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veramente

Enciclopedia Dantesca (1970)

veramente Alessandro Niccoli Pur essendo attestato poco meno di ottanta volte, è vocabolo in pratica esclusivo del Convivio e della Commedia, fuori dei quali compare una volta nelle Rime dubbie e due [...] XVI 7 " ... allora lo circulo si può dicere perfetto quando veramente è circulo ", cioè quando aggiugne la sua asseverativa è esercitata da v. quando modifica un aggettivo o un participio usato come aggettivo: Cv IV Le dolci rime 13 dirò del valore ... Leggi Tutto

congiungere

Enciclopedia Dantesca (1970)

congiungere (congiugnere) Domenico Consoli Verbo di media frequenza nelle opere dantesche, più di prosa che di poesia, frequentemente usato nella forma del participio passato. Ha vasto campo di significati, [...] . s. Tommaso (Comm. De divin. nomin. IV lect. 9). Il passo di Cv IV XIII 15, dove l'affermazione generica (lo perfetto con lo imperfetto non si può congiugnere) è illustrata mediante un ricorso all'esperienza sensibile (onde vedemo che la torta linea ... Leggi Tutto

cingere

Enciclopedia Dantesca (1970)

cingere (cignere) Emilio Pasquini Le due forme del verbo, quella di tipo latineggiante e l'altra toscana (o meridionale), convivono in D. con perfetto equilibrio e senz'ombra di discriminanti semantiche. Transitivo, [...] intende; tuttavia altri interpreti spiegano che Dio " cinge con essi gli altri cieli ". Al passivo, in senso proprio, il participio passato si configura in primo luogo nella dittologia cinta ed ornata, " stretta alla vita da una cintura " (Vn II 3 ... Leggi Tutto

coprire

Enciclopedia Dantesca (1970)

coprire (Covrire; cuoprar, cong. pres. III plur., nel Fiore) Lucia Onder Con costrutto transitivo, in senso proprio, s'incontra in Rime CI 12 il dolce tempo che riscalda i colli / e che li fa tornar [...] . Con costrutto riflessivo, per " vestirsi ", in Fiore XC 4 (nella forma si cuoprar, forse per analogia dal perfetto), e CVI 13. Il participio passato, con valore verbale, s'incontra frequentemente: in senso proprio, in If XXI 53 Coverto convien che ... Leggi Tutto

apprendere

Enciclopedia Dantesca (1970)

apprendere Fernando Salsano Nel senso originario di " afferrare ", " stringere ", è attestato solo nella forma intransitiva pronominale, e vale " attaccarsi " (cfr. Chiaro Allegrosi cantari 42), in [...] , e in XXIX 50, Pd V 5 e 6 ciò procede da perfetto veder, che, come apprende, / così nel bene appreso move il piede Col valore di " ammaestrare ", attestato nell'italiano antico, al participio: If XVIII 60 tante lingue non son ora apprese a / dicer ... Leggi Tutto

ascondere

Enciclopedia Dantesca (1970)

ascondere Freya Anceschi Sia in poesia, sia in prosa, presenta gli stessi valori semantici dell'allotropo ‛ nascondere ' (v.), meno letterario e, anche in D., più comune (le ricorrenze della prima forma [...] / quelli ch'è padre d'ogne mortai vita (Pd XXII 115). Il participio passato ‛ ascoso ' (latinismo, dal latino tardo absconsus, formato per analogia dal perfetto abscondi, in luogo del classico absconditus) è usato col valore aggettivale di " nascosto ... Leggi Tutto

allungare

Enciclopedia Dantesca (1970)

allungare Sebastiano Aglianú Nelle opere certamente dantesche a. è l'unica forma adottata dagli editori contro l'oscillazione dei manoscritti, di D. e di scrittori coevi, con ‛ alongare ' ‛ alungiare [...] . Ricorre solo nei modi infiniti e nei tempi composti col participio passato; negli altri casi è chiaramente preferito ‛ dilungare ': sia da intendersi come infinito, dipendente da vidi, o come perfetto, " si allungarono "; ma solo la prima delle due ... Leggi Tutto

PASSATO PROSSIMO, INDICATIVO

La grammatica italiana (2012)

PASSATO PROSSIMO, INDICATIVO Il passato prossimo (o perfetto composto) è un tempo verbale dell’indicativo che esprime un’azione avvenuta in un passato, recente o lontano, che tende ad avere effetti percepiti [...] hanno rivolto un appello – la maggior parte dei verbi intransitivi forma il passato prossimo con l’ausiliare essere e il participio passato concorda in genere e numero con il soggetto Gli amici sono capitati qui per caso Mauro è partito di corsa ... Leggi Tutto
CATEGORIA: GRAMMATICA

dilatare

Enciclopedia Dantesca (1970)

dilatare Fernando Salsano " Allargare ", " distendere ", presente nella forma intransitiva pronominale e riferito propriamente a uno spazio circolare, in Pg XXXII 40 La coma sua, che tanto si dilata [...] quantità; figurato, in Pd XXII 55 così m'ha dilatata mia fidanza. Al participio vale " ben larghe ": If XIV 29 di foco dilatate falde. Una 14-23), così che ogni atto risulta compiuto e perfetto in sé stesso; il desiderio di ricchezza resta invece ... Leggi Tutto

assetare

Enciclopedia Dantesca (1970)

assetare Domenico Consoli Esclusivo della Commedia, dove compare sei volte, due nel Purgatorio e quattro nel Paradiso, prevalentemente alla terza persona dell'indicativo presente e in rima. In accordo [...] che io veglio / con perpetüa vista e che m'asseta / di dolce disïar (Pd XV 65). Al participio passato, con valore di aggettivo, in Pg XXV 38 Sangue perfetto, che poi non si beve / da l'assetate vene, specifica l'avidità con cui le vene assorbono il ... Leggi Tutto
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Vocabolario
mòdo
modo mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
assoluto²
assoluto2 assoluto2 agg. [dal lat. absolutus, part. pass. di absolvĕre «sciogliere»]. – 1. Libero da qualsiasi limitazione, restrizione o condizione (contrapp. quindi a relativo): potere a.; libertà a.; volontà a.; giudizî troppo a., perentorî,...
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