Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Montes Pietatis
Maria Giuseppina Muzzarelli
Quando a Perugia nel 1462 fu fondato il primo Monte di Pietà, l’idea era probabilmente in circolazione da un po’ di tempo. Ad accomunare le differenti iniziative [...] delle istituzioni creditizie cittadine. Ciò sembra valere sia sul piano metaforico sia sul piano reale, in quanto i Monti entrarono a far parte del novero delle istituzioni pubbliche cittadine che popolavano il centro urbano.
Dal secondo decennio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
L'economia civile
Vera Negri Zamagni
Pier Luigi Porta
Le tappe del pensiero economico in Italia
Far risalire la nascita dell’economia moderna ad Adam Smith è prassi assai diffusa, ma il grande studioso [...] italiani era fra le più avanzate del mondo (anche se già a partire dal 16° sec. era iniziato un lento declino), con il grave né totalizzante, ma continuamente volto a cogliere la complessità del reale e a mantenere il senso e la distinzione, premessa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scolastica
Oreste Bazzichi
Questa trattazione può considerarsi un tentativo conoscitivo, analitico e sintetico di dar conto di quel complesso sistema o metodo culturale medievale che va sotto il nome [...] scolastica, il primo periodo si apre con quel rifiorire della cultura, a partire dalla fine dell’8° sec., che è noto nella storia con il spazi, che diventano presto luoghi di vita reale.
Di fronte alla tradizione dottrinale patristica e platonico ...
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Finanza dei derivati
Paolo Savona
di Paolo Savona
Finanza dei derivati
sommario: 1. Definizione, finalità e proprietà dei contratti derivati. 2. Caratteristiche strumentali e funzionali dei derivati. [...] sono accordi finanziari che hanno lo scopo di trasferire in tutto o in parte i rischi di variazione dei valori di mercato di titoli di credito o di beni reali (obbligazioni, azioni, prestiti bancari, commodity, ecc.), di mettere a disposizione degli ...
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BUONVISI, Benedetto
Michele Luzzati
Nato a Lucca da Lorenzo prima della metà del secolo XV, fu il capostipite ("Benedetto Buonvisi il Vecchio") del ramo principale della famiglia. Sotto la sua guida, [...] 1520 che i quattro fratelli Buonvisi si divisero l'ingente patrimonio immobiliare assegnando ad ogni "partita" (case, botteghe e terre) una stima probabilmente pari al valore reale dei beni: il totale era di 19.431 ducati d'oro, escludendo la "casa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Cooperazione
Stefano Zamagni
Un fatto da tempo acquisito è che nell’epoca attuale, che si è soliti definire postindustriale o posttayloristica, il fattore di sviluppo principale è la cooperazione, sia [...] evidenza empirica, che le persone del mondo reale desiderano entrare in cooperativa non solamente per perseguire essere condotta a termine senza che tutti coloro che vi prendono parte siano consapevoli di ciò che fanno. Il mero convenire o ritrovarsi ...
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Titoli di credito
Gianni Bonaiuti
Principî generali
Un sistema economico che intenda sfruttare al meglio le potenzialità di una data disponibilità di fattori (materie prime, capitale, lavoro e tecnologia) [...] un bene, il cui pagamento avverrà in un momento successivo da parte della società emittente. A monte del processo sta una relazione contrattuale tecnologiche che consentono la comunicazione in tempo reale degli ordini di pagamento tra gli esercizi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Solidarietà e sussidiarietà
Ivo Colozzi
Una definizione dei concetti
La parola solidarietà ha alla base l’espressione del latino giuridico in solidum, che indicava l’obbligo da parte di un individuo [...] è una posizione di conciliazione, più che di sintesi. Da una parte, infatti, sembra aderire all’idea che il mercato è capace di di realismo ingenuo perché immaginavano lo Stato come un ente reale, mentre il termine designa per lui un’astrazione che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Programmazione economica e politica industriale
Fabio Lavista
Dai primi studi empirici sui consumatori all’econometria
La programmazione è un’opzione che si presenta ogniqualvolta sia necessario prendere [...] Francesco Saverio Nitti, intorno al quale si formò gran parte dell’élite destinata a diventare il personale dirigente degli enti Carabba 1977; Berta 2001).
La scarsa presa sul reale del Rapporto Saraceno, conseguenza diretta del difficile dibattito ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giusnaturalismo
Roberto Lambertini
Secondo Guido Fassò (Giusnaturalismo, in Dizionario di politica, diretto da N. Bobbio, N. Matteucci, G. Pasquino, 1983, ad vocem),
il giusnaturalismo è la dottrina [...] questo è l’altro argomento, che evidenzia la mancanza di rischio da parte del prestatore.
In realtà, già con Pietro di Giovanni Olivi, si una condanna dell’usura, ma il reale fondamento della proibizione consisterebbe unicamente nel diritto ...
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reale2
reale2 agg. [dal lat. mediev. realis, der. di res «cosa»]. – 1. Che è, che esiste veramente, effettivamente e concretamente (contrapp., nell’uso com. e generico, a immaginario, illusorio e anche a apparente, ideale, possibile): le mie...
realita2
realità2 s. f. [der. di reale2]. – 1. La condizione di ciò che è reale. È forma usata talvolta come astratto dell’agg. reale2, per evitare confusione con i sign. concreti che ha spesso la parola realtà: così in geometria algebrica,...