veramente
Alessandro Niccoli
Pur essendo attestato poco meno di ottanta volte, è vocabolo in pratica esclusivo del Convivio e della Commedia, fuori dei quali compare una volta nelle Rime dubbie e due [...] XVI 7 " ... allora lo circulo si può dicere perfetto quando veramente è circulo ", cioè quando aggiugne la sua asseverativa è esercitata da v. quando modifica un aggettivo o un participio usato come aggettivo: Cv IV Le dolci rime 13 dirò del valore ...
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congiungere (congiugnere)
Domenico Consoli
Verbo di media frequenza nelle opere dantesche, più di prosa che di poesia, frequentemente usato nella forma del participio passato.
Ha vasto campo di significati, [...] . s. Tommaso (Comm. De divin. nomin. IV lect. 9).
Il passo di Cv IV XIII 15, dove l'affermazione generica (lo perfetto con lo imperfetto non si può congiugnere) è illustrata mediante un ricorso all'esperienza sensibile (onde vedemo che la torta linea ...
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cingere (cignere)
Emilio Pasquini
Le due forme del verbo, quella di tipo latineggiante e l'altra toscana (o meridionale), convivono in D. con perfetto equilibrio e senz'ombra di discriminanti semantiche.
Transitivo, [...] intende; tuttavia altri interpreti spiegano che Dio " cinge con essi gli altri cieli ".
Al passivo, in senso proprio, il participio passato si configura in primo luogo nella dittologia cinta ed ornata, " stretta alla vita da una cintura " (Vn II 3 ...
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coprire (Covrire; cuoprar, cong. pres. III plur., nel Fiore)
Lucia Onder
Con costrutto transitivo, in senso proprio, s'incontra in Rime CI 12 il dolce tempo che riscalda i colli / e che li fa tornar [...] . Con costrutto riflessivo, per " vestirsi ", in Fiore XC 4 (nella forma si cuoprar, forse per analogia dal perfetto), e CVI 13.
Il participio passato, con valore verbale, s'incontra frequentemente: in senso proprio, in If XXI 53 Coverto convien che ...
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apprendere
Fernando Salsano
Nel senso originario di " afferrare ", " stringere ", è attestato solo nella forma intransitiva pronominale, e vale " attaccarsi " (cfr. Chiaro Allegrosi cantari 42), in [...] , e in XXIX 50, Pd V 5 e 6 ciò procede da perfetto veder, che, come apprende, / così nel bene appreso move il piede
Col valore di " ammaestrare ", attestato nell'italiano antico, al participio: If XVIII 60 tante lingue non son ora apprese a / dicer ...
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ascondere
Freya Anceschi
Sia in poesia, sia in prosa, presenta gli stessi valori semantici dell'allotropo ‛ nascondere ' (v.), meno letterario e, anche in D., più comune (le ricorrenze della prima forma [...] / quelli ch'è padre d'ogne mortai vita (Pd XXII 115).
Il participio passato ‛ ascoso ' (latinismo, dal latino tardo absconsus, formato per analogia dal perfetto abscondi, in luogo del classico absconditus) è usato col valore aggettivale di " nascosto ...
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allungare
Sebastiano Aglianú
Nelle opere certamente dantesche a. è l'unica forma adottata dagli editori contro l'oscillazione dei manoscritti, di D. e di scrittori coevi, con ‛ alongare ' ‛ alungiare [...] .
Ricorre solo nei modi infiniti e nei tempi composti col participio passato; negli altri casi è chiaramente preferito ‛ dilungare ': sia da intendersi come infinito, dipendente da vidi, o come perfetto, " si allungarono "; ma solo la prima delle due ...
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PASSATO PROSSIMO, INDICATIVO
Il passato prossimo (o perfetto composto) è un tempo verbale dell’indicativo che esprime un’azione avvenuta in un passato, recente o lontano, che tende ad avere effetti percepiti [...]
hanno rivolto un appello
– la maggior parte dei verbi intransitivi forma il passato prossimo con l’ausiliare essere e il participio passato concorda in genere e numero con il soggetto
Gli amici sono capitati qui per caso
Mauro è partito di corsa ...
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dilatare
Fernando Salsano
" Allargare ", " distendere ", presente nella forma intransitiva pronominale e riferito propriamente a uno spazio circolare, in Pg XXXII 40 La coma sua, che tanto si dilata [...] quantità; figurato, in Pd XXII 55 così m'ha dilatata mia fidanza. Al participio vale " ben larghe ": If XIV 29 di foco dilatate falde.
Una 14-23), così che ogni atto risulta compiuto e perfetto in sé stesso; il desiderio di ricchezza resta invece ...
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assetare
Domenico Consoli
Esclusivo della Commedia, dove compare sei volte, due nel Purgatorio e quattro nel Paradiso, prevalentemente alla terza persona dell'indicativo presente e in rima. In accordo [...] che io veglio / con perpetüa vista e che m'asseta / di dolce disïar (Pd XV 65).
Al participio passato, con valore di aggettivo, in Pg XXV 38 Sangue perfetto, che poi non si beve / da l'assetate vene, specifica l'avidità con cui le vene assorbono il ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
assoluto2
assoluto2 agg. [dal lat. absolutus, part. pass. di absolvĕre «sciogliere»]. – 1. Libero da qualsiasi limitazione, restrizione o condizione (contrapp. quindi a relativo): potere a.; libertà a.; volontà a.; giudizî troppo a., perentorî,...