivamente, di taci ed entrate. ...
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MAIUSCOLE, USO DELLE
L’uso delle maiuscole è obbligatorio in una serie di casi.
• All’inizio di testo o di una sua parte (capitolo, paragrafo ecc.)
Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno [...] (la maiuscola si limita alla prima parola del titolo)
I tre moschettieri, Incontri ravvicinati del terzo tipo, Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte
• Con i nomi di secoli, di decenni, di periodi e avvenimenti storici di rilievo
il ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] ), fatta valere nella linguistica da L. Bloomfield con Language (1933), trova in Signs, language and behaviour (1946) di C. Morris e in Ethics and language (1944) di C.L. Stevenson la presentazione più sistematica. Il s. di una parola o frase non è ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] contro i cristiani), opere che già presentano parolee forme sintattiche nuove, le prime per esprimere motivi nell’Ecerinis l’arte del Seneca tragico per rappresentare uomini efatti di un passato cruento. Discepoli del Mussato, direttamente o ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
fatto2
fatto2 s. m. [lat. factum, propr. part. pass. sostantivato di facĕre «fare»]. – 1. a. Avvenimento, azione, fenomeno, ciò che si compie o si è compiuto: assistere, essere presente al f.; mi è capitato un f. strano, un f. curioso; il...