URLA O URLI?
La parola urlo ha due plurali.
• Il plurale femminile urla si usa quando ci si riferisce a suoni emessi da esseri umani
Sapessi che urla terribili sa lanciare mio fratello
• Il plurale [...] me sentivo l’inferno sgranchirsi negli urli delle fiere (E. Flaiano, Tempo di uccidere)
ma può essere usato anche per indicare parole o frasi pronunciate a voce alta, con violenza o con rabbia
in quei versi divini risuonano gli urli della folla e ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] di assimilazione sono all’origine di consonanti geminate, ad es. nel caso di nessi composti da vibrante e consonante all’interno di parola (dorsum > do[sːs]o), o da occlusiva bilabiale o velare e consonante alveolare (capsam > ca[sːs]a, noctem ...
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Il termine parentesi (dal gr. pará «accanto», én «in» e títhēmi «porre») risale alla tradizione retorico-grammaticale antica, in cui indica una figura di pensiero chiamata in greco parénthesis e in latino [...] è anche il commento parentetico di tipo metalinguistico, introdotto per chiarire il significato o l’origine di una o più parole, o anche di altri segni paragrafematici, come nel celebre passo manzoniano:
(5) Era figliuolo d’un mercante di *** (questi ...
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Geologia
In sedimentologia, struttura sedimentaria interna a uno strato, caratterizzata da una granulometria gradualmente decrescente dalla base al tetto (g. normale). La sua formazione è legata a diversi [...] tempeste, rispettivamente nei fiumi e in ambiente marino costiero.
Linguistica
Figura che designa una serie di parole o di gruppi di parole ordinati in modo da produrre un’amplificazione e una progressiva intensificazione (g. ascendente o climax) o ...
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Le interrogative dirette sono frasi indipendenti (come negli esempi 1 e 2) o principali (es. 3) che contengono una domanda:
(1) hai dormito bene?
(2) quando vieni?
(3) pensi che Carlo abbia ragione?
Nella [...] modo tale) da richiedere una risposta obbligata da parte del destinatario. Si pensi, in particolare, alle affermazioni che si concludono con parole o frasi come vero?, non è vero?, no?, è così?, non è così?, non credi (non crede, non credete)? Tutte ...
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PUNTO E VIRGOLA
Il punto e virgola indica uno stacco intermedio tra due ➔proposizioni di un periodo: più forte della semplice ➔virgola e meno forte del ➔punto.
Può separare tra di loro due o più proposizioni [...] mattina (A. Fogazzaro, Piccolo mondo moderno)
Si usa, inoltre, nelle enumerazioni e negli elenchi di elementi costituiti da parole accompagnate da un’apposizione
Le condizioni necessarie alla vita si possono stimare sulla base di alcuni dati: il ...
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In linguistica, si dice di ogni elemento formale di un atto linguistico che svolga funzione distintiva o individuante nei riguardi dell’elemento immediatamente superiore di cui entra a far parte secondo [...] cfr., per es., ancora ‹aṅkóra›, inganno ‹iṅġànno›). Sostituendo n a ṅ, in nessuno dei casi in cui ṅ ricorre si ottiene una parola diversa, bensì solo una pronuncia difettosa. Si deve concludere che ṅ è una variante di n e che la funzione distintiva è ...
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Fenomeno linguistico consistente nella scomparsa di vocale finale davanti a vocale iniziale di parola seguente per evitare che si formi iato. In italiano, dove è segnata con l’apostrofo, è normale negli [...] in alcune congiunzioni e in alcuni aggettivi, pronomi, avverbi, preposizioni. Non è obbligatoria in senso assoluto in nessuna di queste parole, ma è più frequente con alcune (questo, quello, di, si, ci, pronome o avverbio, davanti a vocale palatale ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] e più esteso e vario diventa il loro campo d’impiego. Le preposizioni improprie, collocate di solito nella categoria di parole lessicali, sono semanticamente più specifiche e il loro impiego è meno esteso. Ciò vale anche per le preposizioni improprie ...
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DI- [PREFISSO]
In italiano esistono due prefissi di-.
• Il primo derivato dal latino de-, si trova in verbi composti che derivano dal latino come
discendere, disperare, divorare, diminuire
ed è usato [...] (s).
• Il secondo prefisso, derivato dal greco dis ‘due volte’, si usa con il significato di ‘due, doppio’ in parole del linguaggio tecnico scientifico derivate dal greco
digramma (‘sequenza di due lettere’)
dittero (‘insetto provvisto di due ali’)
o ...
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parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un giocatore, non avendo buone carte o volendo...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...