BARELLI, Armida
Mario Casella
Nacque a Milano il 1º dic. 1882 da Napoleone e da Savina Candiani. Compiuti i primi studi nel capoluogo lombardo, dal 1895 al 1899 frequentò l'Istituto di Santa Croce di [...] XI.
Di fronte al fascismo mantenne un atteggiamento improntato a distinzione (non prese mai la tessera del Partitonazionalefascista) e a collaborazione; una collaborazione, però, sempre finalizzata a scopi e a prospettive rigorosamente religiosi ...
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Storico e giornalista (Marsciano 1886 - Roma 1974). Professore di storia della Chiesa nell'univ. di Napoli (1916-21), passò alla direzione politica della Stampa di Torino (1921-25), ove condusse una campagna [...] parte nei volumi Nazionalfascismo (1923) e Irrealtà nazionalista (1925), costituiscono ancora oggi una fondamentale analisi del fascismo e del nazionalismo francese ad oggi (1955); Storia d'Italia nel periodo fascista (in collab. con G. Mira, 1956; 2a ...
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De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] Per riprendere le brevi definizioni iniziali, papa Ratti si trasferì da… Gelasio a Eusebio, puntando sul Partitonazionalefascista come difensore della cristianità. L’Azione cattolica rimase la sola organizzazione dei cattolici a operare nel tessuto ...
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Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] della sinistra. Si parlò anche della costituzione di un partito popolare nazionale. Due giorni dopo appariva l’appello-programma dell’Unione nazionale, ispirato da Ottavio Cornaggia, che la stampa fascista non tardò a definire «come una scissione del ...
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Se si volesse tracciare un bilancio della storiografia monastica italiana relativa al periodo che va dall’Unità nazionale a oggi, non potremmo che fare i conti con una bibliografia quantitativamente ridotta [...] sublacense, circa i rapporti tra monaci e partitofascista osserva, edulcorante:
«Nel complesso, a differenza , in Il monachesimo italiano dalle riforme illuministiche all’unità nazionale (1768-1870), Atti del II Convegno di studi storici ...
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Pio XI
Francesco Margiotta Broglio
Achille Ratti nacque a Desio, borgo non piccolo dell'Alta Brianza tra Monza e Como, il 31 maggio 1857, quarto figlio di Francesco (nato a Rogeno nel 1823) e di Teresa [...] di strutture e controlli parlamentari, presenza di un partito unico, rifiuto del pluralismo liberale a pro dell'unitarismo e dell'onnicomprensività", sono presenti "nelle culture fascista, nazional socialista e falangista, seppure con accenti spesso ...
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Pio XII
Francesco Traniello
Eugenio Pacelli nacque a Roma il 2 marzo 1876 da Filippo e da Virginia Graziosi. La sua era una famiglia di piccola nobiltà pontificia, originaria di Acquapendente, distintasi [...] nel conflitto e in parte anche su quelli delle Chiese e delle comunità cattoliche nazionali fecero riscontro, in P di P. nel contesto italiano dopo il crollo del regime fascista e durante l'occupazione tedesca, e nella sua esaltazione della ...
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GIOVANNI XXIII, papa
Francesco Traniello
GIOVANNI XXIII, papa. – Angelo Giuseppe Roncalli nacque a Sotto il Monte (Bergamo) il 25 nov. 1881, quartogenito di Giovanni Battista e di Marianna Mazzola, [...] D. Tardini). Alla notizia della caduta del regime fascista, ne scrisse ai familiari con tono di prudenza, salario all'apporto dei lavoratori alla produzione nazionale e l'opportuna assunzione, da parte delle "classi lavoratrici" e delle loro ...
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I cattolici e il sindacato: dall'estraneita alla partecipazione
Alberto Cova
Le origini: dalle leghe ‘bianche’ alla Cil
Trattare del sindacato nel quadro di una generale, vastissima riflessione sui [...] coerenza di comportamenti da parte di tutte le componenti della comunità nazionale, lavoratori e imprenditori esperienze associative, cit., p. 149.
48 Sui caratteri del sindacato fascista cfr. A. Carera, L’azione sindacale in Italia. Dall’estraneità ...
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Orizzonti missionari, coloniali, terzomondisti
Massimo De Giuseppe
Impulsi missionari nella stagione liberale: i dilemmi della nazione e il rilancio dell’universalismo cattolico
Un tema per lungo tempo [...] spinta verso la creazione di una diocesi nazionale da parte dell’episcopato locale), sembrò favorire il pp. 350-366; A. Giovagnoli, Il Vaticano di fronte al colonialismo fascista, in A. Del Boca, Le guerre coloniali del fascismo, Roma-Bari 1991 ...
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fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....
fascio
fàscio s. m. [lat. fascis]. – 1. a. Quantità più o meno grande di oggetti della stessa natura, per lo più di forma allungata (come legna, spighe, erbe, ecc.), riuniti e spesso legati insieme, di peso tale da poter essere portati a braccia...