CARLO EMANUELE III di Savoia, re di Sardegna
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 27 apr. 1701, figlio minore di Vittorio Amedeo II e di Anna di Francia. Secondogenito, e perciò non destinato a regnare, [...] dei principati italiani, lavoro sottratto in parte alle tradizionali prescrizioni e garanzie delle corporazione artigiane o al consolato dall'alto delle autorità pubbliche. S'accrebbe in queste condizioni la massa dei salariati e deilavoranti ...
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ANTONIONI, Michelangelo
Sandro Bernardi
Carlo di Carlo
Nacque il 29 settembre 1912 a Ferrara da Ismaele ed Elisabetta Roncaglia, appartenenti a una famiglia della media borghesia. Due anni prima era [...] i volti dei bambini, delle giovani donne, deilavoratori, le speranze Steven Soderbergh costituisce una delle tre parti del film Eros.
Nel corso cinema italiano», 1954, 10; F. Di Giammatteo, Registi italiani: M. A., «Comunità», 1956, 37; G. Cavallaro ...
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Angelo Bolaffi
Berlino
Ich bin ein Berliner
Venti anni dopo la caduta del muro
di Angelo Bolaffi
9 novembre 2009
Nella capitale tedesca decine di capi di Stato e di governo presenziano, insieme a 100.000 [...] e creativi provenienti da ogni parte del mondo (moltissimi gli italiani) che hanno valorizzato realtà critiche Proprio dai lavoratori edili addetti alla costruzione dei complessi residenziali in stile sovietico della Stalin Allee partì il primo ...
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FARINI, Luigi Carlo
Nicola Raponi
Nacque a Russi (Ravenna), il 22 ott. 1812 da famiglia della media borghesia romagnola - il padre Stefano era farmacista a Russi, la madre Marianna Brunetti veniva da [...] dell'economia pubblica con le esigenze igieniche e morali deilavoratori. L'agro ravennate era divenuto più ubertoso ove le quello d'illustrare la questione italiana mostrando la necessità di favorire il partito liberale nazionale rappresentato da ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il periodo storico in cui si snoda il percorso della comunicazione visiva moderna è [...] di origini russe: Mehemed Fehmy Agha, che dopo aver lavorato presso la redazione tedesca di "Vogue", viene chiamato alla sede tipografiche inimmaginabili prima di allora, da partedei futuristi italiani e dei dadaisti del centro-nord Europa, negli ...
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L'età moderna
Antonio Menniti Ippolito
Dal Medioevo all'età moderna
Che cos'è il Rinascimento? Perché il Medioevo diventa a un certo punto età moderna? E gli uomini che vissero in quel tempo cosa capirono [...] guardiamo con attenzione le tante città storiche italiane ci accorgiamo che le parti risalenti alla piena età medievale hanno causa però un terribile sfruttamento deilavoratori. Vecchi, donne e bambini lavorano senza controlli e senza diritti nelle ...
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BECCARIA, Cesare
Franco Venturi
Nacque a Milano il 15 marzo 1738 dal marchese Giovanni Saverio e da Maria Visconti di Saliceto. Suo padre discendeva da un ramo di illustre famiglia pavese, che aveva [...] , Commercio Parte Antica 279 e 303, Giustizia Punitiva, Codici 1).
Edizioni: Opere, a cura di C. P. Villa, Milano 1821; Opere, a cura di P. Villari, Firenze 1854; Dei delitti e delle pene, a cura di P. Calamandrei, Firenze 1950; Illuministi italiani ...
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Bocce
Marco Impiglia
La storia
Origini ed evoluzione del gioco
Le prime tracce di un'attività ludica con le bocce possono essere fatte risalire al 7000 a.C., se si ritiene fossero impiegate per un gioco [...] con favore la pratica delle bocce nell'ambito dei circoli deilavoratori. Si verificò una tendenza sempre più marcata quale gli emigranti italiani, proseguendo un moto iniziato alla fine dell'Ottocento, diffusero il gioco in ogni parte del mondo, FIGB ...
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GEMELLI, Agostino (al secolo Edoardo)
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 18 genn. 1878 da Innocente e Caterina Bertani.
Benché si fossero sposati, in ossequio alla consuetudine, anche con rito religioso [...] Ghislieri, cominciò ad allontanarsi dal partito finché non fu espulso dal deilavoratori, portando significativi contributi alla psicotecnica e alla psicologia del lavoro. Mentre la psicologia trovava scarsissima attenzione nella cultura italiana ...
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DOLFI, Giuseppe
Marcello Ralli
Nato a Firenze il 3 maggio 1818, ultimo di tre fratelli, da Valentino e da Annunziata Galvani, subì dapprima l'influsso della madre religiosissima, che avrebbe voluto [...] attività scolastiche serali a favore deilavoratori, nonché alla messa in cantiere Partito d'azione, il D. avvertiva a ragione che lo spegnersi di quell'aperto e inclemente dibattito avrebbe significato una grave perdita per la democrazia italiana ...
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parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto considerati separatamente, per caratteristiche,...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...