Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella prima metà del XIX secolo il partitopolitico è generalmente espressione del [...] .
In generale si può affermare che, nonostante le diversità relative ai singoli casi nazionali, il modello prevalente di partitopolitico è legato al potere e alla libertà d’azione del gruppo parlamentare. Una volta eletti, i deputati-notabili ...
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organizzazione
Margherita Zizi
Una struttura ordinata in vista di un dato fine
L’organizzazione è una forma di unione e di coordinamento di singoli elementi in base a principi razionali per il raggiungimento [...] organizzazione anche il gruppo di persone impegnate a conseguire un certo scopo: in questo senso sono organizzazioni un partitopolitico, un’azienda, un sindacato e via dicendo
Un termine dai molti significati
Il termine organizzazione viene usato ...
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Vedi Sud Sudan dell'anno: 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Con il referendum del 9 gennaio 2011, i cittadini del Sud Sudan hanno votato per la secessione e l’indipendenza dal Sudan. Il referendum ha rappresentato [...] una riconciliazione con Garang. La transizione dell’Splm da gruppo armato a partitopolitico continua a rappresentare uno dei principali problemi del paese. Buona parte del movimento ha concorso alla formazione dell’esercito nazionale, che, con 185 ...
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CARISTIA, Carmelo
Giorgio Rebuffa
Nacque a Caltagirone (Catania) il 1º sett. 1881 da Gesualdo e da Caterina Rizzari. Laureatosi in giurisprudenza all'università di Catania, iniziò la carriera accademica [...] ci ha lasciato egli stesso una vivace descrizione, dove fa anche riferimento ai suoi dissensi con esponenti della sua stessa partepolitica (in particolare con G. La Pira e con A. Moro) e da cui traspare una coscienza di cattolico capace di sentire ...
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bandiera
Stefano De Luca
Un simbolo dell'identità, della coesione e dell'appartenenza
Nata in ambito militare, come insegna per distinguere le proprie truppe da quelle nemiche durante la battaglia, [...] o addirittura dal medesimo destino. Sia che simboleggi una nazione o una città, una squadra sportiva o un partitopolitico, questo semplice drappo di tessuto colorato è un potente veicolo di emozioni che suscita un sentimento di comune appartenenza ...
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Betancourt, Ingrid
Betancourt, Ingrid. – Politica colombiana (n. Bogotá 1961). Dopo aver trascorso gran parte della giovinezza all'estero - soprattutto in Francia, dove ha conseguito il diploma all'Institut [...] d'études politiques di Parigi - ha fatto ritorno in Colombia per intraprendere la carriera politica. Eletta alla Camera nel 1994, nel 1998 ha fondato un suo partitopolitico, il Partido verde oxigeno. Lo stesso anno si è candidata al senato, ...
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Movimento di pensiero e di azione politica che riconosce all’individuo un valore autonomo e tende a limitare l’azione statale in base a una costante distinzione di pubblico e di privato.
Le origini
Le [...] con entusiasmo in circoli ristretti del clero francese e da alcuni storici, economisti e politici, queste idee suscitarono forte opposizione nella maggior parte dell’episcopato, del clero e degli stessi fedeli, provocando infine nel 1832 l’enciclica ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] lavoratori.
Il s. scientifico
Con K. Marx e F. Engels il s. raggiunse la piena maturità intellettuale e politica. Nel Manifesto del partito comunista, scritto su incarico della Lega dei comunisti durante i moti del 1848 in Germania, Marx ed Engels ...
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Complesso ideologico (comunemente noto nella forma abbreviata nazismo) elaborato in Germania soprattutto da A. Hitler in Mein Kampf e divenuto sistema di governo dal 1933 al 1945. Principio centrale di [...] in una sola grande Germania sotto la guida di un capo carismatico, il Führer.
Come movimento politico si impose attraverso il Partito nazionalsocialista, costituito ufficialmente a Monaco di Baviera nell’aprile 1920; ebbe come animatori G. Feder ...
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Uomo politico e filosofo tedesco (Breslavia 1825 - Ginevra 1864). Partecipò ai moti del 1848 e si impegnò nell'organizzazione del movimento operaio. Elaborò l'Arbeiter-Programm (1862), che costituì la [...] per via del suo nazionalismo e dell'apprezzamento per la politica estera di Bismarck. Nel 1861 L. venne in Italia: incontrò Garibaldi a Caprera e alcuni dirigenti del partito d'azione per caldeggiare un'iniziativa rivoluzionaria italiana contro l ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...