trattare
Andrea Battistini
Come ha messo in luce il Curtius (sulla scorta di un passo di Ep XIII 26-27, dove si distingue tra forma tractatus e forma tractandi), in D. il verbo ha il più delle volte [...] significa invece " l'argomento da me inteso ": secondo questa interpretazione il verbo del sintagma sarebbe intento (participio passato di ‛ intendere '), mentre trattato sarebbe da considerare sostantivo (v. INTENTO, sost.).
Bibl. - E. Curtius, La ...
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GRAMMATICA GENERATIVA
Giulio Lepschy
. La g. g. (di cui la g. trasformazionale è il tipo più importante) costituisce la maggiore novità nella linguistica teorica contemporanea. È stata ideata e costruita [...] 'essa un frase grammaticale (i valori di Aus serviranno a coniugare essere, e -to indica che V andrà al participio passato). Questa è la trasformazione passiva. La g. ha una componente sintagmatica e una componente trasformazionale; le trasformazioni ...
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SUMERI
Giuseppe Furlani
. Già da tempi antichissimi la parte meridionale della Babilonia (Šumer) era abitata dal popolo dei Sumeri, parlanti una lingua, il sumero, che è del tutto diversa tanto dall'accado, [...] . La negazione del verbo è nu. premessa immediatamente alla forma verbale. Il divieto è espresso da na. Si hanno un participio attivo e un nomen actionis. Per quanto riguarda la sintassi è da osservare che nella proposizione ogni parola ha la sua ...
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Élites, teoria delle
Giorgio Sola
Introduzione
La teoria delle élites si propone di spiegare scientificamente una delle tendenze indiscutibili della storia umana: il fatto che, in ogni società e in [...] 'classe dominante', 'aristocrazia', 'oligarchia', appare indispensabile sviluppare alcune considerazioni di carattere lessicale. Femminile di élit, participio passato di élire 'scegliere', il termine appare già in uso nel XII secolo, mentre a partire ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] i cambi di categoria dovuti a ➔ grammaticalizzazione di lessemi latini o già italiani, come la preposizione durante (< participio presente) o l’avverbio di negazione mica (< nome).
Rinviando alle voci relative alle varie parti del discorso per ...
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tenere (tenire)
Alessandro Niccoli
Vocabolo di notevole frequenza, presente in tutte le opere compresi il Fiore e il Detto.
Quanto alla morfologia, è da rilevare l'alternanza di forme con nesso palatale [...] ; XVI 36, XXVIII 79 perch'io rido / ...maravigliando tienvi alcun sospetto (se, come propone il Grabher, maravigliando ha funzione di participio concordato con -vi e non regge perch'io rido); Pd XX 87 mi rispuose / per non tenermi in ammirar sospeso ...
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Città, Regno di Sicilia, demaniali
Andrea Romano
Le peculiari vicende del Regnum Siciliae rendono opportuna una rapida premessa sulle strutture del Regnum prima del riassetto federiciano. Va avvertito, [...] la quaestio, mentre faceva riferimento a un controllo di natura giurisprudenziale della Regia Gran Corte. Peraltro, il participio approbatae, nello specifico contesto, può ben valere 'osservate', come nella cost. Ut universis (Romano, 1993, pp. XLI ...
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intendere
Domenico Consoli
Il verbo ha larghissimo impiego in tutte le opere dantesche e variato spettro semantico. Il suo primo significato, che si riconnette al latino intendere animum (talora intendere, [...] uno era il mio intendimento e altra cosa mi trovai a fare.
A parte segnaliamo alcune occorrenze in cui ricorre il participio ‛ inteso ' sia con valore verbale (ispeziale fine, da Dio inteso [voluto] in tanta celestiale infusione, Cv IV V 12), sia con ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Lo spazio religioso a Roma
Gianluca De Sanctis
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A Roma i tempi dei culti non sono meno stabiliti dei [...] un sinonimo di templum, è fanum, che Varrone fa derivare dal verbo fari (effatus, di cui abbiamo parlato sopra, è il participio passato di un composto di fari), in quanto i pontifices nel consacrare il fanum ne “enunciano” (fati sint) i confini (De ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] interno della parola (è la sillaba accentata o tonica) rispetto alle altre (dette atone: per es., /pi/ in capìto, participio passato di capire). In questi casi si tratta di accento lessicale (ingl. stress o word accent) e primario, poiché rappresenta ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
composto
compósto agg. e s. m. [part. pass. di comporre]. – 1. Messo insieme, risultante dall’unione di più elementi (contr. di semplice): corpi c.; moti c.; parole c., risultanti da composizione; tempi c., in grammatica, quelli formati con...