sentire [indic. imperf. I e III singol. anche sentia; pass. rem. I e III singol. anche sentio; pass. rem. III plur. anche sentier]
Alessandro Niccoli
Verbo di notevole frequenza, con circa 230 presenze [...] / sente il sapor de la pietade acerba (per la lezione, v. Petrocchi, ad locum).
In due passi del Fiore ricorre il participio ‛ sentito ' con funzione aggettivale e valore di " accorto ": CLXXX 1 Si de' la donna, s'ell'è ben sentita, / quando ricever ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il poema filosofico
Simonetta Nannini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il primo nucleo del genere “poema filosofico”, al quale vengono [...] sintatticamente al contesto, talora alla catena simpotica, fatta di tesi e controtesi. In questo caso, se il gerundio (il participio greco dizemenos) è posto all’inizio dell’indagine, il sostantivo, la via “della ricerca” (dizesios), ne segna la ...
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questo
. Dell'aggettivo e pronome dimostrativo q., che indica persona o cosa nell'ambito o di chi parla (If X 78 ciò mi tormenta più che questo letto) o di un contesto immediatamente precedente o successivo [...] 39 e di questi cotai son io medesmo; VII 49; Pd XXXII 44 tutti questi son spiriti asciolti.
4.8. In proposizioni assolute, dopo participio, q. ricorre soltanto in If III 130 e Pd XXIV 112 Finito questo; Pg XXVIII 116 udito questo.
4.9. Il nesso ‛ per ...
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sopra (sovra; sor)
Ugo Vignuzzi
Voce di frequenza abbastanza alta nell'opera dantesca: complessivamente oltre trecento presenze in tutte le opere del D. canonico e nel Fiore, mentre è assente nel Detto.
All'interno [...] ... che sono di sopra ragionate; qui l'avverbio ‛ modificatore ' - meglio, ‛ specificatore ' - precede il termine - in genere il participio passato - cui si riferisce, con un procedimento d'inversione che tende a mettere l'accento sul primo elemento ...
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parlare
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche con altissimo indice di frequenza.
1. Denota genericamente l'atto del " pronunziare parole " con le quali trasmettere ad altri [...] 27); Da quinci innanzi il mio veder fu maggio / che 'l parlar mostra (XXXIII 56); v. anche Cv III IV 5 e 12, VII 8 e 10, Pd XVIII 10.
Il participio presente con valore di sostantivo appare in Fiore CXCV 2 e sì rispuose, come ben parlante. V. PAROLA. ...
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udire (audire; odire)
Alessandro Niccoli
1. Compare in tutte le opere, compresi il Fiore e il Detto, con un indice di frequenza abbastanza elevato (234 presenze complessive); le forme più attestate sono [...] a udire; e così in II 9, XXIII 16 amorosa cosa da udire; Cv I II 17; Pg XIII 145.
Il participio passato ha sempre funzione verbale, anche quando non è unito all'ausiliare, sia in costruzione assoluta (Pg XXVIII 116 Non parrebbe... meraviglia ...
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poi (pui; poi che)
Riccardo Ambrosini
1. Delle circa 600 ricorrenze di p., con una frequenza che, relativamente costante nelle singole opere nonostante puntuali oscillazioni (v. 4.1.), si aggira sullo [...] CLV 2, CCIV 10.
7. Nel Detto si trova soltanto Po' ch'e'm'ebbe inservito / ... i'l'ho tenuto maggio (v. 6); vi si nota ancora (v. 5.7., 5.8.) l'uso del trapassato remoto, forse sollecitato dalla facile (e popolaresca?) rima con il participio debole. ...
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Con il termine ispanismi si intendono le parole, i costrutti o le espressioni che dallo spagnolo (cioè dal castigliano) sono penetrati, più o meno durevolmente, in altre lingue, nel nostro caso in italiano. [...] cinque della sera (Federico García Lorca) o il successo ‒ parallelo a quello che si è avuto in spagnolo ‒ del participio annunciato (dalla Cronaca di una morte annunciata, di García Márquez; D’Agostino 1994: 821).
Nel linguaggio dei giovani possono ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] che, dopo che, appena che, e simili, quando hanno forma esplicita, mentre nella forma implicita possono esprimersi con il participio passato (preceduto o no da appena, dopo), con il gerundio, con l’infinito preceduto dalle preposizioni in, a, su ...
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LONGOBARDI
Augusto LIZIER
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
. I Longobardi - o Langobardi - secondo tradizioni e leggende narrate dal loro storico Paolo di Warnefrido forse anche su fonti gotiche e reminiscenze [...] come indeclinabile, o assumono desinenze latine. Della coniugazione non sappiamo pressoché nulla: l'imperativo lîd "va'" e il participio passato fulboran "vollbürtig", che occorrono nell'editto di Rotari (173 e 154) sono le sole reliquie superstiti ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
composto
compósto agg. e s. m. [part. pass. di comporre]. – 1. Messo insieme, risultante dall’unione di più elementi (contr. di semplice): corpi c.; moti c.; parole c., risultanti da composizione; tempi c., in grammatica, quelli formati con...