Strato di materiale omogeneo e spessore costante, spesso depositato su un diverso materiale di supporto, detto substrato, per impieghi tecnologici.
F. molecolari
F. sottili di sostanze di natura molecolare [...] una zona superficiale del supporto vetroso o cristallino per asportazione parziale, generalmente chimica, oppure impiantando particelle energetiche (impiantazione ionica) o sostituendo per via fisica o chimica parte degli atomi superficiali (scambio ...
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Proteine basiche che si legano al DNA degli eucarioti e formano il nucleosoma, la subunità di base della cromatina. Il DNA di tutti gli organismi è strettamente associato a diversi tipi di proteine leganti: [...] (nucleasi) che degradano solo il DNA non protetto. I complessi DNA-i. che si ottengono dopo la digestione enzimatica sono particelle discoidali che contengono 8 molecole di i. disposte in coppia e chiamate H2A, H2B, H3, H4 (fig. 1).
Nella cellula ...
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Biologo belga, nato a Longlier il 23 agosto 1899. Si laureò in medicina all'università di Liegi nel 1928. Nel 1928-29 lavorò a Berlino, presso l'Institut für Krebsforschung, poi al Kaiser Wilhelm Institut [...] lo stesso metodo isolò i mitocondri e poté dimostrare che i principali enzimi respiratori della cellula sono localizzati in tali particelle.
Con queste ricerche C. è stato uno dei primi a promuovere l'indagine della struttura e della fisiologia dei ...
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Biomateriali
Paolo Ferruti
La definizione di biomateriale sulla quale attualmente esiste il più ampio consenso è quella stabilita nel corso della II International consensus conference on biomaterials, [...] dei polimeri usati, si possono anche preparare sistemi per il rilascio controllato di farmaci a base di particelle polimeriche di diametro inferiore a un micron (nanoparticelle), che non sarebbe giustificato escludere dalla categoria di biomateriale ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Nuovi ambiti di indagine della chimica
Carsten Reinhardt
Nuovi ambiti di indagine della chimica
Intorno al 1900 un attento osservatore del panorama [...] ; intorno al 1920, però, queste sostanze erano considerate colloidi. Per colloidi si intendevano sistemi dispersi, le cui particelle erano più grandi delle comuni molecole, pur essendo ancora al di sotto del potere risolutivo dell'occhio umano. Per ...
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Fenomeno, detto anche fenomeno di ereditarietà, per cui il valore istantaneo di una grandezza che è determinata da un’altra dipende non soltanto dal valore di questa allo stesso istante, ma anche dai valori [...] delle caratteristiche di taluni corpi.
Il fatto che, come accennato, l’i. derivi da una sorta di resistenza, di viscosità di particelle che si ordinano, fa sì che nei sistemi in cui avvengono fenomeni del genere una parte dell’energia della grandezza ...
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GILBERT, Walter
Eugenio Mariani
Biologo molecolare statunitense, nato a Boston il 21 marzo 1932. Ha studiato ad Harvard e a Cambridge, dove nel 1957 ha conseguito il PhD in fisica teorica, sotto la [...] una ''prodezza'', si è rapidamente diffusa.
G. è noto anche per altre ricerche, alcune di fisica (teoria delle particelle elementari), molte altre di biologia molecolare. Durante la permanenza come ricercatore ad Harvard nel laboratorio di J. Watson ...
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Alimentazione
Insieme delle tecniche che tendono ad arrestare o rallentare i processi vitali che si svolgono in un prodotto alimentare non trattato rendendolo non commestibile. Esse permettono quindi l’impiego [...] di c. della parità, che valgono per interazioni forti e per interazioni elettromagnetiche, ma non per interazioni deboli (➔ particelle elementari).
Leggi di c. e proprietà di simmetria
Un importante teorema, dovuto a E. Noether (1918) mostra che ...
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Lipoproteine
Giancarlo Urbinati
Si definiscono lipoproteine dei complessi macromolecolari costituiti da quantità variabili di proteine e lipidi (colesterolo e suoi esteri, trigliceridi, fosfolipidi), [...] molecola è sintetizzata nel fegato. Il fegato secerne numerose e distinte specie di VLDL (e non una singola popolazione di particelle, come si riteneva un tempo); le loro dimensioni e la loro densità variano in rapporto alla quantità di trigliceridi ...
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virus adenoassociato
Piccolo virus a DNA a singolo filamento usato in terapia genica come vettore virale. I virus adenoassociati (AAV) richiedono funzioni ausiliarie cellulari per la loro replicazione [...] mediante trasferimento genico di un plasmide che codifica questi geni nelle cellule utilizzate per la produzione delle particelle ricombinanti. Analogamente ai vettori retrovirali, da queste cellule viene prodotto un virione infettivo che contiene il ...
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particella
particèlla s. f. [lat. *particĕlla, dim. di particŭla che a sua volta è dim. di pars partis «parte»]. – 1. Piccola parte, frazione assai minuta, quantità minima di qualche cosa: ridurre un solido in p. quasi impalpabili; meno com.,...
particellare
agg. [der. di particella]. – 1. Che si riferisce a particelle o è costituito da particelle: sistema p.; lo schema p. di un sistema materiale; la struttura p. (cioè discontinua) della materia. 2. Relativo alle particelle del terreno:...