avere
Riccardo Ambrosini
1. Le forme del verbo a. (per l'uso sostantivale, v. § 13) occorrono 1500 volte circa (735 circa nella Commedia, 415 circa nel Convivio e, in numero quasi eguale di casi, 173 [...] fatta parte per te stesso, XXV 90, XXIX 144.
3.3. Il passivo di a. è attestato soltanto in Cv I X 2 la esperienza non è ha fisso; IX 102). Più spesso tra il verbo a. e il participio predicativo sono inseriti altri elementi (If XIV 27 ma più al duolo ...
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Linguaggi specialistici
Riccardo Gualdo
La definizione di linguaggi specialistici è forse quella oggi più in uso, ma non è certo l’unica e non ancora quella su cui concordano tutti gli studiosi (Gotti [...] % dei verbi nei testi tecnici contro il 28% nei testi ‘generali’), e all’uso di forme indefinite (participi presenti e passati, gerundi, infiniti, anche allo scopo di eliminare o ridurre i costrutti relativi); alla deagentivizzazione, ossia l’intento ...
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questo
. Dell'aggettivo e pronome dimostrativo q., che indica persona o cosa nell'ambito o di chi parla (If X 78 ciò mi tormenta più che questo letto) o di un contesto immediatamente precedente o successivo [...] valore di vicinanza nel tempo in LXIX 2 questo Ognissanti prossimo passato; con infinito in XC 24 questo mio guardar (v. 1 questi son spiriti asciolti.
4.8. In proposizioni assolute, dopo participio, q. ricorre soltanto in If III 130 e Pd XXIV 112 ...
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dire (Dicere)
Riccardo Ambrosini
1. Il verbo - a prescindere da ‛ essere ', di cui il solo è ne supera tutte le attestazioni - è, insieme con ‛ vedere ', il più frequente della Commedia: vi appare circa [...] Vn XII 7, XVII 6, XIX 13. Le 30 attestazioni del participio, con funzione sia verbale che aggettivale, sono di scarso rilievo (cfr 3.
6. Coordinato con altro verbo, d. si trova in pochi passi della Vita Nuova (XXXI 14 55 chiamo Beatrice, e dico; XIX ...
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poi (pui; poi che)
Riccardo Ambrosini
1. Delle circa 600 ricorrenze di p., con una frequenza che, relativamente costante nelle singole opere nonostante puntuali oscillazioni (v. 4.1.), si aggira sullo [...] Sì disse prima; e poi: " Qui non si vieta... ": è l'unico passo in cui ‛ e poi ' introduce un discorso diretto); X 41 e 124, (v. 5.7., 5.8.) l'uso del trapassato remoto, forse sollecitato dalla facile (e popolaresca?) rima con il participio debole. ...
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convenire
Domenico Consoli
. È presente in tutte le opere di D., con frequenza notevole e diversità di significato.
Quanto alle alternanze dei suoni sono da notare quelle, diffusissime, ng-gn, nelle [...] e come potesse in esso trovar luogo). In un passo del Convivio c. piega al significato di " esser volte), 9 e 14, XXVII 2 (al participio presente e al superlativo), 5, 10, 12 (due volte), 16, 17 e 20 (al participio presente), XXVIII 13 e 14 (due volte ...
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loro
Riccardo Ambrosini
1. Del pronome personale obliquo e aggettivo e pronome possessivo di III plur. la forma scorciata ‛ lor ' appare prevalentemente in poesia: ivi ne ricorrono le 9 attestazioni [...] arte, / ché non fu mai saver tener lor parte; C 35 e 40 Passato hanno lor termine le fronde; LXV 4 si veggion cose ch'uom non pò ritrare si distrugge). Posizione analoga di l., tra aggettivo (o participio) e sostantivo, si osserva in altri 6 casi: cfr ...
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statuto
Filippo Cancelli
Solo in Pd XXI 95 è impiegato s., ed è con etterno, per cui dovrebb'essere perspicuo che sia una designazione sinonima di " legge eterna ", espressione usata in Pd XXXII 55, [...] 8), Agostino Trionfo, ecc.; e in tale valore prossimo di legge passò nel volgare del tempo di D.: G. Villani VII 16; Boccaccio dell'interpretazione corrente di s., inteso quale participio sostantivato, si vede in esso significata la predestinazione ...
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maravigliare (meravigliare solo in Cv II IV 16)
Domenico Consoli
Verbo passato da intransitivo a intransitivo pronominale, forse per affinità con verba affectuum come ‛ disperarsi ', ‛ dolersi ', ‛ stupirsi [...] io rido, sia che abbia, come propone il Grabher, funzione di participio, e dia alla frase il senso: " un qualche dubbio tiene si segnala Vn XXXI 10 23 luce de la sua umilitate / passò li cieli con tanta vertute, / che fè maravigliar l'etterno sire. ...
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virtuare
Solo nelle opere latine, al participio presente o passato; ha nel primo caso il valore di " dare virtù " e nel secondo quello di " dotato di virtù " .
La prima forma è in Mn III XII 3 Quod... [...] habere diversitatem illam in partibus quas videmus, ut per organa diversa virtutes diversas influeret; per l'interpretazione di questo passo, anche in relazione alla dottrina di Pd II, v. SOSTANZA); § 76 cum dixit [Dio, in Gen. 1, 9]: " Congregentur ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
passato
agg. e s. m. [part. pass. di passare]. – 1. agg. a. Che è trascorso nel tempo, anteriore rispetto al momento attuale, al presente: il tempo p.; i secoli p.; nei giorni p. il tempo è stato bellissimo. In partic., l’anno, il mese p.,...