PALLADIO (Παλλάδιον, Palladium)
E. Paribeni
È originariamente un'antichissima immagine di Atena conservata nella fortezza di Ilio e connessa con la salvezza della città. Il nome e l'idea risalgono secondo [...] ii, tav. 36. Oinochòe, Vaticano: L. Ghali-Kahil, Les enlèvements et les retours d'Hélène, Parigi 1955, tav. 66. Metopa del Partenone: id., ibid., tav. 49. Coppa di Makron, Ermitage: B. Pace, Arti e artisti nella Sicilia antica, iii, p. 325, fig. 65 ...
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LATONA (Λητω, Λατώ, etrusco Letun)
H. Sichtermann
L., figlia del titano Koios e della titana Phoibe, è nota nella mitologia greca specie come madre di Apollo e di Artemide.
In origine era certamente [...] , fig. 202. Corbridge Lanx: in Journ. Rom. St., 1941, p. 100 ss.; in Arch. Anz., 1955, p. 263. Frontone del Partenone: in Jahrbuch, lxxiii, 1958, p. 30 ss. Fregio di Pergamo: H. Kähler, Pergamon, fig. 21. Metope di Selinunte: Anderson 29292. Vasi ...
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LAPITI (Λαπίϑαι, Lapithae)
E. Homann-Wedeking
I L., mitico popolo della Tessaglia, che originanainente abitava le cime del Pindo, del Pelio e dell'Ossa si vantano di discendere dalla divinità fluviale [...] occidentale del tempio di Giove ad Olimpia, e su vasi attici della stessa epoca, inoltre sulle metope S del Partenone e sui fregi del tempio di Apollo a Figalia. Seguivano probabilmente la seconda versione alcuni affreschi non conservati nello ...
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(gr. Διόνυσος) Una delle grandi divinità dell’Olimpo greco. Nacque da Zeus e da Semele, figlia di Cadmo. Si narrava che questa, per volontà sua o per fraudolento consiglio di Era, avesse chiesto a Zeus [...] il tipo barbato, con chitone, mantello, pardalide, scettro e poi tirso nella mano, suo costante attributo. Fidia nel Partenone lo raffigura giovanile, nudo, imberbe, ma il tipo barbato perdurò e se ne ha una solenne esemplificazione nel cosiddetto ...
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Vedi PERGAMO dell'anno: 1965 - 1973 - 1996
PERGAMO (Περγαμον, Pergamum)
L. Laurenzi
A. Bisi
Capitale del regno degli Attalidi nell'Asia Minore, uno dei maggiori centri culturali ed artistici dell'ellenismo.
Fino [...] e di Atena che emerge su tutti per il vigore della personalità artistica; egli ha formato il suo linguaggio ispirandosi alle sculture partenoniche e anzi, per le figure di Zeus e di Atena, ha derivato lo schema dal Posidone e dall'Atena del frontone ...
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AFRODITE (᾿Αϕροδίτη, Aphrodita)
A. de Franciscis*
Dea greca dell'amore, simbolo dell'istinto e della forza vitale della fecondazione e della generazione. In questo aspetto si ricollega all'Ishtar babilonese [...] , esistente a Roma nel Portico di Ottavia, di cui si è ricercato il ricordo iconografico in un tipo statuario di stile partenonico, di dama seduta su seggiola, usato per statue iconiche di matrone romane, integrandolo con una testa con bende nota in ...
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Vedi ELENA dell'anno: 1960 - 1960
ELENA (῾Ελένη, Helena)
A. Comotti
Figlia, secondo la redazione più diffusa del mito, di Zeus e di Leda, moglie di Tindaro, re di Sparta.
Dall'unione del dio, in forma [...] per l'himàtion per trascinarla alle navi, tra i quali l'esempio celebre è l'episodio della seconda metopa N del Partenone, e quelli, molto più numerosi, che si rifanno al racconto di Lesche.
Le varie rappresentazioni possono essere ridotte a tre tipi ...
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ANFITRITE (᾿Αμϕιτρίτη)
A. de Franciscis
Nel mondo greco-romano non è sviluppato un particolare mito di Anfitrite. Essa appare soltanto come una antichissima divinità marina, che nell'Odissea è ricordata [...] . Per quanto riguarda la scultura, A. è stata identificata nel frontone occidentale ed in una delle metope orientali del Partenone, e nel fregio del tempio di Atena Nike, ma tali identificazioni sono assai ipotetiche. Sicuramente è invece raffigurata ...
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PRIAMO (Πρίαμος, Priamus)
L. Guerrini
Il più giovane dei figli di Laomedonte (secondo Apollodoro, iii, 146; incerto è il nome della madre, che non compare in Omero), ultimo re di Troia. Durante l'ultimo [...] Olimpia, da Polignoto nella Stoà Poikìle e nella Lesche degli Cnidî e che ritorna anche in sculture templari (metope N del Partenone, frontone del tempio di Hera ad Argo, frontone O del tempio di Zeus ad Agrigento, ecc.).
L'iconografia più comune di ...
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Ogni intervento su monumenti, architetture, opere d’arte e altri oggetti di valore artistico, storico o antropologico successivo al completamento dell’opera. La logica e la finalità di questi interventi [...] integrazioni, al gusto neoclassico, mentre, nello stesso periodo, A. Canova rifiutò decisamente di porre mano ai marmi del Partenone.
Attualmente nel r. della scultura non è più praticata, in genere, l’asportazione dei rifacimenti di età moderna dei ...
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postumano (post-umano), s. m. e agg. Progressiva alterazione delle caratteristiche dell’essere umano; che tende a modificare o a perdere le caratteristiche umane. ◆ Se – scrive [George] Steiner – siamo alla fine e stanno già sparecchiando, non...
frammento
framménto (ant. fragménto) s. m. [dal lat. fragmentum, der. di frangĕre «rompere»]. – 1. Ciascuno dei pezzi in cui s’è rotto un oggetto, o, più genericam., piccola parte staccatasi o tolta da un oggetto: un f. di vetro, di ceramica;...