GRAMSCI, Antonio
Giuseppe Vacca
Nacque ad Ales, allora in provincia di Cagliari, il 22 genn. 1891, quarto di sette figli, da Francesco, impiegato nell'ufficio del Registro, e da Giuseppina Marcias, [...] deve quindi avere un suo indirizzo filosofico e questo non può essere che la filosofia della praxis.
Elemento vitale del partitopolitico è l'unità di teoria e pratica. Questo, però, non è un problema filosofico ma, secondo il G., una "quistione ...
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CHIAROMONTE, Nicola
Piero Craveri
Nacque il 12 luglio 1905 a Rapolla (Potenza) da Rocco e da Anna Catarinella. Di famiglia cattolica osservante - il padre medico ed antifascista -, il C. iniziò gli [...] e Libertà, il C. condivise con il Caffi, alla fine del 1935, e con M. Levi e R. Giua, l'opposizione alla trasformazione in partitopolitico di quell'associazione antifascista, "dovuta al desiderio che l'antifascismo italiano, almeno nella sua ...
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PICCINATO, Ottorino
Camilla Poesio
PICCINATO, Ottorino. – Nato a Cerea (Verona) il 30 aprile 1890, figlio di Giuseppe e di Ermellina Piatti.
Laureatosi in giurisprudenza nel 1913, esercitò la professione [...] viva disapprovazione dello stesso Benito Mussolini: «Solo lo Stato ha diritto imporre tassazioni coattive non già un partitopolitico che deve vivere con fede entusiasmo disinteresse gregari. […] desistere metodi che ricordano troppo da vicino altri ...
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PALERMI, Raoul Vittorio
Fulvio Conti
PALERMI, Raoul Vittorio. – Nacque a Firenze il 20 maggio 1864 da Ernesto e da Annunziata Cerroni.
Sugli anni giovanili e su tutta la prima parte della sua vita si [...] pastore evangelico Saverio Fera.
Gli scissionisti imputavano al GOI di essersi trasformato in una specie di partitopolitico, trascurando gli aspetti rituali ed esoterici che da sempre caratterizzavano la fratellanza liberomuratoria per identificarsi ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] le forze e le decisioni degli avversari attuali e potenziali, che solo in parte può essere sondata dalla ragione: resta un momento incalcolabile, rispetto al quale l’uomo politico non può far altro che tendere al massimo la sua capacità di resistenza ...
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MORO, Aldo
Piero Craveri
MORO, Aldo. – Nacque a Maglie (Lecce) il 23 settembre 1916 da Renato e da Fida Sticchi, secondogenito di altri tre fratelli: Alberto e Alfredo Carlo, magistrati, Salvatore, [...] : quella dell’unità della nazione e quella della composizione degli interessi e dei contrasti ideologici delle diverse partipolitiche.
Si iscrisse alla Democrazia cristiana (DC) solo nel 1945. All’esordio era stato presente, scrivendo sul primo ...
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MAISTRE, Joseph de
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Chambéry, in Savoia, il 1 apr. 1753.
La famiglia, emigrata da Nizza, era di modeste origini. Le prime notizie archivistiche risalgono all'inizio del XVII [...] nell'orientare i suoi concittadini verso la secessione. Nell'intento di ottenere qualche incarico politico da parte del governo sardo, e per dissipare qualsiasi sospetto di responsabilità propria e delle logge di osservanza scozzese negli avvenimenti ...
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DOZZA, Giuseppe
Paolo Tirelli
Nacque a Bologna il 29 nov. 1901 da Achille e da Virginia Mattarelli.
Le modeste condizioni economiche della famiglia lo costrinsero nel 1913 ad abbandonare la scuola e [...] all'inizio di marzo 1937, gli affidò la "revisione di tutti i quadri dirigenti dell'apparato del partito, dal punto di vista del loro passato politico", specie se trotskista-bordighiano (APC, 1432/54). Ma la pubblicazione, a dicembre, sui nn. 12 e 13 ...
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GIOLITTI, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Roma il 12 febbraio 1915 da Maria Tami, figlia del senatore Antonio Tami, già presidente della Corte dei conti e da Giuseppe, magistrato, poi direttore della [...] di Giolitti sarebbe ritornato con asprezza Valentino Gerratana (Una deformazione del pensiero di Gramsci e della politica del partito comunista, in l’Unità, 19 maggio 1957). Nella elezione congressuale del comitato centrale Giolitti risultò poi ...
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BOSELLI, Paolo
Raffaele Romanelli
Nacque a Savona l'8 giugno 1838 dal notaio Paolo e da Marina Pizzorno. Il padre, di famiglia che vantava ascendenze illustri nel governo della città, era un liberale [...] , La "Dante Alighieri". Relazione storica al XXV congresso, Roma 1919; sul ministero B. si veda L. Albertini, Venti anni di vita politica, parte 2, II - III, Bologna 1952-53, ad Indices;e Epistolario 1911-1926, a cura di O. Barié, Milano 1968, ad ...
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partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...