La costruzione causativa (detta anche, meno spesso, fattitiva) è una struttura del tipo seguente:
(1) [ho fatto] [cantare la canzone]
(2) ho fatto cantare i bambini
(3) ho fatto cantare la canzone ai bambini
In [...] sia l’oggetto, il primo è al dativo (ai bambini), il secondo è codificato con un sintagma nominale senza preposizione.
In altre parole, l’oggetto e l’Esecutore, se appaiono da soli, hanno la stessa forma. L’Esecutore si comporta del resto a tutti gli ...
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Il termine plurale (dal lat. plurāle, neutro, da plūs, pluris col suff. -ālis) indica uno dei valori che può assumere la categoria grammaticale del ➔ numero in italiano, insieme al singolare. In altre [...] questo gruppo (α) e di separarlo, nella tab. 1, dal gruppo (A). Anche questo gruppo è produttivo, ma a livello di parole dotte: vi si inseriscono i ➔ grecismi in -ma (teorema → teoremi).
Oltre al legame storico, i gruppi (A) e (α), si intrecciano ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] più (Caterina Caselli,“Insieme a te non ci sto più”, 1968)
(91) caramelle, non ne voglio più (Mina, “Parole, parole, parole”, 1971)
(92) quella camminata strana pure in mezzo a chissacché l’avrei riconosciuta (Claudio Baglioni, “Questo piccolo grande ...
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Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] , o elegante mantello dell’humor e spada della satira e lama del witz e gavettone del lazzo e voi giochi di parole e nuvole nel nonsense e tu, amica dei comici, sola vera ispiratrice, sguardo severo, spleen, tragedia, serietà, tu o Morte, aiutatemi ...
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Il superlativo è insieme al comparativo (➔ comparativo, grado) un grado degli ➔ aggettivi e degli ➔ avverbi, che segnala che la proprietà espressa dall’aggettivo o dall’avverbio è intensificata al massimo [...] di flessione (di tipo inerente), non prototipica per le sue restrizioni e per il suo impiego con più classi di parole. Anche in questi casi, tuttavia, i lessemi selezionati «devono comunque possedere una quantità intensificabile al massimo grado, o ...
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Il ➔ punto e virgola, benché sia in generale il segno interpuntorio (➔ punteggiatura) meno ricorrente, è saldamente in uso in ambiti di scrittura accurata o colta.
Oltre che nei ➔ testi argomentativi, [...] e all’ultimo elemento potrebbe anche non esserci)
(b) Marcare, in eventuale concomitanza con un connettivo forte, il confine tra le parole che precedono e quelle che seguono (senza connettivo come in 4, o col connettivo quindi come in 5):
(4) l’arte ...
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PRESENTATIVI, AVVERBI
Gli avverbi presentativi sono avverbi usati per presentare, indicare, mostrare, annunciare un evento. L’unico avverbio di questo tipo usato nell’italiano contemporaneo è ecco.
Ecco [...] un parte della frase, per manifestare esitazione o, all’inizio della frase, per segnalare che si sta prendendo la parola
Non voglio insistere, ma, ecco, se tu riflettessi meglio…
Io… ecco… non saprei cosa dire…
Ecco, vorrei dirvi alcune ...
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I composti di venire sono quasi cinquanta, in larga parte verbi che già in origine, nel latino classico o medievale, risultavano dalla composizione tra venīre e uno o più elementi a valenza di prefisso.
Alcuni [...] , risovvenire, sopravvenire e, da ultimo, il più comune svenire.
Non mancano elementi esotici: è il caso delle parole originanti dal francese antico menosvenire «deviare, venir meno», misavvenire «finir male» e misvenire «turbarsi, fallire». I ...
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Una delle funzioni dell’➔accento grafico è quella di indicare quale tra le sillabe di una parola sia accentata, cioè abbia prominenza rispetto alle altre. L’accento può essere distintivo coi monosillabi: [...] l’inclinazione del segno, il ➔ timbro: aperto in però (accento grave), chiuso in perché (accento acuto). L’italiano ha poche parole che terminino in o accentata (cocoricò, falò, filò, oblò, popò, e poche altre).
In volumi a stampa anche recenti ci ...
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variante biologia Individuo che presenta, per un dato carattere, una differenza rispetto al tipo o alla media o alla norma; la comparsa di v. in popolazioni naturali è generalmente legata all’insorgenza [...] limite che segna una svolta nella struttura sempre instabile dei sistemi.
In filologia, si chiamano v. le diverse lezioni (parole o frasi scritte diversamente, o mancanti, o aggiunte, o collocate in diversa posizione) che si riscontrano nei vari ...
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parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...