La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Ottica
Alan E. Shapiro
Ottica
Nei cento anni intercorsi tra la pubblicazione della principale opera ottica di Johannes Kepler, i Paralipomena (1604), [...] mentre i suoi predecessori avevano considerato solo immagini virtuali, che richiedono un occhio per essere percepite d'onda vengono generati da onde elementari più piccole. Osservò che le particelle di etere si toccano l'una con l'altra su tutti i ...
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Dispositivi neurali elettronici con funzioni specifiche
Joshua Alspector
(University of Colorado, Colorado Springs, Colorado, USA)
In questo saggio illustreremo le motivazioni che spingono a progettare [...] selezione di eventi, utilizzato in esperimenti di fisica delle particelle di alta energia, basato su un chip appositamente 'indietro, in cui però ci sono solo connessioni ai neuroni virtuali. l pesi sono anche in questo caso simmetrici nelle due ...
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Scienza greco-romana. Meccanica
Gianni Micheli
Meccanica
L’origine della meccanica antica è tradizionalmente associata al nome di Archita di Taranto. Diogene Laerzio afferma infatti che Archita fu il [...] con il fatto che quando si toglie l’aria l’acqua, avendo particelle unite in modo continuo, segue l’aria come se fosse unita da 1897.
– 1897: Vailati, Giovanni, Il principio dei lavori virtuali da Aristotele a Erone di Alessandria, Torino, C. Clausen, ...
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Considerazioni metodologiche sullo studio delle funzioni cerebrali
Frank van der Velde
(Unit of Experimental and Theoretical Psychology, Leiden Universiteit, Leida, Paesi Bassi)
L'integrazione tra neuroscienze [...] modo si possano analizzare le proprietà di grandi insiemi di particelle (per esempio, atomi o molecole) in termini statistici arbitrariamente grande che prende la forma di un nastro virtualmente infinito. L'automa contiene il programma della funzione ...
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Variazioni, calcolo delle
Giuseppe Buttazzo
Gianni Dal Maso e Ennio De Giorgi
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Alcuni esempi storici: a) il problema isoperimetrico; b) il principio di Fermat e le leggi [...] r), come in fig. 2, si trova che il contributo dell'urto di una particella di massa m al rallentamento del corpo è dato da
dove v è la velocità area. In base al principio dei lavori virtuali, le pellicole in equilibrio stabile corrispondono dunque ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Meccanica e ingegneria
Massimo Corradi
Meccanica e ingegneria
Alla fine del XVII sec. e forse anche agli inizi di quello successivo, prima della formalizzazione del calcolo [...] descritta da Newton, derivante da un'azione a distanza tra le particelle che spiega la forza di coesione che le tiene unite tra loro il principio di d'Alembert e il principio dei lavori virtuali, ha condotto nel modo più felice alla traduzione del ...
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L'Ottocento: matematica. Elasticita e idrodinamica
Gleb Mikhailov
Elasticità e idrodinamica
Il XIX sec. rappresenta per la storia della meccanica dei continui un periodo particolarmente importante, [...] di una sfera sotto l'azione di mutua attrazione delle sue particelle, l'equilibrio di un cilindro circolare cavo e di una sfera dell'elasticità mediante l'uso del principio dei lavori virtuali. L'esistenza di un potenziale elastico fu postulata da ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Mathematica mixta
Curtis Wilson
Niccolò Guicciardini
Alan E. Shapiro
Mathematica mixta
Astronomia
di Curtis Wilson
Nel XVIII sec. l'accuratezza [...] , si rifanno a principî estremali quali quello dei lavori virtuali e quello della minima azione. Non stupisce che d' corto raggio d'azione, sia attrattive sia repulsive, tra le particelle della materia e i corpuscoli di luce; egli ipotizzò per il ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Concetti generali di materia e moto
James Evans
Concetti generali di materia e moto
Nel 1726, in seguito ai contrasti con le autorità francesi, [...] 1748) nel 1717. Come esempio di applicazione delle velocità virtuali, si consideri un giogo di bilancia a riposo su luce nell'acqua. Se Descartes è nel giusto nel trattare le particelle di luce come se fossero palle da tennis, potremmo concludere che ...
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Scienza greco-romana. Ottica e teoria della luce
A. Mark Smith
Ottica e teoria della luce
La moderna ottica fisica ha le sue radici storiche nell'ottica matematica greca; il più ovvio legame tra le [...] che fondamentalmente spiegavano la luce in termini di particelle emesse da sorgenti luminose, Aristotele la concepiva la sua idea che tutte le immagini, 'reali' o 'virtuali' secondo gli standard moderni, sono di origine interamente soggettiva e, ...
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virtuale
virtüale agg. [dal lat. mediev. (dei filosofi scolastici) virtualis, der. di virtus «virtù; facoltà; potenza»: v. virtù]. – 1. a. In filosofia, sinon. di potenziale, cioè «esistente in potenza» (contrapp. a attuale, reale, effettivo)....
vuoto
vuòto (ant. o pop. vòto) agg. [lat. volg. *vocĭtus, da vacĭtus, part. pass. di un verbo *vacēre «vuotare», con la stessa radice di vacuus «vacuo, vuoto»]. – 1. a. Privo di contenuto, che non contiene nulla, che non ha nulla dentro di...