Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] antico, distingue oggi l’italiano da altre lingue romanze quale il francese, in cui il soggetto di una proposizione al participe présent deve precedere il verbo (moi vivant «vivendo io»).
Limitatamente a un registro letterario, si dà anche il caso in ...
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INDEFINITI, PRONOMI
I pronomi indefiniti sono pronomi che indicano qualcuno o qualcosa in modo generico e indeterminato. Come gli aggettivi ➔indefiniti, i pronomi indefiniti si possono suddividere in [...] del registro formale
Altri verrà a sostenere la sua causa
• Quando qualcosa regge un verbo al tempo composto, il participio passato del verbo può avere la ➔concordanza sia al maschile del genere grammaticale del pronome, sia al femminile di cosa ...
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smorire [partic. pass. anche ismorto]
Lucia Onder
Compare sempre in rima, nella forma smore. Il Bembo (Prose III LXXV) nota che " molto diverso sentimento hanno... ‛ morto ' e ‛ smorto ', la qual voce [...] si comprende dai vv. 5-6 E' si va sbigottito, in un colore / che 'l fa parere una persona morta.
La forma del participio è sempre usata come aggettivo, ancora nel senso di " pallido ", in If IV 14 cominciò il poeta tutto smorto, e con particolare ...
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assumere [assumma, in rima, cong. pres. III singol., con forma non insueta di raddoppiamento arcaico]
Emilio Pasquini
Verbo transitivo, che vale " accettare ", " addossarsi ", " impegnarsi a eseguire [...] sia pure contratta, cioè " intimamente congiunta, unita " - alla congenita natura divina (vv. 43-45). In un altro passo il participio passato sfuma verso il valore predicativo, là dove Stazio illumina i presupposti dell'errore di Averroè, che per sua ...
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lavorare [lavorroe, in rima, I singol. cond. pres.]
Bruno Basile
In If XIII 150 se non fosse che 'n sul passo d'Arno / rimane ancor di lui [Marte] alcuna vista, / que' cittadin che poi la rifondarno [...] a un lavoro pratico " (CX 13, CXIII 10, CXV 13, CXX 2, 8 e - sostantivato - 9; con diverso valore il participio attributivo di XXVIII 8 marmo lavorato ad iscarpello). Si noti poi l'intonazione fortemente allusiva di CXXXVI 11 Falsembiante col rasoio ...
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SUBORDINATE, PROPOSIZIONI
Le proposizioni subordinate (dette anche secondarie) sono frasi dipendenti logicamente e grammaticalmente da un’altra, che può essere autonoma (ed è chiamata allora proposizione [...] casa, saresti meglio
Speravamo che sareste venuti
– in forma implicita con un verbo di modo indefinito all’infinito, participio o gerundio
Pensava di studiare
Giunto al sicuro, telefonò
Proseguì facendo finta di niente
A seconda della funzione ...
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chiudere [chiudessi, in rima, imperf. cong. III gol.]
Emilio Pasquini
Il verbo, che manca del tutto in Fiore e Detto ed è inoltre piuttosto raro nella prosa, presenta invece molteplici ricorrenze in [...] la vista, serrati gli occhi, abbassando le palpebre ".
Valore sicuramente di aggettivo (o equiparabile funzione di predicato) ha invece il participio in unione con verbi come ‛ stare ', ‛ essere ' e simili: Rime CVI 50 che gli occhi ch'a la mente ...
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fiammeggiare
È presente solo nella Commedia e vale propriamente " mandar fiamma bruciando ": sostantivato In If XIX 28 il fiammeggiar de le cose unte; precisa Benvenuto: " idest ventilatio flammae accensae [...] appare sì fiammeggiante / come sangue che fuor di vena spiccia (si noti la funzione di aggettivo qui assunta dal participio) agisce certamente una volontà simbolica: " questo colore di fuoco hae a denotare l'ardore della carità e dell'amore ...
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dannare
Beatrice Guidi
Vale " stigmatizzare come reo ", " condannare alla riprovazione generale ": Pd XIX 109 tai Cristian dannerà l'Etïòpe, " tali e sì fatti cristiani, che sono stati grandi peccatori, [...] e le mie grotte?, cui si può aggiungere il t'ho per dannata del Detto già citato (v. 136).
In funzione attributiva, il participio è in Cv III VIII 10 come dice Stazio poeta del tebano Edipo, quando dice che " con etterna notte solvette lo suo dannato ...
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OGGETTO, COMPLEMENTO
Nell’analisi logica, il complemento oggetto (chiamato anche complemento oggetto diretto o complemento diretto) è il complemento che indica l’oggetto (persona, essere animato o inanimato) [...] del buon vino.
Storia
Nella tradizione letteraria dei secoli scorsi, il complemento oggetto poteva dipendere direttamente da un participio passato o da un aggettivo. Si tratta del cosiddetto accusativo di relazione o accusativo alla greca (perché ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
composto
compósto agg. e s. m. [part. pass. di comporre]. – 1. Messo insieme, risultante dall’unione di più elementi (contr. di semplice): corpi c.; moti c.; parole c., risultanti da composizione; tempi c., in grammatica, quelli formati con...