ILDERICO di Montecassino
Mariano Dell'Omo
Osta a che si identifichi senza incertezze la figura di I. il fatto che questo nome sia attribuito a più soggetti tutti apparentemente distinti l'uno dall'altro, [...] che ha vergato un altro frammento grammaticale del De participio ancora dall'Ars maior (ibid., 387, 17-388 Amelli], Montis Casini 1899, p. VII; E. Menghini, Dello stato presente degli studi intorno alla vita di Paolo Diacono, in Boll. della Società ...
Leggi Tutto
sonetto, sonetto doppio
Ignazio Baldelli
1. Nei s. danteschi, la forma arcaica a rime alterne negli otto versi della fronte, è di gran lunga meno usata, come del resto in Cavalcanti e in Cino. Dai conteggi [...] alterne hanno la sirma con lo schema cde cde, parimenti arcaico, presente anche in Iacopo da Lentini. I due predetti schemi delle terzine rima desinenziale, e in particolare dell'infinito e del participio.
D'altra parte, anche il sistema rimico del D ...
Leggi Tutto
sicilianismi
Ghino Ghinassi
Il linguaggio della lirica duecentesca, e non solo della lirica, fu profondamente segnato dalla koinè creata dalla prima scuola poetica italiana, la cosiddetta scuola siciliana. [...] -ia, penetrati nel linguaggio poetico attraverso i siciliani e presenti nelle liriche dantesche, il primo parcamente solo in rima (Vn 3). Un po' diversa e meno banale la situazione del participio passato in -uto da verbi in -ire, altro tratto ...
Leggi Tutto
tornare
Alessandro Niccoli
Lo spettro d'azione del verbo è ampiamente documentato dalle sue numerosissime occorrenze, distribuite in tutte le opere, compresi il Fiore e il Detto, in misura abbastanza [...] era tornato 'l volto (If XX 13); qui il participio ha una funzione qualificante, affine a quella di un aggettivo qui D. vuol far notare come nella parola ‛ amico ' sono presenti tutte e cinque le vocali, ma secondo una disposizione diversa da quella ...
Leggi Tutto
poi (pui; poi che)
Riccardo Ambrosini
1. Delle circa 600 ricorrenze di p., con una frequenza che, relativamente costante nelle singole opere nonostante puntuali oscillazioni (v. 4.1.), si aggira sullo [...] da trapassato remoto (con un modulo sintattico che, già presente nel Ritmo su Sant'Alessio 81 " Poi lu fante vi si nota ancora (v. 5.7., 5.8.) l'uso del trapassato remoto, forse sollecitato dalla facile (e popolaresca?) rima con il participio debole. ...
Leggi Tutto
perdere
Domenico Consoli
Come il latino perdere, il verbo ha in D. il significato primario di " mandare in rovina ", " corrompere ", nel senso spirituale di " dannare ", ravvisabile sotto il velo della [...] , tra i seminatori di scandali e scismi, si presenta spaccato e rotto nel corpo più di quanto non / pur di non perder tempo (XII 86; v. anche XXIV 92). Al participio passato in posizione predicativa: " Alcun compenso ", / dissi lui, " trova che ...
Leggi Tutto
perfetto
Alessandro Niccoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio; un esempio nel Detto, nessuno nel Fiore.
In un gruppo poco numeroso di esempi conserva [...] ricalcata sul latino perficere. Un certo interesse presenta anche un'ipotesi ricavabile dalle Concordanze del Fiammazzo , ne è l'oggetto; altri, invece, interpretano perfetta come participio di ‛ perficere ' e spiegano " condotto al termine ", ...
Leggi Tutto
conoscere (canoscere; cognoscere)
Domenico Consoli
1. Verbo di notevole frequenza nelle opere di D., sia in prosa che in verso. Ricorre in complesso 162 volte (10 nella Vita Nuova, 18 nelle Rime, 70 [...] , 10 nel Fiore). La forma più usata è l'infinito (40 presenze) seguita dalla terza persona del presente indicativo (29 presenze), dal participio passato (18 presenze), dalla prima persona del passato remoto (14 presenze), dalla prima persona del ...
Leggi Tutto
cosa
Domenico Consoli
La parola è di uso frequentissimo in tutte le opere dantesche: appare infatti 461 volte nel Convivio, 123 nella Commedia, 77 nella Vita Nuova, 22 nelle Rime, 21 nel Fiore e 2 nel [...] spesso offerta da un aggettivo o da un participio con valore attributivo, come avviene per vili Fiore LXV 1, XCVIII 11 (v. per ciò, più particolareggiatamente, la voce OGNI). Ciascuna cosa è presente in Cv I I 1, VII 4, XII 13, XIII 6, II I 9, 10 e 12 ...
Leggi Tutto
chiudere [chiudessi, in rima, imperf. cong. III gol.]
Emilio Pasquini
Il verbo, che manca del tutto in Fiore e Detto ed è inoltre piuttosto raro nella prosa, presenta invece molteplici ricorrenze in [...] La porta del futuro è il tempo, per la cui successione il presente entra in quel che era futuro. Finito il tempo, spento è il di aggettivo (o equiparabile funzione di predicato) ha invece il participio in unione con verbi come ‛ stare ', ‛ essere ' ...
Leggi Tutto
participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
presente1
preṡènte1 agg. e s. m. e f. [dal lat. praesens -entis, comp. di prae- «pre-» e ens entis part. pres. di esse «essere», con inserzione di -s- eufonica prob. per attrazione di absens «assente» (dove invece la s fa parte del pref. abs-)]....