GRIMALDI, Luigi (Ludovico)
Riccardo Musso
Figlio di Barnaba (II), signore di Boglio (Beuil), e di Beatrice di Glandèves, nacque intorno al 1360.
Fratello minore del più celebre Giovanni, svolse un ruolo [...] di Nizza, consolidando il loro potere con l'acquisizione di nuovi feudi (nel 1391, Puget e Cros, confiscati a partigiani degli Angioini), e il G. continuò a svolgere presso il fratello le funzioni di consigliere diplomatico, sostituendolo anche, come ...
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FALCONE, Falcone
Andreas Kiesewetter
Apparteneva a una famiglia originaria di Pisa (E. Cristiani, Nobiltà e popolo nel Comune di Pisa..., Napoli 1962, p. 455), la quale, probabilmente in virtù del suo [...] ad un complotto ordito dai suoi antichi soci, i Palizzi, a Milazzo, dove trattò anche con Giulio Staiti e Nicolò Cesareo, partigiani degli Angioini a Messina. Insieme ingiunsero la resa alla città. Nonostante il rifiuto, il F. non si scoraggiò e il ...
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GUARCO, Isnardo
Riccardo Musso
Nacque, probabilmente a Genova, verso il 1330 da Montanaro; non è noto il nome della madre.
L'omonimia col figlio del fratello maggiore Nicolò (doge tra il 1378 e il 1383), [...] genovese, comparendo infine davanti alla Riviera di Levante, dove solo da pochi mesi era stata domata una rivolta dei partigiani dei Fregoso, nemici del regime di Nicolò Guarco. Il G. fece ritorno il più velocemente possibile, giungendo a Portovenere ...
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DALLE CARCERI, Leone
Giancarlo Andenna
Nato a Verona alla fine del sec. XII, appartenne a una famiglia della nobiltà cittadina, legata alle istituzioni comunali, poiché nel 1173 il consanguineo Giberto [...] del da Romano, che a Nogara fece uccidere Cossi dopo averlo accusato di tradimento. Il 6 luglio delmedesimo anno i partigiani di Ezzelino completarono la vendetta e distrussero le case e le torri, appartenenti al D. e al consanguineo Puncinella, site ...
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GRIFFONI, Floriano
Enrico Angiolini
Nacque a Bologna il 9 nov. 1404, dodicesimo figlio di Matteo (1351-1426), il più famoso notaio-cronista bolognese; era in particolare il secondo figlio che questi [...] da lì condotto al vicino ospedale della Morte, non apparve grave ai medici ma il giorno stesso fu raggiunto e ucciso da partigiani dei Canetoli fattisi passare per suoi aderenti.
Aveva avuto, nell'ordine, quattro figlie (Lucia, nata il 9 febbr. 1423 ...
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CHIARAMONTE (Chiaromonte), Enrico
Salvatore Fodale
Fu figlio naturale di Matteo Chiaramonte, conte di Modica (morto nel 1377). Se riteniamo anche Andrea Chiaramonte figlio illegittimo di Matteo, possiamo [...] , che era stata a lungo sotto la signoria dei Chiaramonte e dove il C. poteva quindi ancora sperare di trovare dei partigiani. Ma lo sbarco avvenne invece a Palermo, un altro antico possedimento familiare, nelle cui acque il C. comparve alla fine del ...
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German, Aleksej Jurevič
Giuseppe Gariazzo
Regista cinematografico russo, nato a Leningrado il 20 luglio 1938. Con soli quattro lungometraggi, e nonostante una persistente censura politica operata nei [...] sulle strade o Operazione Anno nuovo), proibito fino al 1985; basato su un racconto del padre, narra di un gruppo di partigiani che nel 1942 vive la dura esperienza della guerra in una zona del Nord-Ovest sovietico occupata dai nazisti. Fu con questo ...
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Pseudonimo del poeta cileno Ricardo Neftalí Reyes Basoalto (Parral 1904 - Santiago 1973). Premio Nobel per la letteratura nel 1971, N. è considerato una delle voci più autorevoli della letteratura contemporanea [...] , da dove compì lunghi viaggi in Europa (Parigi, Polonia, Ungheria). Nel 1949 presiedette a Città di Messico il congresso mondiale dei Partigiani della pace. Nel 1951 visitò l'Italia e la Cina. Nel 1952 fu ancora in Italia, da dove venne espulso come ...
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Imperatore romano d'Occidente (n. 384 - m. Ravenna 423). O. ebbe il titolo di Augusto nel 393 e, a soli undici anni, divenne erede dell'Impero Romano di Occidente, che resse sotto la tutela di Stilicone. [...] che, approfondito dalle gelosie dei cortigiani, terminò con l'uccisione di Stilicone a Ravenna e col massacro dei suoi partigiani a Pavia. Allontanato una prima volta da Roma col denaro, il visigoto Alarico, dopo aver proclamato imperatore e poi ...
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Appartenente alla potente famiglia aristocratica degli Anici, nacque con ogni probabilità a Roma, nella prima metà del sec. V, da Felice, il presbitero che per incarico del papa Leone I Magno aveva sovrinteso [...] sia in Oriente sia in Occidente. Ciascuna delle due autorità - quella di Ravenna e quella di Costantinopoli - aveva suoi partigiani in Roma e attraverso di essi cercava di influire, per il proprio vantaggio, sugli eventi della città e della stessa ...
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partigiana
s. f. [etimo incerto]. – Antica arma bianca adoperata di punta e di taglio, con asta lunga fino a 3 m e ferro, lungo da 40 a 60 cm, munito alla base di due alette; derivata da una lancia italiana (spiedo alla bolognese) e diffusa...
partigiano
s. m. (f. -a) e agg. [der. di parte, col suffisso di artigiano, valligiano e sim.]. – 1. a. s. m. Chi parteggia, chi si schiera da una determinata parte, chi aderisce a un partito, sostenendone le idee, seguendone le direttive,...