D'ANTONIO, Giovanni, detto il Partenopeo
Gabriella Romani
Visse a Napoli tra il Seicento e il Settecento, esercitando la professione di tribunalista.
Delle vicende di questo autore non è possibile venire [...] stampa più antica, si possono leggere, assieme a una commedia del Marulli, in una piccola edizione della Biblioteca partenopea (presso F. D'Ambra, libreria editrice teatrale, Napoli 1892). L'unica prosa è costituita dallo Sciatamone mpetrato ...
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FRANCHI (De Franchi), Paolo de', detto il Partenopeo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Napoli nel dicembre 1490, in una nobile famiglia decaduta il cui cognome, Bruto o de Brutis, è testimoniato [...] letter. della Liguria, Genova 1886, p. 48; A. Neri, Andrea Doria e la corte di Mantova, Genova 1898, p. 19; Id., P. Partenopeo, in Giorn. stor. e lett. della Liguria, II (1901), pp. 402-422 (in bibl. elenco ragionato dei manoscritti e delle opere a ...
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CARMIGNANO, Colantonio
Claudio Mutini
Per molto tempo l'identità di questo scrittore è stata celata sotto lo pseudonimo di "Partenopeo Suavio", con cui il C. firmò le Operette… in varji tempi et per [...] Storia della success. degli Sforzeschi negli atti di Puglia e di Calabria, Bari 1910, pp. 305 ss.; G. Rosalba, Chi è il "Partenopeo Suavio"?, in Rassegna crit. di letter. ital., XXIII(1917), I, pp.1-34; F. Flamini, Il Cinquecento, Milano s.d., p. 179 ...
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LABRIOLA, Pietro
Francesca Seller
Figlio di Giuseppe e Maria Grillo, nacque a Napoli l'11 marzo del 1820. Studiò al conservatorio partenopeo, diplomandosi in canto e pianoforte sotto la guida, rispettivamente, [...] Dura e Michelangelo Tancredi).
Nel 1858, sempre a Napoli, Teodoro Cottrau, proprietario della casa editrice denominata Stabilimento musicale partenopeo, lo impegnò a comporre canzoni in dialetto; tuttavia, pur creando un buon numero di brani, il L ...
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D'ATRI, Raffaele
Daniela Rota
Nacque a Caserta il 3 ott. 1853, ma fu a Napoli che si formò come musicista, e fu sempre all'ambiente musicale partenopeo che legò, senza soluzione di continuità, la sua [...] intensa opera di pianista, compositore, insegnante e didatta. Allievo del Conservatorio S. Pietro a Majella, studiò pianoforte con Beniamino Cesi e composizione sotto la guida di Paolo Serrao: insegnanti ...
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DESCALZI, Ottonello
Benjamin G. Kohl
Nato alla metà del sec. XIV, probabilmente ad Este (prov. di Padova), da una ricca famiglia di mercanti di lana, che risiedeva in Padova nella contrada S. Matteo, [...] indigenti, studenti di diritto civile nello Studio padovano; nominò suoi eredi universali i fratelli Domenigino e Partenopeo. Evidentemente il suo matrimonio fu senza figli, ma egli nominò sua moglie, Giovanna, esecutrice testamentaria, insieme ...
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DEL PUENTE, Giuseppe
Carlo Matteo Mossa
Nacque a Napoli il 30 genn. 1841. Secondo alcuni autori (La musica. Diz.; Enc. d. musica Ricordi), compì gli studi musicali da autodidatta, mentre secondo altri [...] intraprese lo studio del violoncello al conservatorio partenopeo, per passare in seguito al carito (Ewen; Baker's. Biograph.; Int. Cycl.). Questa seconda-ipotesi sarebbe avvalorata dal Florimo, che trattando della decadenza della scuola vocale ...
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LABRIOLA, Teresa
Marina Tesoro
Nacque a Napoli, il 17 febbr. 1874, da Antonio, filosofo di rinomanza internazionale e da Rosalia von Spenger, di origine tedesca ma italiana di nascita, direttrice, al [...] momento del matrimonio, della scuola "Garibaldi" nel capoluogo partenopeo.
Cresciuta in un ambiente famigliare laico, eccezionalmente vivace e stimolante sul piano intellettuale, fin da adolescente fu ammessa a frequentare il circolo di amicizie del ...
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GREGORIO
Carla Vetere
Fu terzo duca di Napoli di questo nome, primogenito di Sergio (I) e di Drusa. Suoi fratelli furono Cesario, ammiraglio della flotta napoletana, Atanasio (I), vescovo di Napoli [...] e Stefano (III), anch'egli asceso al soglio episcopale partenopeo dopo essere stato presule a Sorrento. Sua sorella, di cui non è noto il nome, sposò Landolfo, gastaldo di Suessula e Sessa, secondogenito del conte di Capua Landone (I). G., ricordato ...
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MARCOLONGO, Fernando
Francesca Farnetani
Nato a Messina il 28 ag. 1905 da Roberto e da Maria Santi, dall'età di 3 mesi si stabilì a Napoli, ove il padre era stato chiamato a dirigere la cattedra universitaria [...] di meccanica razionale. Nel capoluogo partenopeo, superati gli studi liceali, si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia: allievo interno nell'istituto di patologia generale diretto da V. Scaffidi nel 1927, si laureò con la lode il 12 luglio ...
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partenopeo
partenopèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Parthenopeius]. – Sinon. di napoletano (in relazione all’antico nome, Partènope [gr. Παρϑενόπη, lat. Parthenŏpe] della città di Napoli), spec. in usi letter. ma oggi anche in contesti di...
flow s. m. inv. Nella musica rap, la metrica, la prosodia e la cadenza che caratterizzano il fluire del fraseggio. ◆ Sono fatti di cronaca raccontati per ossimori come nel brano Democratica Violenza, ispirato ai casi di Cucchi e Aldrovandi (un...